Cap 25: Never forget you Noisettes

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Percorro i corridoi confusa, guardo i miei passi senza avere altro da seguire e quando vedo Richard appoggiato al muro all'ingresso ad aspettarmi, un emozione invitante mi percorre tutta.
Le braccia incrociate sul petto, segno di una chiusura anomala su di lui, gli occhi persi fuori dalla vetrata, sospesi su una nebbia sottile che galleggia su un paesaggio umido.
Si volta piano. Segue il mio corpo soffermandosi con uno stupore incredibile.
Incurva un poco le labbra, segno di compiacimento al mio mostrarmi.
"Eccoti" dice avvicinandosi piano.
Il suo braccio scivola irriverente sulle mie spalle, si appoggia a me con un espressione divertita, cammina maldestro mentre il suo viso si avvicina al mio, la sua fronte si appoggia alla mia guancia e con un lungo sospiro si prende il mio profumo.
Da buon animale selvatico, assorbe, nei toni delicati della mia pelle, tutta la paura, l'incertezza, la rabbia che questo vestito aderente muove su di me.
"Sarebbe stato un vero peccato non vederti con questo abito. Sei incredibilmente attraente" sussurra al mio orecchio uscendo.
Si ferma all'estetica Richard e finge.
Finge di non sapere cosa si cela dietro questo mio nuovo farmi osservare.
Alnwick ci accoglie riservata, in buio notturno si appropria del cielo limpido. Sulle strade silenziose, luci calde escono dalle finestre delle abitazioni. Il castello ci guarda dall'alto della sua posizione, scruta il nostro muoverci composto l'uno accanto all'altro ed io mi lascio abbracciare da questa atmosfera palpabile, da questa brezza sottile che mi porta vicino a sentimenti sconosciuti.
In fondo alla via uno strano edificio compare di fronte ai miei occhi.
La scritta Barter Book sopra la tettoia in stile vittoriano.
Richard si avvicina all'ingresso a passo sicuro, entra e con un gesto gentile mi invita a seguirlo.
"Dove siamo?" chiedo guardandomi attorno curiosa.
"Nella vecchia stazione ferroviaria di Alnwick" risponde compiaciuto.
Attorno a me locali con scaffali pieni di libri, colori tenui a riempirmi, luci soffuse che allontanano il buio fuori dalla porta.
"Che razza di posto è questo?" continuo roteando la testa sul soffitto sempre più sorpresa.
"Sei dentro la libreria più visitata di tutta Europa" risponde muovendosi tranquillo.
Guardo gli sportelli della vecchia biglietteria ancora sull'ingresso, le grandi finestre, la sala d'attesa con un vecchio camino acceso.
I muri in sasso, il soffitto in vetro, gli enormi pilastri in ferro a sorreggerlo.
"È incedibile" dico fermandomi su ogni dettaglio.
L'ambiente conserva le sue origini ottocentesche, le stanze si aprono ai miei passi curiosi e niente di quello che vedo assomiglia a ciò che ho visto in Richard.
"Che cosa ci fa uno come te qua dentro?" chiedo afferrando un libro da uno scaffale accanto a me.
"Ti sto portando nei miei posti più belli. Come promesso" dice strizzandomi l'occhio "Quale modo migliore per dirti che niente è mai ciò che sembra"
Una libreria di libri usati dentro ad una stazione ferroviaria rimasta intatta, così come era.
Quale modo migliore.
Dentro queste mura fredde si respira un calore disumano, sopra i vecchi binari dei treni un immensità di storie, scritte per essere lette, passate di mano in mano, di occhio in occhio, catturate da pensieri attenti.
Libri divisi per genere, poltrone accoglienti sparse tra i corridoi a completare l'invito alla lettura.
"È arrivato il momento di dividerci" dice Richard con la sua espressione più accativante.
"Dividerci?" dico attonita.
"Voglio che cerchi con attenzione Caroline. Voglio che trovi il libro che parla di te e lo porti da me" i suoi occhi si muovono irrequieti nell'enorme sala.
"Dici sul serio?"chiedo confusa.
"Dico sul serio" si volta e si allontana piano.
Il suo corpo a suo agio in questo ambiente, come ci fosse sprofondato dentro milioni di altre volte.
Gioca Richard.
Gioca con me.
Osservo i suoi occhi farsi catturare da copertine colorate, le sue mani sfilare libri silenziosi, i suoi occhi correre su parole ben scelte.
Rimango immobile.
Che razza di libro può parlare di me?
Mi sento persa, al centro di una stazione dismessa, mi volto incerta, un cartello antico appeso sul muro.
- Keep Calm and Carry on- recita.
Keep Calm and Carry on.
Mantieni la calma e vai avanti.
Respira Caroline.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEWo Geschichten leben. Entdecke jetzt