Cap 82: Spies Coldplay

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(A Giorgia che ha imparato che le cose non sempre vanno come ci si aspetta. A Giorgia che dal dolore capirà che cadere fa male. A Giorgia che si sentirà sola, ora, che sola non è)

Nicolas

La fisionomia di un animo non si può cambiare.
Quello che si è dentro è scritto a caratteri indelebili. Poco flessibili.
Si cambia, si cresce, si modificano i pensieri. Eppure il tratto, il colore, la consistenza di un animo, rimane sempre la stessa.
E quello che sono, nel mio rientro a casa, mi porta vicino a quello da cui mi allontano.
Il mio tratto, il modo in cui mio padre e mia madre mi hanno disegnato, mi porta ad ancorarmi a ciò che sa avvicinarmi nel profondo delle mie acque.
Il mio colore, mi avvicina alla sensazione di aver sbagliato a manifestare una durezza che non mi appartiene.
La mia consistenza, si fa trasparente, mi fa vedere chi ho tentato di essere pur non essendo abbastanza.
E il sapore di aver detto la cosa sbagliata mi scende in gola.
L'emozione di aver tramutato il mio sentire in freddezza mi rende inappropriato.
Amo Caroline. E amo Ric.
A modo mio. Ma li amo comunque.
Li amo.
Quello che sento dentro è scritto a caratteri indelebili. Poco flessibili.
L'immagine di una Caroline che non mi abbandonerà mai mi rimane attaccata dentro.
Prendo il blocco dei miei disegni, la matita a muovere un ricordo ancora vivo e sul foglio bianco riporto in vita un animo che mi sembra di non conoscere più.
Il tratto, il colore, la consistenza di chi non so dimenticare.
Il mio basso accanto a me sul letto e le emozioni piene di una nostalgia, di un disappunto grande e muovere le mie dita.
Lascio cadere il foglio sul materasso, gli occhi di Caroline sfumati e attenti mi guardano.
Quello che ho trovato dentro quel colore intenso, si condensa nel fondo del mio cuore.
Si appoggia volteggiando lento, si deposita, si ferma.
Si incastra nei miei posti più belli, attende un risveglio che forse non arriverá mai.
Amo Caroline. E amo Ric.
A modo mio. Ma li amo comunque.
Li amo.
E questa notte è il riassunto scritto male di quello a cui sapevo di dover arrivare.
E il telefono che suona ai piedi del letto il richiamo ad un epilogo, forse, previsto.
E la voce di Claire che annuncia uno spavento inaccettabile, il capolinea di un percorso con un unico orizzonte.
Stringo le corde dello strumento di cui è fatto il mio cuore, l'indice si appoggia ad un MI grave, batte la mia musica con sincerità e dà vita ad suono che non mi appartiene.
Se ne sono andati come me Ric e Carol.
Si sono allontanati dalla confusione con la mia stessa malinconia dentro, meno consapevoli. Poco attenti.
Stretto nelle loro mani quel bisogno di evasione che io conosco.
Quello che so trovare con una pace che a loro non appartiene.
Guardo la chitarra appesa al muro.
Vedo il mio crescere accanto a Richard ed il nostro allontanarci, in parte, dovuto.
Guardo il ritratto di Caroline sul letto.
Vedo il mio non conoscerla abbastanza.
E per la prima volta, in tutta la mia vita, ho paura.
Vivo nel profondo un sentimento in grado di portarmi via chi amo.
Amo Caroline. E amo Ric.
A modo mio. Ma li amo comunque.
Li amo.
E me ne sono andato.
Ho lasciato al destino l'amaro compito di mostrare quanto lasciarsi andare può fare male.
Scendo le scale, la mia pelle che si fa pallida, gli occhi lontani dal loro vedere, il mio animo, quello che sono, che riaffiora piano.
E il senso di protezione che mi appartiene, quello che ho tentato di cambiare, si fa un sapore amaro nel mio respiro.
Mai. Mai avrei immaginato di salire sulla mia moto per raggiungere l'Addenbrooke's Hospital.
Mai. Mai avrei immaginato di dover chiedere di Richard e Caroline una volta arrivato.
Richard e Caroline.
Il mio sangue e l'amore non vissuto.
Li amo. Li amo comunque.
E me ne sono andato.
Mai. Mai avrei immaginato di dover tornare così velocemente.

NUMB Richard  DAL 21 NOVEMBRE IN TUTTE LE LIBRERIEOn viuen les histories. Descobreix ara