Capitolo 84

102K 3.1K 6.1K
                                    



Damon's pov
Il suo profumo, la pelle delle sue mani, i suoi occhi, il suo sorriso. Mi mancava tutto di lei e mentre la guardavo non potevo far altro che sperare che questo momento non finisse mai.
"Come stai?". Scoppiammo a ridere entrambi per averlo detto insieme. Se questo non era  l'Amore, allora non esisteva.
"Mi manchi", disse, stringendo le mie mani fra le sue. "E...sono arrabbiata con te".
"Mi manchi anche tu", deglutì. Come avevo potuto pensare che era meglio non vederla? Per lei forse si, per me assolutamente no.
"Perché Damon?". Il dolore che lessi nei suoi occhi fece male, molto male.
"Per noi", sospirai, guardandomi intorno. "Non posso dirti molto krys, ma", mi avvicinai. "Sta lontana da Rick".
"Hai scoperto qualcosa?". Mi aspettavo che iniziasse a lamentarsi della mia gelosia, invece sembrava interessata, combattiva.
"Piper". Un solo nome, mille guai. "Quando sono stato arrestato, mentre mi trasportavano in questo schifo di posto, uno dei due agenti che mi avevano messo le manette ai polsi aveva ricevuto una chiamata. Ha detto prima signorina Green, poi si è corretto...non era lei. Ha fatto il nome di Rick. Sono sicuro che...che quei due si sono messi d'accordo". Bisbigliai.
"Ne sei sicuro? Insomma Rick....".
"Non devi fidarti di nessuno", fissai i suoi occhi nei miei. "Di nessuno krys".
"Cosa devo fare?". Sussurrò sconfortata.
"Nulla, tu non devi fare nulla".
"Non puoi chiedermi questo", si innervosì. "Non ti lascio qui".
"Krys", chiusi gli occhi. La verità faceva troppo male. "I ragazzi troveranno un modo per farmi uscire di qui".
"Come?". Sbottò.
"Non lo so". Scossi il capo. "Io...volevo solo...ma gli assistenti sociali?".
"Hanno ritirato la convocazione", sussurrò, abbassando lo sguardo. "Dam?".
"Dimmi, Krys", accarezzai le sue nocche.
"Ti amo, lo sai vero?".
"Certo", la guardia stranito. "Perché mi chiedi questo?".
"Io...io ti aspetterò sempre".
"Non piangere ti prego". Poggiai la testa sulle sue mani.
"No...no io...ti prometto che andrà tutto bene". Alzai la testa di scatto.
"Che vuoi dire?".
"Eh? Nulla, solo che...".
"Krys", afferrai il suo mento con due dita. "Guardami".
"Damon non è...".
"Che vuoi dire con quello che hai detto?". Scandì parola per parola.
"Nulla io...".
"Non mentirmi".
"Sto solo cercando di...ti prego Damon, fidati di me".
"Cosa stai facendo?". Cercai di restare calmo, ma non ci riuscivo.
"Fidati di me, ti prego".
"Krystal, cosa cazzo stai facendo?".
"Il tempo è scaduto". Si alzò.
"Tu non vai da nessuna parte". L'afferrai per un braccio, lei mi guardò male.
"Non hai alcun diritto di lamentarti, dal momento che ti sei fatto sbattere qui dentro come un'idiota".
"Ma che...".
"Non ti lascio qui dentro", mi rubò un bacio sulle labbra, prima di andare via. "Ci vediamo la settimana prossima", urlò, prima di oltrepassare la porta che mi avrebbe separato da lei, per sette lunghi giorni e notti.

Krystal's pov
"Come è andata?".
"Bene", sospirai. Lì dentro avevo lascito un pezzo di cuore che ero pronta ad andarmi a riprendere, ma prima avrei dovuto risolvere un'altra questione. Rick, Piper e tutti i segreti che ne derivavano. Ultimante Rick, si era comportato in modo strano con me, sapevo che dopo averlo ignorato, mi aveva un po'...odiata, ma da qui a mettersi in coppia con Piper per rovinarci la vita, mi sembrava un eccesso. Tuttavia, il fatto che quegli agenti avessero fatto i loro nomi, mi dava molto da pensare. Avevo bisogno di risposte e non sapevo ancora come le avrei ottenute.
"Si vede", sorrise. "Torneremo la prossima settimana".
"Si", annuì, ma per la prossima settimana io avrei già voluto vederlo fuori da quel posto.
"Dove ti accompagno?". Mi chiese, non appena ci mettemmo in macchina.
"Puoi...puoi accompagnarmi in quell'arena?".
"Krystal, non è una buona idea che tu resti lì da sola".
"Per favore, non mi accadrà nulla", congiunsi le mani a mò di preghiera.
"Ok", sbuffò. "Con quel faccino non ti si può dire di no", mi pizzicò la guancia. Sorrisi, ma sapevo che fra non molto, quando mi sarei ritrovata sola con me stessa, il buon umore sarebbe svanito di nuovo. Vedere Damon, aveva sicuramente alimentato le mie speranze, ma avevo bisogno di cose certe che solo una persona avrebbe potuto darmi, ma Green non mi aveva ancora chiamata. Forse era presto, forse avrei dovuto aspettare qualche giorno in più, ma la pazienza era l'ultima cosa a cui riuscivo a badare in un momento simile.
"Grazie". Dissi, chiudendo gli occhi. Appoggiai il viso al finestrino, avevo bisogno di riposare, ma solo per cinque, massimo dieci minuti.

SweetWhere stories live. Discover now