- 51 - Le prime comunicanti

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La neve fredda e umida continuava a bagnare i nostri vestiti; quel gelido tocco rendeva vano il calore emanato dalla stella del giorno, che splendeva alta nel cielo,  penetrando in ogni muscolo e, come una goccia di gelato sulla pelle scottata dal sole, lo sentivo scivolare lento, lasciando una scia ghiacciata dietro di sé, facendosi spazio fra i tendini e le vene, filtrando fin nelle ossa, ma me lo sentivo, quel fastidio non era nulla in confronto a quello che stava per succedere di lì a breve.

 L'angelo di fronte a me emanava una invisibile aura rabbiosa e io ero pietrificata di fronte a tanto astio. Ero nei guai, per l'ennesima volta avevo perso una buona occasione per stare zitta e ora speravo di non dover pagare a caro prezzo per la mia sfrontatezza.

-Mi-Michele io...

Sembravo aver perso l'uso della parola. Solo balbettii senza senso uscivano dalla mia bocca, mentre fissavo i nostri piedi immersi nella neve, senza il coraggio di guardarlo.

-Non credevi che io fossi in grado di difenderti? Non credi che io possa riuscire a salvarti?

Scagliò la prima freccia contro di me con crudele freddezza.

-N-no io credo in te, è solo...

Attendeva silenzioso la mia spiegazione.

-Michele io non volevo farti preoccupare.

Confessai in fine. Michele vestì un sorriso sarcastico e, sprezzante, continuò a parlare; sembrava quasi odiarmi in quel momento.

-Non ti credo, non è la sola ragione o mi guarderesti in faccia mentre lo dici.

Affermò severo.

-Io sono solo dispiaciuta ecco perc...

-Ascolta.

Mi azzittì lui senza farmi finire di parlare.

-Cassandra era una delle prime comunicanti, proprio come Ezechiele, ma a differenza di questa, lei era più anziana, se così si può dire.  

Si fermò un attimo, forse per raccogliere le idee e io trovai il coraggio di guardarlo in volto; era ancora segnato dalla sua ruga severa sulla fronte e fissava il terreno candido con attenzione.

-I profeti sono stati creati dal padre con un compito ben preciso: Portare la sua parola agli uomini, creature per lui predilette, e questo è uno dei motivi per cui tiene molto a voi, suoi consiglieri e custodi dei suoi figli.

Il suo sguardo si fece ancora più duro, anche se non lo credevo possibile.

- Devi sapere che quando questi furono generati da una sua costola, erano molto ingenui, non conoscevano nulla del mondo; erano sciocchi e spericolati, così il Padre decise di dargli una guida per consigliarli e istruirli, e per questo sono nate le comunicanti.

Si schiarì la voce.

- L'uomo però era poco propenso ad ascoltare  la parola del signore, non sapevano scindere tra bene e male e molte volte avevano disubbidito alla volontà di Dio, non ascoltando le profezie delle comunicanti e contraddicendo alla morale celeste. Ovviamente in quel tempo l'idea di male era relativa, e si riferiva a comportarsi correttamente senza recar danno ad un altro essere.

-Non capisco perché mi racconti questa storia ora.

Interruppi con il solito tempismo sbagliato e il serafino quasi mi fulminò con lo sguardo, inducendomi a stare zitta. Prima o poi la mia impazienza mi avrebbe cacciata in un brutto casino. Ma dove voleva arrivare? Avrei tanto voluto convincermi che l'incazzatura gli fosse passata e che avesse deciso di raccontarmi qualcosa sul suo passato per farmi conoscere la sua storia, ma le sua espressione diceva tutto il contrario, e io rimanevo in allerta, convinta che qualcosa si fosse di nuovo spezzato tra noi. Eravamo attimo dopo attimo, sempre più distanti.

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