Capitolo 80

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"E così Levi non è il ragazzo freddo e apatico che tutti pensano di conoscere..." riflette la mamma ad alta voce, sedendosi a tavola "Già. Avresti dovuto vederlo mentre parlava di quella ragazza...sembrava  così innamorato" dico torturando la cena con la forchetta. "Un po' come te per Eren" osserva lei con un sorrisetto ed io arrossisco leggermente.
Sfoglio le pagine del libro, cercando di non chiudere le palpebre: l'allenamento di oggi mi ha sfinita e il sonno mi sta pian piano conquistando. Rivolgo uno sguardo fugace all'orologio: sono le 10.30. Potrei scrivere ad Eren, è da dopo scuola che non lo sento. Sblocco il cellulare e vedo che il suo ultimo accesso è sette minuti fa. Perfetto. "Come stai?" gli scrivo, aggiungendo un cuore rosso alla fine. Attendo impaziente qualche minuto e finalmente lui risponde. Ma non nel modo in cui mi aspettavo: "Non benissimo direi". Rileggo il messaggio. Le parole mi sembrano così fredde. Sento nascere un brutto presentimento . "Perchè? Che succede?" domando preoccupata e non spengo nemmeno il telefono: rimango a fissare la schermata, in attesa. "È buffo che sia proprio tu a chiedermelo". Il mio cuore si blocca qualche istante. Sento che sto andando nel panico. "Comunque ne parliamo domani" scrive prima che possa dire qualsiasi cosa "Notte". A questo punto  scompare. Io resto a fissare questa breve conversazione, incapace di capire cosa stia accadendo. Sento l'ansia farsi strada dentro di me, con la promessa di non farmi dormire questa notte. "Ne parliamo domani" ripeto sotto voce e le parole mi rimbombano pesanti nella testa.
Quando suona la sveglia la spengo immediatamente: fisso il soffitto bianco della mia camera, sbattendo lentamente le palpebre. Mi sento gli occhi pesanti e il corpo stanco. Non oso immaginare che borse avrò sotto gli occhi: ho passato la notte in bianco, torturata da mille pensieri. Che cosa vorrà dirmi Eren? Sembrava arrabbiato ieri sera... ma che dico, lo era. Era arrabbiato con me. Sbatto la faccia sul cuscino, tentando di ragionare. Non riesco davvero a capire: cosa ho fatto? Questa sensazione è logorante, penso mentre mi strofino gli occhi, cercando di svegliarmi. Dobbiamo assolutamente parlare,continuo a pensare mentre mi alzo dal letto, non voglio litigare con lui ... o forse ci sto già litigando? Mentre questo agghiacciante pensiero mi balena in testa, scosto le tende e spalanco le finestre: il cielo è di un triste grigio scuro e sembra essere sul punto di scoppiare a piangere. Incredibile come a volte il tempo possa interpretare così bene il tuo stato d'animo.
"Hai dormito questa notte?" mi domanda la mamma con aria preoccupata, mentre mi versa il tè "Si, si" rispondo prontamente, cercando di dare l'idea di essere sveglia. In realtà potrei tranquillamente addormentarmi in questo preciso istante. Ma non posso: prima devo parlare con Eren. "Va tutto bene, vero?" insiste la mamma, che non sembra voler cedere. Odio quando fa così. "Scusa mamma, ma non sono in vena di parlare" le rispondo in un modo forse un po' troppo freddo, ma non riesco proprio a farne a meno: le parole di Eren continuano a ronzarmi in testa e le mie preoccupazioni non fanno che crescere. "Capisco" si arrende lei finalmente "Ma sappi che puoi sempre parlare con me..." "Lo so" la rassicuro e sono mezza tentata a dirlelo: forse lei può aiutarmi. Apro la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiudo subito. Questa faccenda riguarda solo me ed Eren. Devo sbrigarmela da sola.
"Ricordati l'ombrello!" mi urla ,mentre mi allaccio le scarpe ed io afferro quello nero. Controllo per la centesima volta l'orologio: dovrebbe arrivare a momenti. Vedo il piede fremere incontrollato per l'agitazione. Finalmente mi chiarirà questa situazione e tutto tornerà come prima. Mi ripeto quest' ultima frase: "tutto tornerà come prima". Esatto, non voglio perderlo di nuovo. Non lo permetterò. Din, don: è il campanello.  Scatto in piedi e stringo forte la sciarpa: è il momento. Apro velocemente la porta, non salutando nemmeno la mamma. "Eren , io -". La frase mi muore in bocca. Gli occhi azzurri di Historia mi fissano confusi: buffo, dovrei essere io quella confusa ora. "H-Historia..." balbetto, cercando di non sembrare sorpresa "Eren non ti ha avvertita? Questa mattina si è alzato tardi e quindi mi ha chiesto se potevo passare io a chiamarti..." mi spiega lei ed assume un' aria preoccupata. D'istinto guardo il cellulare: non c'è nessun messaggio da parte sua. Non mi ha nemmeno avvertito... Sento una stretta al cuore. Tutto questo non mi piace. "Oh si, che sbadata!" fingo io "Mi aveva mandato un messaggio ma non l'ho letto" "Allora tutto a posto, vero?" mi chiede Historia, che sembra più sollevata. Grazie a dio ci è cascata. "Si,si. Andiamo pure, rischiamo di arrivare in ritardo" devio il discorso e chiudo la porta: forse sarà più difficile di quanto credessi.

CIAO A TUTTI ! 🤗🙆🏻‍♀️ SONO TORNATA :D Dopo un lunghissimo periodo di scarsa ispirazione e voglia quasi inesistente, ho ritrovato la voglia di scrivere yeeee. Comunque volevo ringraziarvi per tutte le letture: siamo oltre 9.5 k ajsisksjajjsjsjs 😍 Grazie,grazie,grazie 💗💗 Volevo anche invitarvi a lasciare le vostre opinioni nei commenti e a scrivermi  nei messaggi privati se volete🤗 Ho conosciuto una persona meravigliosa grazie a wattpad (Frahiei yes, sto parlando di te 🙈💕) e non vedo l'ora di fare nuove amicizie . Detto ciò, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo 🙆🏻‍♀️ Byeee💗💗

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now