Cap 72: Looking Too Closely Fink

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(Wattpad non mi fa caricare il video del pezzo. Scaricatelo e leggete con quello. Indispensabile)

Guardo Richard farsi largo nella sala.
Percorro la sua schiena.
La stessa che ho accarezzato non molto tempo fa.
La stessa avvolta da pelle che conosco e riconosco.
Chiudo gli occhi, mi perdo nella sensazione inebriante dell'alcol.
Chiudo gli occhi e so di essere pronta a seguire il mio istinto, il mio corpo, il mio sentire.
Sono pronta e diversa.
Mi alzo piano, Smoke osserva i miei movimenti con occhi attenti, sono il trofeo che ha perduto.
La carne che non ha avuto.
Ric entra nella stanza e si lascia la porta aperta alle spalle.
Respira Caroline.
Respira.
Entro e mi lascio avvolgere da un buio penetrante.
Un'oscuritá che entra sotto pelle e annebbia una luce ormai lontana.
Il letto disfatto dietro il suo corpo immobile, si volta piano, un viso angelico incorniciato da riccioli disordinati.
Afferra il ciuffo davanti ai suoi occhi, lo porta indietro con un movimento posato, mi guarda.
Mi guarda e si morde il labbro.
Posa la bottiglia a terra, vicino ai suoi piedi e lascia cadere le braccia sui fianchi.
Richard è un involucro incantevole, è pelle morbida tessuta con amore.
Occhi profondi che accompagnano lontano.
Spalle dolci.
Un'insieme di nei disegnati che non sanno ancora dove porti la loro mappa.
Divisi da un'aria che diventa irrespirabile, divisi da momenti vissuti con troppa intensità.
Divisi e vicini allo stesso tempo.
Lui ad osservare il mio avvicinarmi, io a dosare i miei passi.
Il calcolo di un percorso da cui dovrei stare lontana.
Respiro e vedo Richard.
Lo vedo entrare nella scuola di musica, lo vedo scontrarmi con la moto di Nicolas e lo vedo dentro questa stanza, in una sera lontana, che si prende il mio cuore.
Mi fermo davanti a lui, le mie mani si alzano di fronte al suo viso, le dita sospese esitano un poco e poi cedono.
Capitolo di nuovo.
Mi piego.
Seguo il mio nuovo, ennesimo mancamento e sfioro le sue labbra che si dischiudono un poco al mio tocco.
Sento le sue guance, il contorno dei suoi occhi e scivolo tra i suoi capelli, stringo i suoi riccioli morbidi e con una pressione leggera avvicino il suo capo al mio.
Sento la sua fronte appoggiarsi alla mia pelle tesa, le sue iridi trasparenti mi guardano.
Ora sono quello che lui vuole.
Sono un involucro vuoto, proprio come lui.
Un contenitore bellissimo pieno di disincanto e tutto quello che desidero ora è solo sentire il suo respiro su di me.
Pronta a conseguenze già conosciute, pronta ad una sofferenza che qualche bottiglia potrà alleviare.
Appoggio il palmo della mano sul suo petto, sento il calore della sua pelle, con una spinta leggera lo faccio rimbalzare sul materasso.
Si appoggia sui gomiti e un sorriso invitante mi dice di raggiungerlo.
"Sei un'altra" la sua voce è l'ammissione ad un cambiamento cercato.
"Sei un'altra Carol" dice di nuovo piano mentre scivolo su di lui.
"Lo sento" le sue parole scompaiono dentro le mie labbra.
Richard lo sente.
Sono un'altra.
Lo sente.
E questo suo sentire cos'è?
Il ricordo di un sé stesso lontano?
L'entusiasmo di una vittoria?
La soddisfazione a ciò che voleva?
La sua mano scende sui miei fianchi, stringe la pelle, un respiro pieno di Tequila ed incoscienza mi inebria.
Un calore desiderato in ognuno di questi venti giorni si accende nel mio petto. Un nodo alla gola mi tormenta.
Una voglia di lui imgestibile mi confonde.
Respira Carol.
Respira.
Prendi quello che sa darti.
Prendi quello che di lui rimane.
Prendi e sii pronta ad accettare senza soffrire.
Sono un'altra.
E lui lo sente.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora