44 - La passeggiata dei sentimenti

2.4K 363 262
                                    

Agata percorreva a passo veloce i sentieri deserti nella pineta. Anche in quel momento di confusione, in cui le emozioni avevano avuto la meglio sulla sua mente razionale, il senso di responsabilità non le permetteva di allontanarsi troppo dal Drago. Perciò, invece che seguire le vie principali, che attraversavano il boschetto marittimo conducendo alla spiaggia, imboccò i percorsi laterali, consapevole che a un certo punto si sarebbe ritrovata vicina al punto di partenza. Vagò senza rendersi conto che il sole aveva oltrepassato il punto più alto del suo arco giornaliero, finché quasi non andò a sbattere contro qualcuno che percorreva il sentiero in senso opposto.

«Agata» la voce familiare di Harris la raggiunse come in un sogno e la ponentina alzò lo sguardo sul volto perplesso dell'amico. Il ragazzo non disse nulla, in attesa che fosse lei ad aprirsi.

«Mi ha chiesto cosa farei se fossi tu in pericolo». L'Ascendente non aggiunse altro e scoppiò in un pianto dirotto. Fino allo sfinimento aveva fatto di tutto per diventare più forte, per essere sicura che non si sarebbe mai più lasciata confondere tanto facilmente dalle manipolazioni di A-8Z8, eppure era bastato un nonnulla per sbilanciarla.

Harris agì d'impulso e strinse l'amica in un abbraccio fermo. Non c'era malizia in quel gesto, solo il bisogno di confortarla. Da quando si era ricongiunta con il ragazzo che aveva disperatamente cercato per cinque anni, Agata gli sembrava molto più fragile. Tseren aveva la capacità di farle abbassare le difese, rivelando tutte le sue incertezze, tutte le sue paure.

L'altra non lo allontanò, ma pianse tra le sue braccia, mentre tra un singhiozzo e l'altro ripeteva che non aveva alcun dubbio: certo che l'avrebbe aiutato; se A-8Z8 avesse minacciato di fargli del male, avrebbe sicuramente trovato il modo di salvarlo.

«Lo so, Agata. Lo so» si limitò a rispondere lui accarezzandole la folta chioma corvina.

***

Tseren si appoggiò a un tronco la cui corteccia era stata parzialmente graffiata via da un animale selvatico. Con la mano sinistra si coprì gli occhi, inquietantemente fuori controllo, trattenendo l'impulso di affondare gli artigli nel legno morbido. Non avrebbe dovuto tirar fuori Harris; voleva solo far capire ad Agata che, così come lei era in debito con il gruppo di dissidenti che erano stati la sua famiglia per anni, lui si sentiva altrettanto indebitato verso l'unica persona che non lo aveva fatto sentire una cavia. Eppure, invece di riferirsi in generale agli amici, invece di scegliere Holly Dee o Gregor, gli era sfuggito il nome del ponentino che aveva una cotta fin troppo evidente per lei.

Visto che il rifiuto secco di Agata gli aveva fatto perdere il controllo, Tseren si aggrappò ai momenti di serenità che aveva condiviso con Ana. Chissà dov'era Ana in quel momento. Si erano separati circa un anno e mezzo prima, quando A-8Z8 aveva decretato la ricerca della ragazza fallimentare. Ana, una volta dimostrato che lo scheletro del suo corpo diveniva più flessibile man mano che ci si avvicinava la settimana di Luna nuova, aveva provato a invertire quella tendenza contrastando il campo magnetico lunare con un marchingegno di sua invenzione.

Nel momento in cui aveva cominciato a perdere interesse per la ricerca denominata Fiamme Blu, Utukur aveva spostato gli scienziati più brillanti su altri progetti, trasferendoli nei vari laboratori disseminati per Levante.

Un giorno come un altro Ana aveva attraversato l'uscio dell'hangar, vestita di tutto punto: il corpo minuto era avvolto nella sua pelliccia più calda, dal lembo della quale spuntava un paio di scarponcini chiodati che le avrebbero permesso di camminare sul terreno ghiacciato. Dalla porta socchiusa, Tseren era riuscito a scorgere un carrello su cui erano impilati bauli e valigie.

Con gli occhi insolitamente striati di rosso, Ana gli aveva annunciato che il fondatore dell'FSI, il misterioso scienziato che non aveva mai incontrato, ma che teneva saldamente le redini dell'associazione scientifica e dunque delle attività di tutto il personale, aveva deciso di trasferirla su un altro progetto.

Il primo degli Alicanti [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora