Cap 14: Flapper Girl The Lumineers

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Richard si accorda per ritirare la macchina nel pomeriggio e si offre di accompagnarmi a casa.
Entro intimidita con lui al mio fianco, osservo i suoi occhi appoggiarsi al casino che ha lasciato mio padre.
La coperta i pail scomposta sul pavimento, una bottiglia in mille pezzi sul pavimento, l'odore di cose che non vedono la luce da tempo.
I piatti ancora da lavare nel lavandino in cucina, i vestiti lasciati a terra in un mucchio contorto.
Richard si sofferma sul mio viso teso che lo guarda, resto in attesa di una reazione di disgusto che imprevedibilmente non arriva.
"Che c'è?" mi chiede perplesso.
"Mi dispiace per questo casino" dico con un caldo inusuale a colorare le mie guance.
"Niente che non possa essere sistemato"dice con un leggero sorriso sul volto "Ho visto casini peggiori" aggiunge poi aprendo la finestra.
"Ti do una mano?" chiede poi lasciando entrare aria fresca.
"Lo faresti sul serio?" chiedo impacciata.
"Dimentichi che vivo da solo con Nic. So come si riordina una casa" risponde divertito.
Guardo il mio abbigliamento ormai fuori luogo.
"Accetto volentieri, sempre meglio che farlo da sola con pensieri poco rincuoranti a prendersi gioco di me" ammetto grata "Salgo a cambiarmi e sono da te" esulto con gioia.
"Non farmi aspettare" ride "Potrei ripensarci" un ghigno pieno di provocazioni attese sui suoi lineamenti sottili.
Sento le punte di questo mio comportamento inusuale pungermi il cuore mentre salgo le scale.
Nicolas è stata la prima persona ad entrare in casa mia senza giudicare quello che ha trovato al suo interno.
Richard la seconda.
Sorrido tra me e me mentre getto a terra il vestito nero, i miei vecchi Jeans mi fanno sentire più vulnerabile, mi spogliano di un aggressività cercata.
Pulisco il mio volto dai residui di mascara che mi sono rimasti appiccicati addosso una notte intera, guardo i miei occhi così come sono e decido di tentare.
Richard mi ha colpito per la sua verità, merita la mia e farlo entrare in casa mia è stato il primo passo verso quest'impresa assai ardua.
Tornando di sotto rimango sorpresa dal suo fare, soddisfatta vedo la casa riempirsi di un ordine nuovo, la presenza di Richard nelle mie abituali mansioni, mi allontana da pensieri tristi.
Lo osservo accendere la radio ed impostare la stazione radio adatta a tenerci compagnia.
Lo ascolto parlarmi di un Edimburgo affascinante e lascio scivolare la mia voglia di partire dentro il cuore.
"Mi aiuti a preparare la borsa per il viaggio?" gli chiedo nervosa.
"Sei sicura?" risponde perplesso.
Annuisco salendo le scale.
Mi pento di averglielo chiesto quando lo vedo rovistare tra la mia biancheria intima nella cassettiera.
Afferra capi in pizzo rogorosamente nero e li getta nella borsa aperta sul letto.
Adagia vestiti più adatti a spogliarmi che vestirmi accanto ai maglioni larghi e caldi da me scelti con attenzione.
Sceglie rossetto rosso e matita nera tra i miei trucchi mentre io sistemo sapone e asciugamani.
"Strano vero?" dico chiudendo la cerniera della borsa piena di quello che sono e di quello che lui vorrebbe che fossi.
"Cosa?" dice lasciandosi cadere sul letto, il suo corpo rimbalza sulle molle del materasso.
"Io e te" dico fingendomi ancora indaffarata.
"Io e te?" chiede alzando un poco il capo.
"Ti ho incontrato ieri e sei già sdraiato sul letto nella mia stanza" dico guardando il suo corpo rilassato davanti a me.
"Non lo stiamo usando a dovere" risponde malizioso.
"Non prenderti libertà che non ti ho ancora concesso" la mia voce si fa incerta.
"Davvero? Sei sicura di non avermi concesso alcuna libertà?" Sorride ora.
"Certo che no" mi sento decisa.
"Mi hai investito con una bicicletta, mi hai baciato  senza lasciarmi alcuno scampo in una stanza buia, sei sprofondata nelle mie braccia senza darmi il tempo di capire e se Nicolas non fosse sceso, avresti passato la notte con me" le sue parole escono con la stessa spontaneità che lo caratterizza.
"E con questo?" lo guardo storto.
"Caroline ti sei proposta di accompagnarmi in un viaggio senza conoscermi a dovere e mi hai lasciato scegliere la tua biancheria intima.  Non credi che questo basti a spiegare come vorresti utilizzarlo questo letto?" continua sfacciato.
Rimango senza parole.
Immobile.
Pietrificata dentro i suoi occhi azzurri.
"Chi diavolo sei Richard?" dico appena, tremendamente mortificata.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEWo Geschichten leben. Entdecke jetzt