Cap 2: Be my Baby The Ronnettes

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È vero. Non ho mai pensato di non esserlo.
Pronta, intendo.
Sono nata pronta ad un sacco di cose.
Rovisto tra momenti dimenticabili, sprofondo in nottate in cui mio padre si è appoggiato a me per raggiungere il letto. Osservo da spettatrice l'isolamento a scuola, così beffardo da portarmi al rifiuto verso ogni materia scolastica poi guardo Nic, e mi sento già meglio.
Sono concentrata sul tempo del nuovo pezzo, Nicolas scrive a matita sulle note i tempi che devo seguire con più attenzione ma un anomalo trambusto fuori dalla porta, cattura la mia attenzione.
"Non è autorizzato ad entrare" grida la ragazza alla reception.
Il tono autoritario della sua voce non ferma il ragazzo dagli occhi vispi che, irruento, entra nella nostra stanza.
La ragazza lo segue con uno sguardo severo.
"Puoi tornare a sederti alla tua scrivania, ho trovato quel che cercavo" le dice divertito.
La ragazza piacevolmente irritata gira i tacchi senza aggiungere parola.
Nic si alza sorpreso, anche un po nervoso a quella nuova presenza direi.
"Non dovevi essere fuori tutto il giorno oggi?" dice con rimprovero.
Il ragazzo ci raggiunge con passo deciso, un abbigliamento casual lo rende invisibile ad occhi poco attenti ma i miei lo scrutano a fondo e seguono i lienamenti del volto avvolti in un invitante profumo.
Non si scompone, sembra ostentare una sicurezza fuori dal comune, sistema il ciuffo di capelli caduto dalla sua coda sprecisa e incurva le labbra in un sorriso pieno di cose interessanti.
"Sono fuori. Non mi vedi? Le chiavi della Ducati" gli ordina piazzando il palmo aperto della mano tra i loro corpi.
Nic mi lancia un'occhiata cupa, sospira nervoso e prende le chiavi dal suo giubbotto di pelle.
"Riportamela intera" aggiunge poi lanciandole a mezz'aria.
"Anzi non scomodarti a farlo, torno a casa da solo" aggiunge pensieroso.
"Sai trovare la strada di casa senza la tua moto?" ride il ragazzo strafottente. "Richard, perché non torni da dove sei venuto? " risponde Nic alquanto alterato.
Richard.
Eccolo qua suo fratello.
Mai avrei potuto riconoscere lo stesso sangue in lineamenti così divergenti.
Nicolas me ne aveva parlato tempo fa, informandomi della sua esistenza ma durante i nostri saltuari incontri pomeridiani a casa sua non mi era mai capitato di incontrarlo.
Richard lo guarda divertito e dai suoi occhi ghiacciati sembra trasparire un'insana soddisfazione per l'esito della conversazione con Nic.
Si avvia verso la porta, si volta un'ultima volta leggero.
"Ehi Nic, Smoke festeggia il suo compleanno questa sera, sei invitato alla festa. Porta anche lei" dice, indicandomi con un cenno della testa "È carina" e mi strizza l'occhio scomparendo dietro la parete sottile.
La sua uscita è accompagnata dalle leggere imprecazioni che la ragazza alla reception sospira al suo passaggio.
Guardo Nicolas perplessa.
Non mi sembra abbia intenzione di aggiungere altro. L'invito a quella festa, però, comincia a farsi largo tra i miei programmi.
Richard sembra davvero un tipo curioso, in questo breve incontro potrei persino catalogarlo nel genere di persone che reputo degne di attenzione.
È stato diretto, pungente, realistico persino. Insomma, senza dubbio vero.
Non ha tentato di nascondere nulla di sé.
Non sono portata per le persone troppo contenute e dolci.
La protezione di Nic è l'unica dolcezza che conosco, per il momento può bastare.
Non sono in grado di riconoscerne altre.
Ho persino dovuto mollare Paul per questo.
Troppe frasi allo zucchero nelle nostre telefonate notturne.
Troppi cuori nei messaggi e troppi baci al chiaro di luna.
Sono stata sottratta alla magia dell'amore già troppi anni fa, non ho conosciuto rapporti duraturi nelle mie giornate vuote, né coccole sentite sul divano prima di andare a dormire.
Mi sento quasi un miracolo per quel che sono. Ho seguito la mia strada dritta, non mi sono piegata a rabbia e disappunto ed ho evitato corse infinite verso un felicità che neanche esiste.
Ho una visione della vita piuttosto disincantata e molte spine sulla pelle.
"È carina" ha detto Richard prima di andarsene, mi chiedo se anche lui, toccandomi, si pungerá.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEWhere stories live. Discover now