21 - Jerez De La Frontera pt. 3

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[ Sopra, il logo di un vecchissimo team di Moto3 e MotoGP del 2013, il team GO&FUN Honda Gresini, che verrà menzionato in questo capitolo]



« ANDREA, MA SEI FORSE IMPAZZITO?! » urlai io, al telefono.

Mi trovavo nella mia camera d'albergo, appena rientrata dopo aver visto quel fantomatico videomessaggio del mio amico pilota.

« Sof, sta' calma suvvia, è solo una sfida, come abbiamo sempre fatto negli ultimi cinque anni »

La sua risposta pacata mi fece ulteriormente innervosire: « Ti ricordo che ci sarà pure mio zio tra gli spettatori, razza di idiota! »

« Benissimo, perlomeno capirà che sua nipote possiede un talento che lui le sta impedendo di sviluppare » commentò Andrea, scocciato.

« Credi che non lo sappia già?! » sbottai io « Se faccio questa cosa lui mi ammazza »

E non solo lui, anche Marc. Non aveva la minima idea di quel che io sapevo davvero fare con le moto: credeva che le mie capacità fosse legate solo alla meccanica, in realtà erano molto più legate alle gare di quanto lui potesse immaginare.

« Sarà la buona volta che gli dimostrerai che non è lui a dover decidere quello che puoi o non puoi fare » constatò lui « È giunto il momento di finire qua questa storia, Sofia. Lo sai meglio di me »

Sbuffai, abbattuta.

« Ricordati di parlarne con Dall'Igna » mi avvisò Andrea « Non vedo l'ora che sia il giorno della gara, anche solo per vedere che scelta farai per la moto »

« Non potrai vederla prima della gara? Alle prove? » gli chiesi, stupita.

« No, faremo le prove in momenti diversi. Tu non potrai vedere la mia, io non potrò vedere la tua » mi spiegò lui « Dall'Igna ti darà più indicazioni, non preoccuparti »

« Rimani comunque un cretino » imprecai io « dovrò guidare davanti a tutti, e sono pure fuori allenamento »

Dall'altra parte del telefono, Andrea rise: « Direi che questi son problemi tuoi, non miei »

Che stronzo.

L'indomani, prima della partenza e prima che mio zio potesse intercettarmi, mi recai velocemente nel paddock, dirigendomi verso l'hospitality Ducati. La struttura era già stata smontata e agli addetti del team in zona chiesi se sapessero dove sì trovasse Gigi. Grazie alle loro indicazioni, raggiunsi il presunto luogo dove Dall'Igna sì sarebbe dovuto trovare.

« Sofia » mi salutò lui, stupito « Come mai qui? »

Gli mostrai il messaggio ricevuto ieri da Andrea: « Per questo »

Luigi strabuzzò gli occhi: « Questo è un bel problema »

« Già, lo zio mi vedrà correre su una moto » mormorai io « e io ho paura della sua reazione »

Gigi si grattò il pizzetto: « Ci penserò io a lui. Per quel che so, secondo le regole di questa sfida, devi scegliere una moto, trovare qualcuno che ti consigli come metterla a punto e avere un agente sportivo che ti aiuti nel convincere un team »

« Avrei una mezza idea per l'agente sportivo » rivelai io, ricordandomi di una vecchia conoscenza.

Luigi inarcò un sopracciglio: « Posso sapere il nome? »

Sorrisi, sorniona: « Giacomo Agostini* »

Gigi mi guardò scioccato: « Agostini?! Stai scherzando?! Come pensi di poterlo contattare? »

Quel Ferro Che Possiede Un' Anima || Marc Marquez [COMPLETATO]Where stories live. Discover now