41 - Assen pt. 4

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[ Sopra, il Landgoed Lauswolt Hotel, ma cosa è e soprattutto, che c'entra con la storia?]

[ Per questioni tecniche di stesura per me autrice e di lettura più fluida per voi lettori, i dialoghi di questo capitolo saranno tutti in italiano. Badate bene che nella realtà i dialoghi tra Sofia e Lucía sì terrebbero esclusivamente in spagnolo, mentre quelli con le modelle in inglese. Le ragioni di questa scelta sono da trovarsi nell'introduzione del capitolo precedente ]

In MotoGP la gara di Assen venne vinta da Maverick, che scoppiò a piangere dalla gioia: sì trattava del suo primo podio dopo tanto tempo. Secondo fu Marc, soddisfatto del risultato come aveva lui stesso dichiarato nell'intervista al Parc Fermé*, seguito da Fabio Quartararo. 

Dovizioso arrivò quarto e Lorenzo sesto

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Dovizioso arrivò quarto e Lorenzo sesto. Nella Superbike Andrea riuscì ad ottenere uno strameritato quarto posto, davanti a lui sì erano posizionati solo nomi di grandi piloti come il pluricampione Jonathan Rea, Alvaro Bautista e lo stesso compagno di squadra del mio amico, Toprak Razgatlioglu.

Avevo avvisato Andrea del mio cambio di idea relativo al galà di quella sera e lui saltò dalla gioia quando lo seppe; lo avvertii anche del fatto che mi avrebbe trovato direttamente dentro l'edificio, cosicché sul tappeto all'entrata i giornalisti potessero concentrarsi solo su di lui senza che sì dessero loro strane idee con la mia presenza al suo fianco.

Verso le cinque e mezza del pomeriggio, dopo aver aiutato a sistemare il box Ducati ed essermi fatta una bella doccia rinfrescante, mi presentai di nuovo al magazzino del giorno precedente. Jean mi accolse sorridendo, ma mi resi conto che all'interno dell'edificio c'era un gran trambusto, un via vai di tante, troppe persone e nell'aria aleggiava una frenesia palpabile. C'erano tante ragazze e ragazzi già seduti a delle postazioni a muro con tavolini ed enormi specchi, alle prese con parrucchieri e truccatori.

« Chi sono? » chiesi, curiosa.

« Modelli » disse sbrigativo Jean « siediti pure qui » mi invitò lui, indicando una delle poche sedute ancora libere.

Immediatamente dopo arrivò da noi un giovane sorridente e Jean me lo presentò segnalandomi che lui sarebbe stato il mio parrucchiere personale.

Il ragazzo mi parlò della sua idea di acconciatura per il mio caso e dopo una breve analisi dei miei capelli, mi chiese se volessi dare anche una piccola spuntatina per togliere le doppie punte.

E chi ero io per dire di no ad un trattamento da parrucchiere gratis?

Perciò dopo che mi vennero sistemate le parti finali della mia chioma e asciugati i capelli sì passò alla piastra, che me li rese lisci come spaghetti. In seguito il parrucchiere mi sistemò la mia capigliatura castana raccogliendola in un elegante chignon alto, lasciandomi due lunghi ciuffi frontali che mi vennero arricciati: uno stile alla Emily Ratajkowski**, così lui lo definiva

 In seguito il parrucchiere mi sistemò la mia capigliatura castana raccogliendola in un elegante chignon alto, lasciandomi due lunghi ciuffi frontali che mi vennero arricciati: uno stile alla Emily Ratajkowski**, così lui lo definiva

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Quel Ferro Che Possiede Un' Anima || Marc Marquez [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora