- 46 - Vecchie conoscenze

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Alzai il volto verso la direzione della voce e la mia gola si chiuse, come se qualcosa si fosse bloccata proprio lì nel mezzo

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Alzai il volto verso la direzione della voce e la mia gola si chiuse, come se qualcosa si fosse bloccata proprio lì nel mezzo. Mi sollevai malferma, senza la capacità di dire niente.

-Non ci vediamo da tanto, non vuoi neanche salutarmi?

Mi sorrise e si avvicinò a me, il suo viso era proprio come me lo ricordavo, per nulla turbato dal tempo, era giovane come l'ultima volta che l'avevo vista.

-Mia adorata, non temete! Vi proteggeremo noi!

Zack era corso al mio fianco, allarmato dalla sconosciuta figura, si era già messo sulla difensiva e brandiva un tronchetto di legno affilato con le mani, sventolandolo davanti al volto con noncuranza; forse credeva di essere minaccioso, ma il suo tentativo otteneva uno scarso risultato, perché la nuova arrivata non lo degnò neanche di uno sguardo.

Misi una mano sul bastone di Zack, guadagnandomi un'occhiataccia di Sam, che di fianco al suo principe teneva in tiro la molla di una fionda, puntando la sconosciuta presenza.

-Che fate? Non dovete temere, adorata, anche se l'arcangelo dalla mano lunga non è qui, vi trarremo in salvo!

Si guardò intorno fiero e fece un cenno di intesa a Sam, che annuì.

-No, fermi! Io la conosco. - riuscii finalmente a dire.

-Roberta.

Feci qualche passo nella sua direzione, ero incerta, mi sentivo strana, ansiosa, come se una voce dentro di me mi dicesse di non fidarmi, ma io la vedevo, era lì, in carne e ossa, era lei la mia migliore amica. A questo pensiero mi sciolsi e camminai più velocemente, lasciandomi sfuggire qualche lacrima. Stava bene, era lei e stava bene!

-Roberta!- dissi con più convinzione, come se l'avessi finalmente riconosciuta.

-Credevo che non ti ricordassi più di me.

La sua voce frizzante mi incoraggiò. Non avevo più alcun dubbio. La abbracciai avvinghiandomi al suo corpo, come tante volte avevo fatto in passato, quando avevamo diviso interi pomeriggi della nostra adolescenza.

-Come potrei non riconoscerti? Mi sei mancata così tanto! Non hai idea di quante volte mi sono sentita in colpa per non essere riuscita a vederti quel giorno!

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