7 - Termas De Río Hondo pt. 2

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[ Sopra finalmente Marc Márquez con la sua Honda ]


« Y entonces, sei qui per fare esperienza? » mi chiese il pilota della Honda ufficiale, sorseggiando la sua Red Bull.

Accennai ad un sì con un cenno del capo, mentre io mi stavo gustando il mio frappè alla stracciatella: « Sì. Mio zio è un meccanico del team di Dovizioso, quindi è riuscito a farmi inserire in questo mondo per farmi vedere come è »

Lui sembrò rifletterci per qualche secondo, per poi uscirne con una constatazione ovvia: « Penso sia inutíl chiederti se ti piacciano o meno le moto »

Sorrisi, confermando i suoi pensieri: « Se sono qui, penso proprio che mi interessino »

Sorrise anche lui, di ricambio: « E dimmi, ti piace il nostro..."mondo"? »

Non era una domanda che ancora mi ero posta: mi sarebbe piaciuto vivere così?

Sballottata da un posto all'altro?

Costretta ad attuare modifiche su una moto ogni minuto?

Probabilmente sì, ma anche no.

« Non ho ancora ben inquadrato il tutto, ma forse potrei abituarmici...per qualche anno » specificai.

Lui rise, ironizzando: « Non potrai lavorare fino a ottant'anni qui »

Risi anch'io: « No, non in quel senso! Cioè intendevo...» iniziai, prendendo un grande respiro « ...intendevo che non so se sarei in grado di trascorrere tanti anni qui, spostandomi di continuo...»

« È un impegno che ci si deve assumere, se sì vuol stare in questo posto » affermò lui serio « Se vuoi seguire una passione, devi essere disposto a fare sacrifici »

Rimasi in silenzio, con lo sguardo puntato sui miei piedi. Ero a conoscenza di quella frase da molto, molto tempo.

Ma volevo davvero inseguire di nuovo la mia passione, in questo modo?

Sarei stata disposta ad abbandonare ciò che da tempo ormai reputavo come la mia nuova normale vita?

« Che cosa fai di solito? » mi domandò lui tutto ad un tratto, probabilmente volendo sviare il discorso.

Lo guardai in viso: In quale senso?

Convinta che si stesse riferendo alla mia vita normale, gli risposi: « Mi sono appena laureata come mediatore linguistico e... al momento sto cercando lavoro »

Marc partì di nuovo a ridere: « ¡Enhorabuena! Pero...» contestò lui con un inizio in spagnolo « Yo entendevo lo che tu fai di solito aquì »

« Aaaah! » esclamai io, capendo solo ora il senso della domanda « Piccoli lavori come sistemare le gomme, attrezzi e le protezioni »

Marc accennò ad un sì con la testa, per poi chiedermi: « Ci avviamo ai box? Tra poco iniziano le prove e devo parlare con mio fratello »

Accettai e ci incamminammo diretti verso l'area dei box, mentre entrambi sorseggiavamo le nostre bibite.

« Che schifo quella roba » dichiarai ad un certo punto, indicando la RedBull « Non la posso vedere »

Marc mi lanciò uno sguardo misto tra lo stupore e lo scetticismo: « Ci serve per essere più attenti e reattivi »

« Attenti e reattivi? » ripetei io scoppiando a ridere « Vi rende solo estremamente più aggressivi e avventati, oltre che spavaldi » sostenni io, ricordandomi quello che mio padre mi ripeteva sempre.

Quel Ferro Che Possiede Un' Anima || Marc Marquez [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora