33 - Mugello pt. 7

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Gigi ci aveva raggiunto nell'Hospitality Ducati, seguito da Aida, Andrea che sì era già cambiato e dai fratelli Márquez, tutti con un'espressione di seria preoccupazione dipinta sul volto. Ci guardavano confusi: probabilmente avevano sentito le nostre voci discutere animatamente.

Aida mi raggiunse, abbracciandomi: « Sof! »

Mio zio tornò alla carica, davanti a tutti: « È anche colpa tua, Aida. Non pensavo ti potessi spingere così in là per coprirla »

Lei lo guardò, non capendo: « Cosa sta dicendo? »

« Flavio, non ora » lo ammonì mia madre, ma non ci fu mezzo.

« E anche tua » continuò infatti mio zio, puntando il dito su Andrea « sei stato tu a mettere in piedi questa stronzata, e sei stato tu ad aiutarla a riprendere con le moto »

Andrea incrociò le braccia: « Lo voleva Sofia, non vedo cosa ci fosse di sbagliato »

« A quanto pare sia tu che Aida vi siete dimenticati cosa sia successo e a quanto pare anche Sofia, dato che se ne sta sbattendo altamente le palle » sibilò lui.

« Flavio » intervenne Gigi, in un tentativo di mantenere le acque tranquille. Tuttavia di tranquillo c'era poco. Infatti mia madre troncò di netto gli sforzi di Gigi, prorompendo con un grido:« FLAVIO! »

Nel mentre io percepivo che un altro magone mi stava mando in gola, pronto ad esplodere in un altro pianto.

Andrea capì al volo l' argomento centrale della discussione e riuscì a comprendere anche il motivo per cui stessi piangendo. Lui scosse la testa e passando accanto a mio zio, lo insultò: « Flavio, con tutto il rispetto, ma sei un pezzo di merda »

Andrea mi raggiunse e mi abbracciò forte, intanto mia madre proferì secca: « Tu non hai un minimo di riguardo per quello che ha dovuto passare tua nipote. Dovresti vergognarti, Flavio »

« Avete mentito tutti e tre, per anni e anni! » urlò mio zio, rispondendo all'insulto di Andrea « Dovreste vergognarvi voi »

« Non sei nella posizione giusta per farci la ramanzina sulle bugie » sputai io, altrettanto indignata « Tu sei il primo ad avermi mentito per otto anni »

Mio zio mi fissò, non capendo a cosa mi stessi riferendo.

« Non l'ho mai fatto con te, Sofia »

« Sei un bugiardo » sussurrai io, disgustata « " Non hai ricevuto offerte neanche quest'anno Sofia, temo che sia per il fatto che tu sia una femmina. Ho paura che non entrerai mai nel campionato per questo motivo ". Sono state queste le esatte parole che mi avevi detto, otto anni fa »

Mia mamma intervenne: « Sofia, non avevi ricevuto davvero alcuna offerta: io stessa avevo controllato le tue trattative dopo la vittoria del CIV »

Io scossi la testa: « Perchè l'offerta l'ho ricevuta prima che il campionato finisse. Me lo ha raccontato Nakamoto, sai? » dissi io, rivolgendomi a mio zio « Nakamoto sì è subito ricordato di me, come anche Dovizioso e Stoner. Sì sono ricordati di quel pilota che aveva immediatamente rifiutato una delle più grandi offerte di contratto per la Moto3 con la Honda di Gresini. Sarei stata la prima ragazzina in un Motomondiale, ma la trattativa era stata declinata, senza neanche la possibilità di un colloquio »

I presenti in sala trasalirono: senza dubbio i Márquez sì sentivano fuori posto in quella discussione familiare, ma la notizia li scosse comunque. Rifiutare un'offerta fatta da Nakamoto in persona era sinonimo di pazzia, nel mondo delle moto. Vidi per la prima volta Gigi rimanere a bocca aperta, anche lui stupito dalla rivelazione; Andrea e Aida continuarono a guardare prima nella mia direzione, poi in quella di mio zio, non sapendo cosa dire.

Mia madre rimase impietrita: « Tu...tu le hai...»

« Mi ha troncato la carriera ancora prima che potesse cominciare » mormorai velenosa, con tono accusatorio « tu mi hai impedito di fare ciò che più mi piaceva, tu »

« L' ho fatto solo per te » fu la sua risposta stupida.

« Per me?! PER ME ?! MI HAI TOLTO CIÒ CHE VOLEVO FARE »

« È stato ed è tutt'ora per la tua sicurezza » chiari lui « non saresti mai più stata lucida dopo quel disastro. Semmai, ti ho salvato la vita »

Scossi la testa, nauseata dal suo modo di pensare: « Mi hai distrutto un sogno, e pretendi pure di innalzarti come protettore. Dio, quanto sei egocentrico »

« Ti saresti ammazzata prima o poi, e lo sai anche tu. Un minimo errore e muori, in questo mondo. Tu non avresti mai più avuto la mente lucida per questo sport »

« Infatti è per questo che oggi ha guidato meglio di me, non è vero? » asserì Andrea retorico ed ironico, incrociando le braccia « È per questo che in cinque anni che ha ripreso a guidare le moto non sì è mai fatta nulla. Sofia non ha la mente lucida, a quanto pare. Già. »

« Non stava a te prendere quella decisione! » proruppe mia mamma, disperata « Avresti dovuto almeno parlarne con me! »

« La psicologa ci aveva detto che doveva stare lontana da questo mondo » spiegò mio zio, ignorando bellamente mia mamma.

« Peccato che la psicologa non avesse mai capito il reale problema di Sofia » sì intromise Aida, facendomi ricordare la nostra conversazione avvenuta sul circuito del Cerro Blanco « Sofia non ha mai avuto ripercussioni sulla sua guida. Ha ripercussioni su altro »

Mio zio ignorò l'intervento di Aida, riprendendo il suo discorso imperterrito riferendosi a me: « Ed è anche per questo motivo, relativo alla tua salute mentale, che dal prossimo weekend, tu non accompagnerai più il team »

Un coro di "Cosa?!" incredulo si levò da tutti i presenti. Marc era tra tutti quelli più spiazzato da quella decisione immediata. Tuttavia, Dall'Igna, avendo compreso che mio zio stesse impazzendo, mi salvò.

« Non può » sostenne infatti lui, scioccando stavolta mio zio, che richiese ulteriori spiegazioni al suo capo.

« Sofia ha firmato un contratto » rivelò Luigi « un contratto come tester ufficiale per il prototipo della Ducati in Moto3 che lanceremo nel prossimo campionato. Fino a settembre sarà con noi, che tu voglia o meno »

Tutti i presenti in sala sì voltarono verso di me confusi, ma pure io lo ero: non avevo firmato alcun contratto, non ancora.

Mio zio mi fulminò, ma Gigi pose fine alla discussione: « Che ti vada bene o meno, lei starà con noi, per forza. Se non ti va bene, puoi sempre lasciare la Ducati Corse »

Quel Ferro Che Possiede Un' Anima || Marc Marquez [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora