Capitolo 54

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Il respiro mi si mozzò man mano che lui aumentava la presa.
"Jacob ma cosa stai...".
"Dov'è Charlotte?". La sua voce bassa, decisa, ma paurosamente seria. "So che l'hai conosciuta, dov'è?".
Qualcosa nei suoi occhi, mi spinse a mentire.
Se non sapeva dove fosse, era perché probabilmente Damon non voleva che lui lo sapesse.
"Non conosco nessuna Charlotte", gracchiai a fatica, puzzava d'alcool.
"Non mentire", urlò ad un centimetro dal mio viso. "Non serve, so tutto".
"C-cosa sai?". Balbettai, tentando di allontanarmi un po', ma il muro alle mie spalle, non me lo permetteva affatto. Ero in trappola, ancora una volta.
"Che eri con loro". Sobbalzai, come era possibile tutto ciò? "Dimmi dove l'ha portata krystal, non voglio coinvolgerti", sussurrò, accarezzandomi il viso.
"Non ti conviene amico". La voce di Thomas, fu un vero e proprio sollievo per me. Non credevo, o meglio, non volevo credere che Jacob, mi facesse del male, ma non potevo negare di aver avuto paura di lui.
"Eccolo", una risata amara lasciò le sue labbra, mentre si girava verso Thomas. "Sei piena di angeli custodi eh?". Mi guardò con la coda dell'occhio.
"Tienila fuori", Thomas avanzò nella nostra direzione, e dalla sua faccia, era chiaro che fosse pronto a scattare in qualunque momento, ma non volevo questo. Volevo solo capire.
"Il tuo amico non l'ha tenuta fuori", sbottò, allargando le braccia. "Vuole solo vendicarsi", una frase che avevo già sentito.
"Krystal non c'entra nulla, lasciala passare", quasi ringhiò, quando Jacob, mi si parò davanti, impedendomi di spostarmi.
"Quindi...", si girò completamente nella mia direzione, lasciando scorrere il suo sguardo dalla testa ai piedi. "Sei entrata in famiglia".
"Di cosa stai parlando Jacob?". Sussurrai, sempre più confusa.
"Damon ha tenuto Charlotte lontano dal mondo per tutto questo tempo, dove l'ha nascosta eh?". Vidi Jacob, essere letteralmente trascinato all'indietro.
"Non sfidare la sorte", disse Thomas, mantenendolo per il bavero della giacca. "Hai già rischiato".
"Già", scoppiò a ridere in modo quasi isterico, barcollando all'indietro. "Quel pivello, non aveva abbastanza coraggio per finirmi".
"Sta zitto", sbottò. "Non ti conviene davvero".
"A chi non conviene eh? Come fai a frequentare certa gente Krystal?".
"Non sei migliore di noi", replicò Thomas, spingendolo a terra. "Ricorda, che tutto è iniziato a causa tua".
"E di Piper, l'hai dimenticato?". Quel sorriso inquietante, ancora impresso sul volto.
Notai i lineamenti di Thomas, irrigidirsi, mi guardò, per un sol secondo, prima di parlare.
"Io non dimentico nulla", serrò la mascella. "E neanche Damon, credimi". Mi si avvicinò, afferrando la mia mano nella sua. "Andiamo", non mi guardava neanche, mentre mi trascinava via, da un altro mare di menzogne, nelle quali, ero convinta, fossero coinvolti tutti, Damon compreso.

"Non essere arrabbiata". Non avevo spiccicato parola per tutto il tragitto in auto.
"Non lo sono", sussurrai, con lo sguardo fisso sulla strada.
"Lo sei, ed hai ragione ad esserlo. Ti sei ritrovata in una brutta situazione".
"Non lo so, non so quanto brutta sia", scrollai le spalle, come se tutto questo non mi scottasse la pelle, e invece bruciava ed anche tanto.
"È molto complicato".
"L'ho già sentita". Sospirai, torturando le mie mani fra loro.
"Lo dirai a Damon?".
"No". Secco.
"Dovresti", sentivo il suo sguardo addosso.
"E perché? Lui non mi dice mai nulla".
"Vuole solo proteggerti".
"Non dirlo", sbottai. "Dite tutti la stessa cosa, sono stanca, è una grandissima stronzata".
"Oh oh oh, la piccola Krystal che impreca, credo che questo Damon dovrebbe saperlo".
"Non è divertente", borbottai, poggiando la guancia contro il finestrino. "Era troppo bello per essere vero. Gli ultimi quindici giorni, sono stati fin troppo tranquilli, dovevo aspettarmi una cosa del genere".
"Quello che mi chiedo, è come Jacob sia venuto a sapere del fatto che tu abbia conosciuto Charlotte".
"Non ne ho idea", sussurrai. "Chi potrebbe averglielo detto?".
"Non mi sento di accusare Jared", disse, rallentando in prossimità del mio istituto.
"Neppure io", sospirai. "Ora come ora, non farebbe una cosa simile".
"Mh", poggiò la testa contro il manubrio. "Devo scoprire qualcosa, devo dirlo a Damon".
"No, ti prego, si arrabbierebbe tantissimo".
"Non dobbiamo dirgli proprio tutto", mi guardò. "Posso dire che lo ha chiesto a me".
"Lo faresti davvero? Non voglio creargli ulteriori problemi, in questi giorni sua sorella è molto impegnata con la riabilitazione, non voglio disturbarlo".
"Sei informata?". Fece un ghigno, incorniciando le braccia al petto.
"Eravamo nel discorso", scrollai le spalle, distogliendo lo sguardo.
"Quanto ti piace Damon?".
"Ma cosa dici?". Arrossì.
"Io ti ho detto di essermi innamorato di Corinne, perché non lo ammetti anche tu?". Inarcò un sopracciglio.
Sospirai. "Sembra che lui sia l'unico a non essersene accorto".
"E tu sei l'unica a non esserti accorta di quanto lui tenga a te".
"Lo pensi davvero?".
"Non so cosa tu gli stia facendo Krystal, ma sta meglio, è come rinato", sorrise. "Non voglio più rivivere il Damon di un anno fa".
"Era così terribile?".
"Abbastanza, spero che cambi idea". Fece una smorfia. Sembrava preoccupato.
"Su cosa?".
"Su una cosa Jacob aveva ragione, vuole vendicarsi".
"Si, lo so. Luke mi ha detto qualcosa", sussurrai, non azzardandomi neppure a chiedere di cosa, Damon, volesse vendicarsi. Ero ormai arrivata alla conclusione che tentare di conoscere la verità a tutti i costi, mi avrebbe solo allontanata ancor di più da questa.
"Luke è un cazzone".
"È un mio amico, non dire così", lo guardai con rimprovero.
"Non dico che è un bastardo o qualcosa di simile, ma è uno stupido e prima o poi se ne renderà conto".
"Credi che un giorno, tutto questo avrà una spiegazione?".
"Molto presto", rispose. "Ma spero che tutto questo, non porterà tanti danni".
"Lo spero anch'io", abbassai lo sguardo. "Grazie del passaggio".
"Buonanotte Kry".
"Notte". Scesi dall'auto, con un peso sul cuore enorme.
Quando rientrai nella mia stanza, le mani mi tremavano ancora, avrei tanto voluto che Damon fosse qui con me a rassicurami per quello che era appena accaduto. Avrei pagato oro, per rivivere quei giorni in Svizzera, dove mi sentivo al sicuro, a casa, e felice, ma non potevo pretendere nulla.
Aprì il suo ultimo messaggio, un sorriso scappò dalle mie labbra, anche se stavo già piangendo.
Charlotte ti reclama, sostiene che è appena uscita una nuova puntata di questi succhiasangue, ma non ho internet...saresti dovuta restare, mi hai sulla coscienza, sappilo.
Mi stesi sul letto, asciugandomi il viso con le mani, avevo così voglia di vederlo, anche solo di sentirlo, ma avrebbe capito le mie condizioni ed a quel punto sarebbe stato impossibile mentirgli. Odiavo farlo, ma non avrei mai voluto rovinare quello che da tempo Charlotte, aspettava. Per alcune cose, dovevo mettermi da parte e l'avrei fatto.
Dille, che Damon ed Elena si sono baciati. Hanno fatto pace.
Inviai, sfilandomi le scarpe, ero esausta, ma di tutto. Stanca di non sapere più di chi fidarmi, stanca di non poter prendere Damon per le orecchie e dirgli che doveva dirmi tutto, ma quale sarebbe stata la sua reazione? L'avrei perso?
Era un rischio troppo alto, che non potevo correre. Ora, lui era tutta la mia vita.
È carina questa Elena?
"Che cretino", sbuffai una risata, digitando una risposta.
Si, lo è.
Sei rientrata?
Si, mi ha riaccompagnata Thomas.
Sbadigliai, ma dovevo resistere un altro po, lo volevo a tutti i costi.
Mh
Mi accigliai, ma poi il telefono squillò di nuovo.
Gli piace sempre la tua amica rossa.
Certo, stanno insieme. Loro, avrei voluto aggiungere, ma mi risparmiai.
Perché? Aggiunsi, un secondo dopo.
Alzai gli occhi al cielo per la sua risposta, non smettendo di sorridere per chissà quante ore ancora.
Comunque questa Elena è sopravvalutata, preferisco te.
Oh grazie, io invece preferisco Ian.
Chi cazzo è Ian? Ridacchiai, quanto avrei voluto vedere la sua faccia in quel momento.
L'attore che interpreta Damon.
Hai appena commesso un grave errore piccola Margot. Ti farò ricredere, a modo mio.
Non mi fai paura, Damon.
Questo lo vedremo.
Quando? Il mio cuore prese a battere all'impazzata. Non gli avevo mai chiesto nulla sul suo ritorno.
Presto.

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