- 55 - I quattro cristalli

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I fiocchi di neve cadevano flemmatici su di noi, posandosi con grazia su ogni cosa occupasse il suolo. L'aria aveva sempre lo stesso strano odore e, come se respirassi vapore acqueo, avevo la costante sensazione di soffocamento. Il sole e la neve insieme dovevano essere la causa di quell'aria densa e asfissiante, come se evaporasse costantemente.

-Di cosa state parlando?

Chiesi quasi in un sussurro.

-Del passato.

Rispose la donna col neo.

-E' impossibile fattucchiere! Non può essere stata Ezechiele a chiedervelo, lei era addormentata, non può avervi cercate!

Le aggredì Michele. Era un passo più avanti di me e spiegava ancora Mi-Ka-El contro la strega più giovane.

-Non abbiamo nessun motivo per mentire, è stata lei a trovarci ed ora se non avete la nostra paga, andatevene e non alterate oltre il nostro equilibrio!

Rispose questa, minacciata.

-Ezechiele non può essersi risvegliata allora e poi essersi riaddormentata, la vedete? Quella è la sua custode ed Ezechiele è lì dentro!

Insistette l'angelo, indicandomi .

-Eppure è la verità e quel marchio ne è la prova!

Lo azzittì lei.

La donna con la cataratta continuava a fissarmi silenziosa.

-Cosa vi ho promesso?

Chiesi. Forse c'era del vero. Che motivo avevano per mentire? Sembravano conoscermi meglio di me stessa. Avevano dei ricordi che a me mancavano. Il pezzo strappato della mappa per arrivare a destinazione.

-Se non ne sei ancora a conoscenza, significa che non è tempo per te di sapere. Quando verrà il momento, comprenderai ogni dettaglio.

Replicò quella che un tempo era stata rossa.

-Va bene, farò il vostro gioco. Cosa posso offrirvi in cambio della verità?

Affermai decisa. Non avevo alternative, dovevo rischiare il tutto per tutto e venire a patti sembrava il mio tutto.

-Cosa dici Bianca? Questa storia è impossibile!

Replicò Michele alle mie parole, voltandosi appena verso di me.

-Michele, se è la verità, me lo possono dimostrare con i loro poteri, giusto?

Mi fece un cenno affermativo con la testa e io ritornai a guardare le Sciari.

-In cambio della verità dici? Da te comunicante non possiamo avere più niente che già non abbiamo ottenuto.

Affermò la donna dallo sguardo sbiadito, lisciando il cordone che le chiudeva la veste.

-Non è possibile che non ci sia niente che voi vogliate! Devo sapere perché Ezechiele avrebbe chiesto questo sigillo e come posso toglierlo!

Esclamai esausta. Ci doveva essere qualcosa, ne ero sicura.

-Tu non puoi darci niente di tuo. Però potrebbe farlo lui!

Il tono di voce con cui pronunciò quelle parole non mi piacque affatto. La sua voce trasudava bramosia, che unito alla loro crudele fama, non ispirava nulla di buono.

-Non è un patto questo! Affinché sia valido un accordo deve essere circoscritto a coloro che lo stipulano!

Replicai, cercando di persuaderle. Non potevo chiedere all'angelo un altro favore.

Dark plumeWhere stories live. Discover now