39 - Assen pt. 2

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[Sopra, Andrea Locatelli]


|| Si ritorna al punto di vista di Sofia ||

Il sabato era la giornata delle prove decisive che avrebbe stabilito le griglie di partenza in ogni categoria. La Dorna aveva previsto una tabella di marcia serrata che dovevamo seguire imprescindibilmente, affinché non sì fossero presentati problemi o ritardi organizzativi. In Superbike Andrea aveva ottenuto solo un settimo posto in griglia: non era uno splendido risultato, ma neanche pessimo. In MotoGP le Ducati non ottennero posizioni eccellenti: Lorenzo fu solo settimo, Dovizioso undicesimo, mentre Marc ottenne il quarto posto. La pole finì nelle mani di Quartararo seguito da Maverick, che poco prima delle qualifiche mi aveva raggiunta per mostrarmi un suo stupido video che mi fece sbellicare dalle risate.

Il clima nei box Ducati non era gioioso anzi: noi tecnici ci stavamo spremendo le meningi per capire quali fossero i motivi di questi risultati in griglia poco piacevoli. All'ora di pranzo mi incontrai con Andrea che era letteralmente giù di tono, addirittura fin troppo per un settimo posto.

« Jessica non riesce a venire al galà » rivelò lui.

« Che è successo? » domandai, mentre passeggiavamo per i paddock « problemi con il lavoro? »

« È in ospedale, Sof » rivelò lui, mettendosi una mano sul viso.

La frase mi terrorizzò, facendomi trattenere il respiro: quando sì parlava di ospedali non sì auspicava mai a belle notizie.

« Lei...lei sta bene? » mormorai, con un fil di voce.

« Sì è rotta una caviglia cadendo al lavoro » spiegò lui e quella risposta gli procurò un pugno al braccio « Ahia! Ma sei scema?! »

« Sei un cretino! » sbottai, con i postumi del panico « CREDEVO STESSE MALE! »

« Di certo non sta bene e ora non potrà venire con me al galà! » sì lamentò lui, sbuffando.

Poi mi guardò e con due occhi da cucciolo sì parò davanti a me.

« No » risposi secca, avendo già capito « scordatelo »

« Ti preeeeeeego »

« No » ribadii, schifata « levati quella malsana idea dalla testa »

« Ma non posso partecipare da solo » sì giustificò lui.

« Oh si che puoi » ribattei io « eccome se puoi »

« Non sopporterei una serata del genere per conto mio! » sussurrò lui, disperato.

« Hai i tuoi colleghi con cui parlare » dichiarai ovvia « non saresti da solo »

«Si portano quasi tutti qualcuno » proferì lui « non voglio fare il candelino tra le coppie »

Alzai gli occhi al cielo: « Mi stai chiedendo di accompagnarti ad un galà con gente snob e ricca in cui io dovrei indossare un abito frufru con dei tacchi, truccata e girare per le sale con un sorriso palesemente fasullo stampato in faccia »

«...sssi » confermò lui, con un'espressione intrisa di paura.

« E mi spieghi dove e quando troverei un abito entro domani sera?! » sbottai « con il lavoro nel box?! Mi dovrò pure vestire di marca e io non posso permettermelo »

Andrea abbassò lo sguardo, mesto.

« Hai ragione, scusami » mormorò lui « Non ci avevo pensato. Andrò da solo, non preoccuparti »

E con quella frase, così intrisa di delusione e tristezza, Andrea sparì, lasciandomi da sola con un enorme senso di colpa che crebbe dentro di me. Ma d'altronde come avrei potuto trovare un completo adatto per una serata del genere senza vendere un rene?

Con in mano il telefono, cliccai sbadatamente sulla lista dei contatti e proprio lì notai un nome.

Lucía Rivera Romero

Una lampadina sì accese nel mio cervello, ma sì trattò di un'idea tanto stupida quanto utile. Speravo solo che Marc non lo scoprisse.

Feci partire la chiamata.

« ¡Sofia! ¿Qué tal? ( Come stai? ) » mi rispose lei dopo qualche squillo, con una voce sorpresa.

« Hola Lucía, ¡Todo bien aquí! ¿A ti? (Ciao Lucia! Tutto bene, tu?) »

« Siempre trabajando, pero no puedo lamentarme. ¿Qué pasa? ( Sempre lavorando, ma non posso lamentarmi. Che succede?) »

« Necesito un pequeñito favor en la moda ( Ho bisogno di un piccolo favore in moda) » dissi io, diretta al punto.

« Te escucho ( Ti ascolto) »

« Mañana por la noche habría una gala con los pilotos y me acaban de invitar, pero no tengo ni idea de qué ponerme ( Domani sera ci sarebbe un galà con i piloti e io sono appena stata invitata, ma non ho la minima idea di cosa indossare ) »

« ¿Te refieres a la Gala de la Eco-Sostenibilidad en Assen? ( Intendi al galà sull'ecosostenibilità ad Assen? ) » mi domandò lei, pensierosa.

« Ya »

« ¡Tienes mucha suerte, porque muchas modelos estarán allí y yo también! (Sei fortunata, perché molte modelle saranno lì e io pure!) » esclamò lei, facendomi immediata sentire più tranquilla « ¿Tienes un momentito hoy a las dos? Así que te envío la dirección del lugar donde nos reuniremos con mi personal stylist ( Hai un momento oggi alle due? Così ti invio l'indirizzo del posto dove ci incontreremo con il mio personal stylist ) »

« Oh, gracias a Dios, gracias, gracias, gracias! ¡Vale Lucía, a las dos! ( Oh, grazie a Dio, grazie, grazie, grazie! Va bene Lucía, alle due! ) »

Quel Ferro Che Possiede Un' Anima || Marc Marquez [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora