Capitolo 25

656 39 4
                                    

Trascorriamo il resto del tragitto chiacchierando delle prime impressioni sui prof, del club sportivo e ricordando momenti di quando eravamo piccoli. Quando si ferma sto ridendo ripensando a quando Armin, all'asilo, era entrato per sbaglio nel bagno delle ragazze. Subito non capisco perché abbia smesso di camminare, ma poi realizzo che siamo davanti a casa mia. 'Fine della corsa' esordisce la vocina nella mia testa, quasi piagnucolando. "Grazie ancora" gli dico sulla soglia e sfoggio uno dei miei sorrisi migliori. "Devi smetterla di ringraziarmi" mi rimprovera alzando gli occhi al cielo, ma alla fine mi sorride. Ci salutiamo con un gesto della mano ed io ci metto qualche secondo prima di entrare in casa. Resto ferma sulla soglia ad assamiliare tutto quello che è successo. E più ci penso e più mi sento euforica. In effetti irrompo in casa come un ciclone e il "sono a casa" mi esce un po' troppo entusiasta. Poso lo zaino sul pavimento e mentre mi tolgo le scarpe vedo che ci sono anche quelle di papà. "Mikasa" sento chiamarmi con il suo tono dolce e scherzoso. "Papà!" gli grido,saltandogli in braccio. Per il suo lavoro non è spesso a casa,poiché è costretto a viaggiare molto, ma nonostante questo ci sono legatissima. Nella sua ottica sono ancora una bambina, anche se ormai ho 14 anni. Ogni volta che ritorna da un viaggio mi porta un regalino e mi racconta tutto quello che ha visto. Mi piacerebbe viaggiare come fa lui, anche se credo che non riuscirei a stare troppo senza Eren. "Allora,come sta la mia bambina? " si interessa liberandomi dalle sue forti braccia "Come mai tutta questa euforia? Sei stata in biblioteca non alle giostre" continua perplesso. La mamma si intromette subito, perchè sa perfettamente qual è la causa: "Caro non è che potresti andare a prendere del latte al supermercato?" gli domanda con voce angelica "Il latte? Proprio adesso?" si lamenta lui, anche se si sta già avviando verso la porta. "Si ti prego, non pensavo di averlo finito" continua la mamma e sembra un bambino quando prega che gli vengano comprate le caramelle. "E va bene" conclude rassegnato il papà con un breve sospiro e come ricompensa riceve un bacio sulla guancia.
Come immaginavo, appena papà chiude la porta, vengo sommersa da una miriade di domande. Io racconto tutto e mia madre ascolta attenta, qualche volta interrompendomi con commenti del tipo "oh, che carino" "è proprio un ragazzo d'oro!" " non ho mai dubitato di lui" eccetera, eccetera. "Adesso capisco il perché di tutta questa gioia" conclude sbattendosi le mani sulle ginocchia e io la aiuto ad apparecchiare. A cena ascoltiamo i racconti di papà, che è appena tornato da Parigi: sembra meravigliosa ed ha la fama di essere la città degli innamorati. 'Mi piacerebbe andarci con Eren ' penso mentre sto per addormentarmi e poi cado in sonno profondo.
La sveglia interrompe il sogno sul più bello: io ed Eren, sulla torre Eiffel, ci godiamo il panorama di Parigi al tramonto. Siamo entrambi vestiti eleganti e lui mi ha regalato un mazzo di fiori. Stiamo seduti al tavolo di un bar, su un divanetto, ed io ho la testa sulla sua spalla. Ovviamente, quando è sul punto di baciarmi, un famigliare suono assordante irrompe nella mia testa. Mentre mi lavo la faccia inizio a valutare l'idea di farmi svegliare da mia madre.
" O- mio- dio" esclama Sasha sputacchiando qualche pezzo di merendina. Siamo in un angolo del cortile, lontano da orecchie indiscrete: Ymir, Historia e Sasha pendono dalle mie labbra e vogliono sapere ogni dettaglio di ieri pomeriggio. "Non credevo che Eren potesse diventare così profondo" dice in tono sorpreso Ymir e sembra davvero impressionata. "È stato così dolce" continua Historia assumendo un' aria sognante e fissandomi con gli occhi spalancati. "E pensa che la scuola è appena iniziata!" esulta Sasha lanciando in aria un pacchetto di patatine. "Okay ora però dobbiamo andare in classe, abbiamo il compito alla prima ora" dico alzandomi e le altre mi imitano in maniera quasi solenne. "Non vogliamo mica saltare il test per cui abbiamo studiato così tanto!" si affretta Sasha distanziandosi da noi "Chi arriva per ultima in classe è una merendina scaduta!" ci grida iniziando a correre. E subito inizia la sfida.

Buonasera😀Allora:
1)scusate per la lunga assenza🙇‍♀️
2)QUASI 400 VISUALIZZAZIONI?!MA VOI SIETE PAZZI
3)scusate se il capitolo fa schifo🙇‍♀️
4)provo a postare anche domani visto che non mi sono fatta viva per un po'🙂
Okay ho finito😀 ciaooooo

Tell Me You Love Me [Completa]Where stories live. Discover now