Capitolo 73

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Le mani mi tremavano, mentre afferravo quel giornale sul quale la faccia del mio uomo, spiccava fra tante. Deglutì, cercando di mettere ben a fuoco quello che vi era scritto.

"Signorina, si sente male?". Domandò il giornalaio, ma ero troppo presa dall'immagine di Damon, al fianco di Piper, mentre questa sorrideva con la testa poggiata sulla sua spalla, per ascoltarlo.

Per la prima volta, l'ereditiera Green posa per la stampa con al fianco un misterioso ragazzo, sarà il suo fidanzato?

Un senso di nausea, mi attanagliò lo stomaco, calde lacrime rigarono il mio viso, mentre sotto i miei occhi vedevo scorrere quello che era sempre stato il mio peggio incubo. Quel maledetto giornale, mi cadde dalle mani, indietreggiai, andando a sbattere contro qualcuno, mi girai ed era un uomo.

"M-mi scusi", lo guardai e lo stava facendo anche lui, in modo strano.

"Non si preoccupi", accennò un sorriso tirato, prima di spostare lo sguardo. Indietreggiai ancora, pronta ad andarmene, non volevo vedere, ne sentire altro. Ero sconvolta, non sapevo cosa pensare, ma il primo istinto fu quello di scappare. L'unica cosa che mi parve di sentire, nel caos che avevo in testa, fu quel giornalaio, complimentarsi con quell'uomo, ma non ne capì il motivo. Corsi, prendendo la direzione opposta a quella che mi avrebbe portata a scuola, forse la mia reazione era eccessiva, forse avevo frainteso tutto, ma io, o meglio il mio fidanzato, mi aveva detto che quella sera, avrebbe dovuto lavorare e non cenare come una nauseate coppia, insieme alla persona che io più odiavo. Continuai a correre per oltre mezz'ora, ignorando una chiamata di Tate, che sicuramente mi stava aspettando alla fermata dell'autobus. Non sapevo dove andare, ma volevo restare sola.

Damon's pov

"Quest'anno ci bocciano".

Sbadigliai, stiracchiandomi prima di fregare la tazza di caffè che Jared stava per bere.

"Che state dicendo?". Dissi, sedendomi su di uno sgabello, al fianco dell'isola della cucina.

"Che quest'anno abbiamo fatto troppe assenze", replicò Thomas.

"Non è mai stato un problema", dissi, sapevamo che lì dentro, nessuno ci avrebbe mai contraddetto, a partire dalla signora preside. Non le  conveniva affatto.

"Lo so, ma....non lo so", sbuffò.

"Non ci siamo mai creati certi problemi", dissi. "Ne abbiamo di più seri". Asserì, scrivendo un messaggio a Krystal.

"Tipo Green e la sua voglia di farti mettere con sua figlia", alzai lo sguardo, fissando male Jared.

"Non credo sia così pazzo, ad ogni modo, non parteciperò più a quello schifo".

"Si dice, che l'alcool e il cibo sia ottimo fra i ricchi", intervenne Thomas.

"Non lo so, non ho toccato nulla e sinceramente non ci tenevo neppure. Ogni cosa lì dentro mi faceva schifo".

"E Piper? Come si è comportata?". Feci segno di cucirsi la bocca, quando sentì Charlotte, raggiungerci un cucina.

"Buongiorno ragazzi", disse, dandomi un bacio sulla guancia, per poi darne un altro a Jared, ma sulle labbra. Sospirai, non mi piacevano molto le loro effusioni in pubblico, neppure in privato, ma almeno quelle, non le vedovo.

"Ok, basta. Sto facendo colazione", dissi, sorridendo fra me e me, quando vidi che si staccarono subito. Ero soddisfatto di avere tutto questo potere su quel coglione di Jared.

Guardai il telefono, mi accigliai quando notai che Krystal avesse visualizzato il messaggio che le avevo mandato, ma non mi aveva ancora risposto, cosa che non era mai accaduta. 

SweetWhere stories live. Discover now