Capitolo 85

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Krystal's pov
Restai immobile. Deglutì, ma mostrarmi debole era il più grande errore che potessi commette.
"Dov'è la Morris?". Sperai che il mio sguardo riuscisse a trasmettere tutto il disprezzo che provavo per quei due. Ora mi era tutto più chiaro, o almeno ero sicura che quei due fossero insieme, contro di noi.
"Sta bene, tranquilla", sorrise Piper, un sorriso inquietante, di una persona instabile dalla quale doversi tenere lontana e invece ero qui, ma non avevo alternative. Avrei fatto di tutto per quella donna, come lei infondo aveva sempre fatto di tutto per me.
"Che vuoi da me?". Sbottai, Rick si posizionò alle mie spalle.
"Non è molto corretto quello che hai fatto", disse. La sua voce non era mai stata tanto brutta e tetra. Mi girai di scatto verso di lui, mi sentivo in trappola. Non sarei dovuta venire qui, da sola.
"Sei più pazzo di lei", gli urlai in faccia. "Che intenzioni avete?".
"Ma guardala", Piper sbuffò una risata. "La gattina ha cacciato gli artigli, e per chi poi? Un ladro da quattro soldi", anche Rick scoppiò a ridere. "Non si fa la spia piccola krystal", poggiò una mano sulla mia spalla, mi ritrassi all'istante.
"Non toccarmi", non sapevo chi guardare, non sapevo da chi proteggermi.
"Pessima mossa quella di parlare con mio padre". Bisbigliò nel mio orecchio. "Davvero di cattivo gusto".
"Perché mi seguivi?".
"Perché la seguivo?". Guardò Rick, che continuava a sorridere in modo inquietante. Quando era successo tutto questo? "Beh, diciamo che ho sempre odiato gli ostacoli, tu eri uno di quelli".
"Perché? Cosa ti abbiamo fatto?". Quasi urlai.
"Tu? Nulla, non sei così importante, ma lo sei per quell'idiota".
"Ancora per poco", continuò Rick. "Vuoi davvero aspettarlo per tutta la vita?".
"Esatto. Aspetterei Damon per tutta la vita", sputai, guardandolo negli occhi. "Non so cosa ti abbia spinto ad allearti con questa pazza ma...". Un dolore lancinante alla nuca, mi bloccò.
"Attenta a quel che dici". Strattonò i miei capelli all'indietro.
"Fermati", urlai, cercando di liberarmi della sua presa.
"Può bastare", borbottò Rick, guardando male Piper. Era strano, tutto questo lo ero e nessuno dei due sembrava avere le rotelle al loro posto. Barcollai all'indietro, toccandomi il collo. Era una squilibrata.
"Allora cosa vuoi da Damon?". Cercai di mantenere una certa distanza, potevo scappare ma non lo feci per due motivi, il primo era che non me ne sarei mai andata da lì senza prima aver ritrovato la Morris e poi perché non avrei avuto alcuna possibilità di riuscire a raggiungere un posto sicuro con loro alle calcagna.
"Mio padre. Rivoglio mio padre", ringhiò fra i denti. "Quindi tu...", avanzò nella mia direzione, io continuavo ad indietreggiare. "Scomparirai e non chiederai più alcun tipo di aiuto a mio padre. Damon è nel posto dove deve essere".
"Per colpa tua", serrai le mani in due pugni, cercando di controllare la zona alle mie spalle. "Voi due avete chiamato la polizia".
"E quindi?". Ora erano in due ad avvicinarsi. "Abbiamo solo consegnato un ladro alla polizia", sghignazzò Rick.
"Perché mi odi?". Lo guardai. "Cosa ti ho fatto di male?". Lo sconforto stava per avere la meglio.
"Nulla, è proprio questo il problema", rabbia e dolore nei suoi occhi. "Posso darti tutto io, ti amo krystal". L'amore faceva questo? No, questo non era amore.
"Non credo", dovevo andarci con i piedi di piombo. "Se tu non mi avessi amata davvero, non mi avresti fatto questo", non ero brava a mentire, ma avevo troppo da perdere per lasciarmi prendere dai sensi di colpi.
"Invece l'ho fatto proprio perché mi sono innamorato di te. Ogni volta ti vedevo piangere per lui, per una persona che non ha fatto altro che farti soffrire".
"Ma chi sei?". Urlai. "Non sei lo stesso ragazzo che ho conosciuto in quel locale".
"Non starla a sentire", sbottò Piper, mentre nello sguardo di Rick lessi quasi pentimento, come se solo ora si stesse rendendo conto di quello che stava facendo. Gli aveva fatto il lavaggio del cervello.
"È una bugiarda, ma a noi non incanti". Un altro passo indietro. "Sparisci da questa città krystal, allontanati da mio padre e non avrai problemi".
"Dov'è Miss Morris?".
"Vuoi davvero saperlo?". Sorrise ancora. Annuì, avevo la gola serrata.
"Beh a quest'ora sarà già tornata in istituto".
"Che vuoi dire?". Mi guardia intorno.
"Che sei più stupida di quanto immaginassi". La sua risata sguaiata dava i brividi. "Diciamo che ho trovato il modo di trattenerla nel supermercato in fondo alla strada mentre tu credevi che fosse nella mani della perfida Piper".
"Tu hai dei seri problemi", urlai, avventandomi su di lei. La presi per le spalle, spingendola all'indietro e il fatto che non se lo aspettasse giocò sicuramente a favore del mio metro e sessanta. Cadde a terra, con una forza che non immaginavo di avere, la colpì in viso ma avevo dimenticato che non fosse sola. Sentì le mani di Rick afferrarmi per le spalle. Urlai, mi dimenai e quel poco tempo, bastò a Piper per ricambiare il favore. Chiusi gli occhi pronta a ricevere quel colpo, ma non avvenne. Sentì qualcosa accasciarsi a terra, altre urla, ma non erano le mie. Le mani di Rick mollarono la presa su di me facendomi sbattere le ginocchia al suolo. Quando aprì gli occhi, la prima cosa che vidi fu Jacky, tenere per i capelli Piper e suo padre puntare una pistola alla tempia di Rick.
"Oddio", urlai. "Non farlo".
"Vai in macchina", disse.
"Ti prego non farlo".
"Non lo farà", intervenne Jacky. "Ma vai in auto", mi fidavo di più di lei anche se non capivo cosa ci facesse con Green in quel momento. Stavo davvero per avere una crisi di nervi. Annuì, guardando un'ultima volta Piper e l'odio che aveva dentro di se. Mi faceva pena, nonostante tutto pensavo e speravo che qualcuno aiutasse quella ragazza il cui odio la stava divorando dall'interno.
Raggiunsi un auto nera, c'era un uomo alla guida. Non disse nulla. Doveva essere il suo autista. Dopo qualche secondo vidi un'altra auto dietro quella dove ero seduta io e fu proprio lì che Green portò Piper e Rick, poi mi raggiunse, al suo fianco Jacky.
"Cosa è appena successo?". Sussurrai esausta. Avevo tanta voglia di piangere.
"Andiamo a casa, ti racconterò tutto", poggiò una mano sulla mia gamba. Green non disse nulla per tutto il tempo.

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