- 36 - La voce

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-La gelosia

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-La gelosia. Voi cosa pensate della gelosia, ragazzi? - il mio docente si fermò di fronte alla cattedra e ci guardò, sembrava cercare di leggere sulle nostre facce una risposta alla sua domanda. 

-Lo si definisce un sentimento tormentoso provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata ad opera di altri. - continuò, percorrendo gli ultimi passi che lo separavano dalla finestra. Guardò fuori il cielo grigio e le nubi dense che cercavano di inghiottirlo. Stava per piovere, ma nessuno di noi ci aveva fatto caso perché eravamo tutti catturati dalla sua lezione.

- E' per questo che molti personaggi delle tragedie hanno assunto comportamenti addirittura criminosi. Pensate a Otello di Shakespeare, ragazzi, lui ha ucciso la sua amata per gelosia. Si può parlare perfino di delirio di gelosia nelle sue opere, ma non è l'unico. Pensate a Heathcliff della Emily Bronte; si potrebbe dire che dalla sua gelosia e dal desiderio di vendetta da questo provocato sono scaturite una serie di sventure, per lui e per la sua cara Catherine. Ma forse questi autori non voglio parlarci solo di questo. - l'uomo tornò a guardarci per un momento, come se si aspettasse che qualcuno lo contraddicesse, ma nessuno ebbe il coraggio di interromperlo- In realtà un tema molto più profondo del semplice amore fra uomo e donna e della gelosia che da questo può scaturirne si nasconde fra le loro pagine. 

La classe era in silenzio. Interamente catturata dalla sua voce. Era un'insegnante magnifico, sulla cinquantina, ma sembrava più giovane, non solo nell'aspetto fisico, i suoi capelli biondi erano appena brizzolati sulle tempie, ma anche nel modo che aveva di approcciarsi con i suoi studenti. Sapeva trasmettere la passione per la sua materia, travolgendoci col suo entusiasmo. L'uomo ripercorse i suoi passi.

-Quello di cui vogliono parlarci è della condizione precaria del genere umano, continuamente messo alla prova, solo, in un mondo bugiardo. 

Un mondo bugiardo..

-Quello che vogliono dirci è che la gelosia deriva anche dallo stato di solitudine in cui molti uomini versano. Non credete? 

Il mio insegnante girò intorno alla cattedra e poi tornò a guardarci.

-Professore, io credo che vogliano metterci in guardia.

L'uomo mi fissò accigliato e io continuai, sperando di spiegarmi meglio.

-Sì, insomma, credo che vogliano dire che l'amore a volte può essere autodistruttivo. Magari dovremmo tenerci alla larga.

Il suono della campanella spezzò il silenzio imbarazzante in cui era piombata la classe dopo il mio intervento e il cipiglio del professore Colelli si sciolse in un sorriso.

-Certo, forse volevano solo avvertirci, quindi ragazzi, tenetevene alla larga finché siete in tempo e non dimenticate il compito in classe di mercoledì prossimo.

L'intera aula scoppiò a ridere e io con loro. Amavo le lezioni di letteratura inglese, peccato che al mio liceo fossero concesse poche ore a quella materia. In ogni caso non pensavo che un giorno avrei trovato quella lezione terribilmente profetica.

Dark plumeWhere stories live. Discover now