41 - Un'alba di opinioni

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I pallidi colori dell'alba avevano appena rischiarato il cielo, che Agata fu svegliata da un paguro insonne che le passeggiava insistentemente sulle palpebre. La ragazza si sollevò sbadigliando e istintivamente si voltò a controllare Tseren, addormentato al suo fianco. In quel momento il sonno del Drago pareva tranquillo: le ciocche castane gli coprivano il volto e la ponentina allungò una mano per scostargliele delicatamente dalla fronte.

Si stiracchiò, permettendo alla brezza del mattino di scompigliarle i riccioli mori che le solleticavano le spalle nude, mentre con lo sguardo esplorava l'accampamento. L'unica sveglia era Holly Dee; poco distante, l'amica passeggiava sulla riva, cullando il piccolo con un'abitudinarietà che trasmise ad Agata un senso di calore.

L'Ascendente contemplò a lungo la scena: Holly pareva nata per essere madre, compiva ogni piccolo gesto con un sicurezza tale che sembrava essersi preparata a quel momento per anni. E invece il piccolo Basil era arrivato inaspettato, sette mesi dopo il matrimonio dei suoi genitori.

Holly indossava una veste verde pastello, lunga fino al ginocchio, comoda abbastanza da permetterle di allattare il bambino. Canticchiava una nenia che per Agata era la melodia della propria, d'infanzia, e l'Ascendente decise di alzarsi per fare compagnia all'amica, che in quel periodo dormiva poco o niente per assecondare l'appetito di Basil.

«C'è una posizione che preferisce, per dormire?» sussurrò Agata quando ebbe raggiunto l'altra ragazza.

Proprio in quel momento, Holly posizionò il bambino a pancia in giù sull'avambraccio, dandogli al contempo delle leggere pacche sul sedere per tranquillizzarlo. «Le provo tutte» rispose sorridendo. «Come stai, Agata? Come siete fuggiti tanto in fretta?»

«Le condizioni erano troppo favorevoli per non approfittarne. Ho tuttora paura che si tratti dell'ennesima trappola di A-8Z8, ma non riuscivo a sopportare di vedere Tseren rinchiuso in quella gabbia un secondo di più» sospirò l'Ascendente.

«Che ne è stato del vostro infiltrato?» indagò ancora Holly Dee.

«È fuggito quando siamo fuggiti noi. La donna a capo del laboratorio era talmente inetta che non credo sia riuscita a trovare e punire i traditori. A-8Z8, invece... Quando A-8Z8 si mette in testa qualcosa, è solo una questione di tempo prima che schiacci tutti come insetti...» si lamentò Agata accarezzando dolcemente i capelli radi di Basil.

«Anche noi?» domandò l'altra mentre un brivido di terrore la portava a stringere più saldamente il figlio.

«Per questo io e Tseren non possiamo rimanere troppo a lungo nello stesso posto. Dobbiamo essere il più possibile imprevedibili. Oh, Acca Di, se solo...» La ponentina si interruppe e gettò un'occhiata in direzione dell'accampamento.

«Se solo?» insistette Holly abbassando il tono di voce.

Agata fece lo stesso, confidando che il Drago fosse ancora addormentato. «Se solo io e Tseren trovassimo un modo per comunicare. Quasi non lo riconosco più, e sono sicura che anche lui è confuso dal tipo di persona che sono diventata... Non sono neanche sicura che sia davvero innamorato di me». Una lacrima improvvisa rigò la guancia dell'Ascendente.

«Agata, ma non vedi come ti guarda? Non ho mai incontrato una persona tanto trasparente in tutta la mia vita. Quello che prova Tseren, secondo me è palese! È come se, in qualsiasi istante, tu fossi l'unica cosa che davvero gli interessa, sei sempre al centro della sua attenzione. Sembra quasi seccato che ci siamo tutti noi intorno» la tranquillizzò Holly Dee.

«Eppure non è più spontaneo come un tempo. Non parliamo, non riusciamo a sfiorarci perché il suo corpo brucia più di una fornace; a volte mi chiedo: se... se potesse toccarmi, lo farebbe?» Agata tirò su col naso per trattenere i singhiozzi. «Mi chiedo persino cosa provi io per lui. Holly, sono così confusa!»

«Non so quanto Tseren sia cambiato in questi anni, Agata, ma vi siete conosciuti che eravate due ragazzini e anche il modo di relazionarvi non può essere lo stesso di allora. Se penso a me e Greg... Alcune cose che facevamo appena ci siamo messi insieme, ora risulterebbero ridicole. Lo stesso vale per voi due, non puoi aspettarti che ti metta il capo in grembo davanti a degli estranei, come faceva un tempo» tentò di rasserenarla Holly Dee. «E per quanto riguarda i tuoi sentimenti... Lui è l'unica persona che riesce a farti piangere, Agata» aggiunse asciugandole le lacrime con un lembo della manica. «Vorrà pur dire qualcosa, no?»

«Non mi sembra per niente positivo che mi faccia piangere!» commentò l'altra contrariata.

«Prima di conoscerlo eri una specie di regina dei ghiacci. Dai retta a me, è molto positivo che questo ragazzo riesca a scatenare in te delle reazioni tanto violente». Holly Dee le strizzò un occhio e le allungò timidamente Basil. «Non è che posso approfittare del fatto che sei in piedi per affidarti Bas per un po'? Magari riesco a chiudere occhio un paio d'ore, sono a pezzi» la supplicò la ragazza con un'espressione talmente distrutta che Agata accolse subito il piccolo tra le braccia.

Continuò a passeggiare lungo la riva, mugugnando la stessa nenia che poco prima l'amica canticchiava a mezza voce. Raramente Holly Dee leggeva erroneamente una persona, però, in quel caso, c'era la possibilità che volesse solo consolarla. Lei, negli occhi di Tseren, continuava a vedere solo un precipizio senza fondo. La frattura d'oro della sua essenza.

Sobbalzò nel trovarsi improvvisamente Harris alle spalle. Il volto dell'amico era sformato dal primo sbadiglio del giorno, le braccia muscolose protese al di sopra del capo, come a voler agguantare qualcosa.

«Già in piedi?» chiese Agata presa alla sprovvista da quell'agguato.

L'altro annuì e sbirciò con curiosità Basil. «Mi dispiace per come ci siamo lasciati nelle Paludi, Ags. Non ho pensato ad altro da quando ci siamo separati».

«Io... io non ero preparata a dovermi difendere da...» esordì con fare impacciato l'Ascendente.

«Non c'è niente da cui difendersi» la fermò lui. «Le possibilità sono due: o a un certo punto sceglierai davvero Tseren e io mi metterò l'anima in pace, oppure ti renderai conto che qualsiasi cosa vi lega sentimentalmente non può rendere felice nessuno dei due. Io, in ogni caso, rimarrò al tuo fianco. Come adesso». E con la scusa di prendere in braccio Basil, Harris si avvicinò sfiorandola un po' troppo a lungo.

Agata sentì il cuore accelerare per un attimo, indecisa su come respingerlo, incapace di ferirlo. «Io ho già scelto lui, Harris» precisò infine.

Il ponentino si limitò a sorridere furbescamente. «Mi sembrate molto lontani dall'esservi scelti davvero» ci tenne a rimarcare, calcando l'ultima parola.

Agata si voltò di nuovo verso l'accampamento, sperando di vedere Tseren in piedi, sperando che li raggiungesse per smentire quelle parole volte a fomentare i suoi dubbi. Il Drago, però, era ancora steso sulla stola, nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato.

«È il tuo turno di balia» proferì la ragazza secca. E, dopo aver rivoltò un'ultima occhiata al piccolo Basil, si allontanò dall'amico.

***NOTA***

Secondo voi, Tseren stava davvero dormendo?!

Nelle parole di Harris c'è un fondo di verità, un dubbio non espresso tra i due (ed espresso invece da qualche lettore): considerato che Drago e Ascendente non si scelgono a vicenda, quanto è genuino il sentimento d'amore che quasi sempre sboccia nella coppia?

Questi e altri interrogativi a un certo punto verranno svelati... Prima o poi... Tra centinaia di capitoli...

Va bene, va bene oggi mi sento magnanima e vi do qualche risposta: Tseren fortunatamente era profondamente addormentato, quindi si è perso sia le paranoie di Agata, sia le rassicurazioni di HD, sia le frecciatine di Harris. :P

A presto, miei cari wattlettori!

PS C'è una lettrice che oggi aveva un compito di matematica, se non erro... spero sia andato bene! :*

PS2 Sono consapevole che questo capitolo è vergognosamente corto. Questa settimana aggiorno due volte, promesso! >_<

Il primo degli Alicanti [completata]Where stories live. Discover now