Cap 73: Morning Song The Lumineers

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Cos' è l'incontro tra due corpi?
Cos' è l'intimità?
Cos' è quello che sento?
Vorrei chiederlo a Ric.
Vorrei mi spiegasse come poter vivere di questa emozione soltanto.
Vorrei mi dicesse che questo groppo in gola non se ne andrà mai.
Sono le emozioni che affiorano.
L'insieme delle immagini di lui che porto dentro.
È il ricordo di qualcosa che ha saputo travolgermi.
Le mie dita scivolano e tremano sul suo petto.
Mi siedo su di lui e guardare il suo viso attento su di me è qualcosa di impagabile.
Cos' è l'incontro tra due corpi?
È il profumo dell'altro che si sente davvero.
Cos' è l'intimità?
È il concedere posti nascosti.
Cos' è quello che sento?
È l'attrazione, il desiderio, l'amore.
E i miei occhi seguono linee invitanti, disegni di muscoli sotto pelle sul ventre piatto.
Toccano e vogliono tutto quello che l'occhio non può vedere.
Toccano e vogliono la forma di questo animo che ora, sembra fragile, sotto il mio corpo.
E Richard si fa vulnerabile in preda ad un sentire che gli impone di lasciarsi andare.
Si fa spettatore di un crollo che difficilmente ammetterebbe.
Sospira al mio slacciare i pantaloni stretti in vita.
Sospira al mio giocare con la sua pelle.
Il suo mordersi il labbro, lì, disteso sul letto, diventa il gesto più sensuale abbia mai visto.
Un gesto capace di farmi morire dalla voglia di stringerle io quelle labbra morbide.
E un respiro caldo entra nel mio.
E mi lascio travolgere, lascio la forza di un bisogno lasciare segni sulla mia pelle.
E sfilo la sua maglietta piano.
E guardo i suoi riccioli scomporsi sul materasso.
E le sue braccia tendersi sui miei seni.
E i suoi fianchi alzarsi e cercarmi.
E mi perdo in un calore che sale piano.
E cancello quello che è stato.
Quello per cui ho sofferto.
E mi concedo senza remora alcuna.
E quasi piango dall'intenso piacere che sento.
Un'altalena  che mi avvicina al cielo e senza sosta mi allontana dall'afferrare le nuvole morbide.
Respiro e l'aria quasi mi manca.
Sento il nostro scontarci trasformarsi nel bisogni l'uno dell'altro.
L'incontro tra due corpi, l'intimità e quello che sento si fondono.
Si fanno palpabili.
La materia che incontra il sentimento. E il buio di questa stanza si fa il nascondiglio perfetto per quello che vorrei dire.
La luce che manca, l'ombra adatta a mostrarmi, espormi.
Richard si solleva, il suo petto si appoggia al mio, le sue braccia avvolgono la mia schiena, la mano tesa stringe i miei capelli.
Un sudore leggero si appoggia alla fronte, un colore caldo scalda le guance.
E i suoi occhi.
Dio questi occhi.
Dio questo azzurro che mi apre le porte ad una trasparenza che vorrei poter leggere anche nei suoi pensieri.
Dio.
Dio se mi lascio andare.
La mia voce che scompare.
Dio, l'alito che mi dà vita si ferma, attende un piacere che non si dimentica.
Dio.
Richard.
Dio.
Mi tendo decisa su di lui e rimango sospesa e travolta.
Tremo.
E cado accanto a lui sul letto.
Appoggio la mano sul suo petto e sento il suo cuore battere forte, proprio come quando si arriva al traguardo di una corsa faticosa.
Il suo sguardo piantato sul soffitto.
"I momenti come questo, Richard, sono fatti per stare al buio" dico voltandomi.
"Chiudi gli occhi" continuo appoggiandomi alla sua spalla.
Le sue palpebre scendono obbedienti e tutte le sue certezze si fanno palpabili davanti a me.
Palpabili e piene di punti oscuri.
Come in un giorno già vissuto.
Cos' è l'incontro tra due corpi?
Cos' è l'intimità?
Cos' è quello che sento?
Vorrei chiederglielo. Ma non ora.
Non è il momento.
"Ti amo" dico senza pentirmi "Ti amo e questo tu, non lo senti"

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEWhere stories live. Discover now