45 - Il seme di un salvataggio

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Tseren e Agata si ricongiunsero alcune ore più tardi. Avevano vagato entrambi per la pineta: l'Ascendente senza meta, il Drago evitando accuratamente di incrociarla finché non aveva sentito nitidamente la voce di lei chiamarlo.

Agata aveva pianto disperata tra le braccia di Harris e poi, dopo averlo ringraziato ed essersi scusata impacciatamente, aveva chiesto all'amico di lasciarla sola.

Tseren, dopo essere rimasto un po' in compagnia di Holly Dee, si era arrampicato invece su uno degli alberi più alti ed era rimasto lì a contemplare il riflesso del sole sulla superficie del mare. Gli spruzzi di luce nel blu delle onde gli ricordavano il fenomeno che si manifestava ormai costantemente nelle sue iridi.

Quando finalmente la voce cristallina di Agata lo aveva raggiunto, il Drago fu al suo fianco in una manciata di secondi. Si avvicinò il più possibile, fermandosi solo quando ebbe l'impressione che il calore del suo corpo le desse fastidio.

«Agata, non voglio che ti accada nulla. Non rischierei mai la tua vita per salvare quella di Ana - che dico: non rischierei mai la tua vita per quella di qualcun altro, neanche di mio padre. E non solo perché sei la mia Ascendente e senza di te diventerei la mano fuori controllo della morte, ma perché sei l'unica persona senza la quale non riesco a immaginare il mio futuro». Il tono di voce di Tseren era pieno di una calma rassegnazione.

La ponentina sospirò. «Avevi ragione tu. Se ci fosse Harris in pericolo, o Holly Dee, o Greg, o un altro dei miei amici, farei di tutto per aiutarli. Da quando ci siamo ritrovati non faccio che ripeterti che sono in debito con loro e che non posso abbandonarli, e nel momento in cui tu mi chiedi la stessa, identica cosa, reagisco in quel modo... Tseren, perdonami, perdonami». Agata si asciugò una lacrima affacciata dall'angolo più esterno dell'occhio. «Mi sono lasciata prendere per un attimo dalla gelosia per questa persona che ti ha sorretto quando io non potevo farlo e... ho parlato senza pensare. Ti prego, perdonami, Tseren» concluse abbassando lo sguardo per la vergogna di non essere riuscita a controllarsi.

«Ti prometto che se non troveremo il modo di salvare Ana senza rischiare le nostre vite, lasceremo perdere» rispose il Drago avvicinando il palmo infuocato al volto dell'Ascendente.

«Quello che mi fa più paura è immaginarti di nuovo in quella maledettissima gabbia, Tseren» sospirò lei, e l'altro le fece un cenno di assenso.

***

Quando il Drago e l'Ascendente ritornarono alla spiaggia per condividere un boccone con gli altri e sistemarsi per la notte, tutti erano in attesa di conoscere l'esito di quella discussione che alla fine era durata una giornata intera.

Iikka Jerd aveva raccolto le opinioni un po' di tutti e gran parte dei ragazzi era disposta ad aiutare la scienziata prigioniera della FSI. Quella missione inattesa altro non era che una piccola battaglia contro l'organizzazione scientifica e il suo machiavellico fondatore, che, rintanato nell'ombra, non si faceva alcuno scrupolo a sacrificare i propri burattini.

Fu Agata a prendere la parola. Posò lo sguardo sul manifesto che giaceva abbandonato sulla sabbia umida e rilesse con odio le frasi scritte, senza alcuna ombra di dubbio, da A-8Z8 in persona.

«Salveremo Anaheera» annunciò infine. «A-8Z8 ci sta tendendo una trappola, ma non è giusto che una persona che non c'entra niente paghi con la vita. Le persone non sono pedine». E nel dire quelle parole lo sguardo della ragazza si posò insistentemente su Harris. «Se pensa di poterci tenere in pugno con un ricatto di questo tipo, si sbaglia» concluse; la sua opinione rafforzata dall'accondiscendenza che leggeva negli occhi degli amici.

«Innanzitutto dobbiamo capire dove la tiene prigioniera. Non è detto che sia veramente nel laboratorio tra i monti. Abbiamo abbastanza infiltrati nella FSI per verificarlo...» Harris si bloccò. «Scusate, mi è venuto spontaneo indirizzare i nostri sforzi, visto che mi sembrate entrambi molto coinvolti emotivamente». Come al solito il ponentino parlava al plurale, ma si rivolgeva unicamente ad Agata.

Tseren si chiese come potesse un gruppo così ristretto avere tanti agganci, ma reputò che non fosse il momento di mettere in discussione l'organizzazione dei dissidenti. Per quanto detestasse il modo in cui Harris guardava Agata, il Drago non era accecato dall'invidia a tal punto da non riconoscere che le doti di comando del ragazzo erano eccezionali. Sarebbe riuscito a trascinare chiunque con i suoi lineamenti puliti, il portamento morbido, l'abilità di modulare la voce e soprattutto la capacità di scegliere sempre le parole giuste. Il Drago valutò che a lui non sarebbe mai venuto in mente di utilizzare l'espressione: indirizzare i nostri sforzi.

Harris teneva ad Agata, più di quanto Tseren avrebbe voluto, eppure questo lo rendeva un alleato formidabile. Avrebbe fatto di tutto per ideare il piano perfetto, la strategia che non mettesse in pericolo la ragazza che amava. Se solo anche lui fosse stato in grado di muoversi con tale destrezza, sfruttando relazioni e tessendo cospirazioni, magari non si sarebbe sentito tanto minacciato da quel giovane brillante. L'amalgama tra disagio e riconoscenza che provava nei confronti Harris gli annodò lo stomaco.

«Una volta che sappiamo dove si trova, ci muoveremo nell'ombra per liberarla, proprio come abbiamo fatto con Tseren. Mentre tu e lui farete da diversivo...» rifletté il ragazzo dalla chioma ramata.

«Diversivo? Non starai suggerendo di...» esordì Agata mentre lo sguardo si accendeva di arguzia.

«Proprio così» la interruppe Harris con un ghigno. «Non dimentichiamoci che la miglior difesa è l'attacco. Ora, siamo davvero sicuri che questa Anaheera sia dalla tua parte, Tseren? Non c'è niente di peggio che portarsi in grembo una spia». Finalmente il ponentino si voltò a fissare il Drago e nonostante fosse abile a mascherare le proprie emozioni, non riuscì a contenere un guizzo di fastidio: Tseren ripeteva che voleva tenere Agata al sicuro, eppure continuava a metterla in pericolo. E a farla piangere. Più di due anni era stato al suo fianco e l'aveva consolata nei momenti di sconforto, asciugando le lacrime che di tanto in tanto versava per un ragazzo che Harris credeva morto. E ora che lo aveva ritrovato, non solo piangeva più spesso, ma la sua disperazione era talmente travolgente che il ponentino faceva fatica a riconoscere la ragazza che aveva frequentato a Ponente.

Nessuno osava intervenire in quel confronto tra i tre ragazzi. L'antipatia tra il Drago e il capo dei dissidenti era tangibile e Agata sembrava lottare con se stessa per fare buon viso a cattivo gioco, chiedendosi probabilmente chi fosse veramente quella donna della FSI a cui Tseren era tanto affezionato.

Persino IJ, che normalmente non si faceva problemi a essere inopportuno, assisteva in silenzio allo scambio di sguardi affilati.

Holly Dee si era appoggiata al marito, terrorizzata dall'idea che i suoi amici affrontassero tanto presto quel mostro che conosceva solo dai racconti di Agata. Si era abituata all'idea che un giorno lei e Tseren si sarebbero scontrati con l'uomo che li aveva ingannati e si era divertito a giocare con le loro vite, ma non era pronta all'idea che quel momento fosse già arrivato.

«Cos'è che dovremmo fare?» chiese il Drago con severità, ignorando la provocazione di Harris.

«Attaccare il cuore della Fondazione Scientifica Intercontinentale, nella Capitale di Levante». Fu Agata a rispondere, rabbrividendo al pensiero di mettere a ferro e fuoco il palazzo dalla cupola di vetro dove risiedeva il vertice dell'organizzazione più potente al mondo.

«Dobbiamo aspettare la prossima Luna nuova, dunque» commentò ancora Tseren tra i denti.

«In ogni caso non credo che riusciremmo a ottenere prima di allora le informazioni su dove si trovi la tua amica» ribatté Harris, scegliendo accuratamente le parole e compiacendosi nel vedere con la coda dell'occhio Agata irrigidirsi al suo fianco.

***NOTA***
Speriamo che i nostri ragazzi non si caccino nei guai...
Varrà davvero la pena rischiare tutto per salvare Ana? ^~^
Perdonate l'editing un po' carente di questo capitolo... L'ho riletto un'infinità di volte, ma il risultato non sembra migliorare. >_<

Il primo degli Alicanti [completata]Where stories live. Discover now