Cap 19: Pompeii Bastille

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Richard esita qualche istante, mi lascia fare mentre appoggio il mio corpo al suo.
Cerco dentro di me un ricordo che si avvivini a questo sentirlo in un modo così travolgente.
Cerco i momenti in cui sono stata così vicina al corpo di un ragazzo e niente di quello che la presenza di Richard mi provoca, ha la stessa forma.
Esiste la chimica tra due corpi.
Ora lo so.
Lo so.
Respira Caroline.
Respira.
E quest' aria che si fa calda tra di noi, io, la faccio mia.
E questa pelle nuova che scivola sotto le mie dita, io, la sfioro, conservandone il significato profondo.
È vero, non sono fatta per le frasi piene d'amore.
È vero, non sono fatta per messaggi sentiti.
È vero.
Sono fatta per questo.
Per emozioni nascoste che fanno fatica a mostrarsi per quello che sono.
Per animi contorti e poco comprensibili.
Assaporo il gusto della scoperta verso un mondo ignoto mentre sfioro la sua lingua morbida, mentre mostro senza vergognarmene la voglia che ho di lui, del suo corpo invitante.
Rischio senza preoccuparmene.
Mi concedo senza paura di soffrirne.
I miei occhi aperti scrutano il suo viso, catturano movimenti che non hanno regola ma seguono solo una genetica che ci è oscura.
Richard abbassa un poco il volto.
"I baci, Caroline, sono fatti per stare al buio" dice toccando la mia guancia con la punta delle dita.
Respira, Caroline, respira.
"Chiudi gli occhi" continua indietraggiando un poco.
Le mie palpebre scendono obbedienti e Nicolas e il suo basso, si fanno spettatori dei miei sensi che affiorano piano.
Il ticchettio delle lancette dell'orologio scandisce il tempo ritmicamente, rimbalza sulle pareti della stanza mentre tutto il resto si fa silenzio.
Il mancato contatto con Richard mi fa annaspare nell'aria vuota attorno a me.
Lo sento muoversi attorno a me e senza replicare, sprofondo nel buio dei miei occhi chiusi.
Un movimento gentile lo localizza alle mie spalle, la sua fronte si appoggia al mio capo, le sue mani delicate raggiungono i bottoni della mia camicia e lente li aprono uno ad uno.
Un brivido percorre la mia pelle che si lascia toccare vulnerabile e i suoi palmi aperti che si fanno strada sul mio ventre, rilasciano il giusto calore, a contrastare il freddo del mio mostrarmi scoperta.
Sento l'aria mancarmi, il pavimento scendere, il mondo girare.
Mi sono sempre vergognata del mio corpo, l'ho sempre nascosto sotto maglie larghe, mi sono nascosta in pantaloni sin troppo lunghi, in capelli spettinati, in insicurezze volute.
Eppure, di fronte a Richard non provo alcuna vergogna verso ciò che sono, le sue dita tra le mie gambe mi portano lontano, spazzano via il presente della mia vita sottosopra.
Decido di non soffermarmi su aspettative insensate.
Decido di non pensare a quel che succederà, catturo l'attimo, lo vivo appieno, allontanando la mia parte razionale. Accolgo Richard come non ho mai accolto nessuno, gli do quello che sono senza pentirmene.
Il suo toccarmi si fa forte e deciso, il suo avvicinarsi si fa presente e incontenibile, mi trascina piano sul letto e quando sento il materasso sbattere sulla mia schiena, apro gli occhi.
Il cielo dei suoi, attento sul mio corpo, le pupille dilatate, il respiro pesante.
"È questo il tuo modo di non concedermi libertà Caroline?" chiede spogliandosi definitivamente.
Sento la sua pelle sulla mia.
"Prenditele tutte" dico tutto d'un fiato.
E respiro.
Respiro mentre mi fa sua.
Respiro mentre stringo la sua schiena a me.
Respiro mentre i miei fluidi dolci si mescolano ai suoi.
Respiro sul letto in cui mi sono addormentata con Nicolas.
Richard si prende quello che vuole, usa la sua sicurezza su di me e rende quel piacere che ho desiderato da quando l'ho visto entrare prepotente in sala prove.
Si lascia cadere al mio fianco assaporando l'ultima punta di pace del nostro incontro, appoggio la mano sul suo petto e sento il suo cuore battere forte, proprio come quando si arriva al traguardo di una corsa faticosa. Il suo sguardo piantato sul soffitto.
"I momenti come questo, Richard, sono fatti per stare al buio" dico voltandomi.
"Chiudi gli occhi" continuo appoggiandomi alla sua spalla.
Le sue palpebre scendono obbedienti e tutte le sue certezze si fanno palpabili davanti a me.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEWhere stories live. Discover now