Capitolo 61

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-buon compleanno Michelle 🎂❤️ @itsarealdayana

Si sa, le bugie hanno le gambe corte e la verità, prima o poi viene sempre a galla.
"Spero tu sappia quello che stai facendo".
Me lo aspettavo, ero più che sicura che la Morris aspettasse il mio rientro.
"Miss Morris", sospirai, avvicinandomi a lei. Non mi sarei fatta rovinare l'umore, non quella volta.
"Krystal", sussurrò, mantenendo lo sguardo fisso sul fuoco che scoppiettava nel camino. "Perché mentire?".
"Perché lei non accetta la verità". Fu come liberarsi di un peso, mi ero già limitata abbastanza nella vita, non volevo darle la colpa di questo, ma in parte, era vero.
"Quale verità?". Sussurrò, girandosi nella mia direzione.
"Sono uscita con Damon". Presi posto sulla poltrona al suo fianco.
"E..ti ha trattata bene?". Le sue, erano le stesse preoccupazione che avrebbe avuto una madre, ed era bello, questo senza ombra di dubbio.
"Si", asserì sicura, perché a parte i nostri soliti litigi, mi aveva trattata davvero bene. Avevo amato ogni secondo di quella serata, perché era così, che noi eravamo. Litigavamo, ci urlavamo contro, ma poi ci amavamo. Io almeno, lo amavo.
"E?".
"Mi ha portata al cinema, lui odia i film d'amore. Credo l'abbia fatto per rendermi felice", abbozzai un sorriso.
"Non devi convincere me, tesoro".
"Perché lo odia?".
Ridacchiò. "Non lo odio, potrebbe essere mio figlio, ma....è normale che io non abbia una buona impressione di lui".
"Questo...lo capisco", sussurrai. "Ma deve fidarsi di me, non è un cattivo ragazzo".
"Mh, quindi...vi state frequentando? Si dice così, giusto?".
"Più o meno", borbottai. "È complicato".
"Non voglio che lui ti coinvolga nel suo...lavoro".
"Non l'ha mai fatto, anzi...su questo è...irremovibile".
"Krystal", sospirò, afferrando le mie mani fra le sue. "Non fingerò che questa cosa mi piaccia, perché non mi piace affatto. Ho paura, tanta paura che quel ragazzo possa spezzarti il cuore, o peggio ancora...non voglio neanche pensarci", scosse il capo.
"Deve fidarsi di me, so quello che faccio". Avevo paura anch'io, ma ammetterlo, sarebbe stato solo peggio. "Io...cercherò di non illudermi troppo".
"Anche se quel ragazzo a te ci tiene", strinse la mia mano. "Questo non vuol dire, che filerà tutto liscio".
"Lo so", rilasciai un respiro tremolante. "Ma se non cado, non imparerò mai a rialzarmi".
"Hai ragione", sorrise. "Stai diventando una donna, devo accettarlo".
"Voglio solo che..lei capisca...che se non lo faccio, se non mi fido di lui oggi, me ne pentirò per sempre".
"Cercherò di fare la brava", ridacchiò.
"Non mi piace mentirle Miss Morris, ma io...ho letteralmente perso la testa per lui, per me, sarebbe impossibile rinunciarci".
"Non ti avrei mai chiesto una cosa simile", abbassò il capo. "Sono stata la prima a fare delle grandi pazzie per amore, una volta sono anche scappata di casa".
"Davvero?". Tolsi la giacca, volevo passare del tempo con lei, come ai vecchi tempi.
"Già", ridacchiò. "Ero così innamorata".
"E lui?".
"Anche, ma era un testone, un po' come il tuo Damon. A volte, me lo ricorda molto".
"In che senso?".
"Non te l'ha detto?". Incrociò le braccia al petto.
"Cosa?".
"Oh, questo gli fa onore, ero convinta che fosse subito venuto a lamentarsi da te, o che, fosse entrato lo stesso dalla finestra".
"Quando?".
"La scorsa settimana, è venuto qui. L'ho visto e...e diciamo che sono stata poco gentile nei suoi confronti".
"Che cosa?". Spalancai gli occhi, quando collocai quel giorno all'episodio che lei mi stava raccontando. Lui, era stato qui.
"Mh, avevo appena scoperto delle cose su di lui, sul suo lavoro...diciamo. Ed ero arrabbiatissima, gli ho detto che non poteva entrare nelle stanze, il che è vero, non dovresti farlo entrare", mi guardò con rimprovero. "Ma...forse, sono stata troppo cattiva nei suoi confronti".
"Lui, non mi ha detto nulla e...non è salito in camera".
"E non deve salire, signorina". Scosse il capo. "Certe cose, non devono succedere nel mio istituto".
"Oh, ma no. Cosa va a pensare?". Arrossì in un secondo. "Noi....non..".
"Vuoi farmi credere che quel ragazzaccio, non ti ha ancora sedotta?".
"Ehm...no, non abbiamo fatto quello che lei crede".
"Ah no?". Ne sembrava stupita.
"No", affermai.
"Wow, non me lo aspettavo".
"Questo wow, è positivo o negativo?".
"Molto positivo", alzò il pollice. "Voglio dire, se era interessato solo al tuo corpo, dopo tutto questo tempo, se ne sarebbe già cercata un'altra".
"Crede che non abbia un'altra?".
Sorrise, spostando una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.
"Ho visto Damon una sola volta e gli ho urlato contro, lo sai che mi ha detto?".
Scossi il capo.
"Io devo vederla, era fuori di se, si è trattenuto molto dal mandarmi a  quel paese. L'ho provocato abbastanza".
"Miss Morris". Repressi un urlo. "E..quindi, a che conclusione è arrivata?".
Chiuse gli occhi per qualche secondo, prima di riprendere parola.
"Non so cosa succederà in futuro fra te e Damon, ma ora come ora, quel ragazzo, ha occhi solo per te".
"Le piace?". Domandai speranzosa, era un po' come chiedere alla propria madre se il ragazzo con il quale stavo uscendo, lo approvasse o meno.
"È un bel ragazzo".
"Non intendevo proprio questo".
"Siete belli, insieme", sorrise, ma dietro quegli occhi lucidi, c'era ancora tanta preoccupazione che forse solo il tempo, avrebbe potuto cancellare, ad entrambe.
"Grazie". Sorrisi anch'io, abbracciandola. "Per me è importante", sussurrai, nascondendomi fra il calore delle sue braccia, che infondo, erano la mia casa.

SweetWhere stories live. Discover now