- 33 - Ominidi

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Sono due capitoli di passaggio, lo so, ma da qui in poi la storia prende davvero il via e molti nodi verranno al pettine. Ci sono molte cose da scoprire ancora, vedrete!

Questi esseri potranno sembrarvi sciocchi, ma in seguito potreste cambiare un po' opinione su di loro. Sono bizzarri e capricciosi, molto istintivi, ma capaci di dare la giusta importanza alle cose che li circondano. Sono così nei miti che parlano di loro e a me piaceva la loro indole volubile e il loro carattere capriccioso, ma semplice. Non sono né davvero buoni né davvero cattivi, con loro tutto dipende da come ci si approccia. Proprio come con noi uomini.

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Cercavo di liberarmi da quelle sottili corde senza riuscirci, mentre qualcosa mi trascinava via fra la fitta vegetazione. Strisciavo a ridosso dei rami dei cespugli e questi mi graffiavano la pelle, provocandomi una fastidiosa irritazione su tutto i corpo.

-Caspita, è davvero pesante!

Sentii una sottile voce stridula proprio vicino al mio orecchio e di riflesso cercai di voltare il capo verso quella direzione. Quello che vidi mi fece davvero strabuzzare gli occhi. Un esserino alto poco più di una mela mi guardava infastidito, mentre ansimava esausto per lo sforzo.

-Che hai da fissare, umana?

Mi minacciò con lo sguardo.

-Suvvia David, non trattarla così! Non farci caso, il re è sempre così indisponente.

Disse una voce femminile con più dolcezza.

- Perché Genoveffa? Questa umana è nostra prigioniera! Abbiamo il diritto di trattarla come vogliamo e io sono fiero di essere come sono, mi rende re!

A quelle parole cercai di scalciare, ma le corde erano legate davvero strette e non riuscii ad ottenere alcun risultato.

-La vedi? Cerca di fuggire! Non ho la minima intenzione di essere comprensivo.

Rispose irritato il piccolo essere alla sua complice.

-Non temere.

La donna in miniatura mi si avvicinò e posò la sua manina su una mia guancia.

-Non sei nostra prigioniera, ma sarai una principessa! Nostro figlio si è innamorato di te non appena ti ha vista.

Disse con aria sognante portandosi le mani congiunte sotto una guancia.

-Già già stupidaggini simili. Sbrigatevi voi! Dobbiamo portarla al villaggio prima di sera non prima del nuovo plenilunio!

Urlò a qualcuno dietro di me il burbero ominide. E io mi sentii trascinare di nuovo.

"Ci mancavano solo i folletti pazzi! Maledizione dove diavolo è finito Michele!? Come posso uscirne da questa situazione? E poi cosa voleva quella donnina? Dovevo diventare una principessa e sposare suo figlio? Ma dico, sono davvero fuori di senno? E poi Il figlio sarà minimo alto come loro, scherziamo?!"



-Eccoci qui!

Disse entusiasta la donna.

-Zack! La tua sposa è arrivata!

Annunciò qualcuno. Quel nome, Zack, mi ricordava qualcosa...

-Già, la cicciona è qui!

Giusto! L'essere che avevo provato a schiacciare appena arrivata in Scozia! Quindi erano loro i miei rapitori...

-Sam, non essere maleducato con la nuova principessa!

Dark plumeWhere stories live. Discover now