Estratto

1.4K 89 24
                                    


Dark plume- Gli angeli gemelli

Ups! Tento obrázek porušuje naše pokyny k obsahu. Před publikováním ho, prosím, buď odstraň, nebo nahraď jiným.

Dark plume- Gli angeli gemelli


I raggi del sole illuminavano ogni cosa, rischiarendo il verde intenso dei gelsi sotto i quali i due si erano fermati. Il profumo di lavanda inebriava l'aria, trasportato dal leggero vento della primavera. Il cinguettio degli uccelli risuonava fra i rami, componendo una dolce sinfonia cadenzata, che accompagnava la loro passeggiata.

La donna si allontanò dal suo accompagnatore e si avvicinò ad un cespuglio fiorito, tastandone il fiore vellutato. Il rosso purpureo dei petali mostrava spavaldo al mondo la sua bellezza, celando solo al suo interno nero, l'oscuro significato di tanta ostentazione.

-L'ibiscus

L'uomo si avvicinò alla donna e le accarezzò la pelle delicata del collo.

-Ne conosco il significato.

Disse lei.

-Perché ne hai riempito l'intero giardino?

Chiese tornando a fissarlo, volgendo appena la testa di lato senza spostarsi dalla sua posizione.

Lui tirò la folta chioma dietro la testa e scostò lo sguardo buio, puntandolo sulla natura intorno. Piegò appena le labbra di lato, come se un ricordo gli fosse riaffiorato solo in quel momento e avesse riportato alla luce il sapore aspro di un vecchio pensiero doloroso.

-C'è stato un tempo in cui ho pensato...

Si fermò a guardarla.

Poteva ancora vedere l'ambra d'oro del primo serafino incastonata fra quelle palpebre e i suoi lisci capelli biondi a contornargli il viso abbronzato dal sole. Sapeva cosa voleva dirle, anche lei aveva pensato di averlo perso per sempre dopo la caduta, ma adesso era lì, era diverso, ma la sua mente riusciva a vederlo ancora, pieno di luce come solo il figlio dell'aurora riusciva ad essere.

-Erano un messaggio per me?

Chiese lei voltandosi per guardarlo in viso.

-Di averti persa.

Bisbigliò lui, come se volesse che nessuno sentisse le sue parole, nemmeno lei.

Le si avvicinò lentamente e le circondò la vita con le braccia.

In un attimo sul suo volto era sparita l'espressione triste che aveva avuto per quei pochi istanti.

Posò le labbra sul collo della giovane donna e lei lo tirò indietro facendogli spazio; in un attimo era riuscito a farle dimenticare i millenni in cui erano stati separati.

Ora erano di nuovo insieme e il tempo non gli sarebbe più stato rubato.

Lui la strinse ancora più forte a sé e intensificò la pressione delle labbra carnose sulla pelle chiara della giovane donna e, prima che si arrendesse al proprio volere, scomparvero, abbandonando il giardino alla sua quiete, sostituendola con quella della stanza del primo anemone.

Le coperte bianche rivestivano il letto, e loro, immersi nel raso, si ritrovarono adagiati fra le lenzuola.

-Ti ho aspettata per così tanto tempo...

L'uomo le baciò la mano delicatamente, avanzando verso l'alto, prendendosi tutto il tempo per assaporare ogni lembo di pelle della sua donna.

Le labbra delicate scivolavano lentamente, sfiorando appena il morbido braccio, solleticandola e facendola rabbrividire alla sola vicinanza dei loro corpi caldi. Erano secoli che entrambi si desideravano, eppure lui sembrava non avere fretta, come se lo facesse volutamente, come se volesse torturarla.

-Luce...

Sussurrò lei con gli occhi chiusi, inarcando la schiena.

-Ripetilo ancora.

Soffiò provocante contro la pelle pallida di lei, risalendo e godendo del dolce tormento che le provocava, lasciandole lungo tutto il cammino una scia di baci delicati e bramosi. 

Lei si lasciò sfuggire un altro lamento, incitandolo ad andare avanti.

-Luce...

Dark plumeKde žijí příběhy. Začni objevovat