82 - Una passeggiata in disaccordo

2.2K 262 147
                                    

Il vigneto dove i dissidenti alloggiavano apparteneva a una famiglia che anni prima era stata fatta a pezzi dalla Setta degli Audaci. Un profeta viandante, particolarmente infido, aveva avvicinato i quattro figli adolescenti del proprietario, mettendoli l'uno contro l'altro finché, errore dopo errore, tradimento dopo tradimento, mostruosità dopo mostruosità, l'unica via d'uscita era sembrata per tre di loro sposare gli ideali perversi dell'organizzazione. E per il più piccolo togliersi la vita sotto gli occhi dei fratelli.

Da allora, i genitori viaggiavano per il continente, alla disperata ricerca dei figli ancora vivi, con la speranza di salvarne almeno uno. Non appena avevano saputo che esisteva un gruppo, poco strutturato ma estremamente tenace, che tentava di opporsi alla diffusione dell'ideologia velenosa della Setta, la coppia aveva messo i propri terreni a disposizione dei coraggiosi dissidenti. Grazie al passaparola, la notizia dell'esistenza di quella base d'appoggio, lontana da qualsiasi centro abitato, si era diffusa, e c'era sempre un gran viavai di persone, che trovavano il modo di sdebitarsi aiutando durante la vendemmia. La produzione di vino permetteva ai dissidenti di coprire le spese, e ai proprietari di continuare a viaggiare.

Harris amava passeggiare nel vigneto. La solitudine lo aiutava ad affrontare a mente lucida ciò che lo impensieriva. Il momento di lasciare quel lido sicuro per trasferirsi nel Capoluogo della Zona degli Altopiani era infine arrivato. Per mesi aveva fatto avanti e indietro tra la base segreta e la città scavata nel Canyon più profondo di Levante, per incontrare gli agganci, conquistare la fiducia della più grande comunità semi-umana al mondo, mappare i Cantieri sorti nel cuore antico del continente, e soprattutto scoprire i dettagli del calendario della Setta. Il solstizio d'estate era alle porte, ed era proprio nel corso della notte del giorno più lungo dell'anno che venivano accolti i nuovi Audaci.

Harris era certo che i tre profeti non avrebbero perso l'occasione di partecipare alle celebrazioni nell'unica città che ancora resisteva alla loro dottrina. Durante la cerimonia del solstizio le testimonianze di decine di nuovi adepti rafforzavano la fedeltà dei membri della Setta. L'amore per la causa, così travolgente in quegli animi giovani ed esaltati, nel loro primo giorno di missione, riusciva a riaccendere la passione anche in tutti gli altri Audaci.

Il cielo si era gonfiato di nuvole cerulee. La fine della primavera era particolarmente piovosa sugli Altopiani, e riversava migliaia di metri cubi di pioggia nei numerosi fiumi e laghi della regione, scorte d'acqua che dovevano durare per cinque mesi, fino alla fine della stagione arida.

Un paio di gocce pesanti caddero sulle foglie seghettate delle viti, e il ragazzo fu contento di aver indossato il turbante. Dopo neanche dieci minuti, una raffica di vento spazzò momentaneamente via le nuvole, permettendo al sole di asciugare le piante. Harris sapeva che avrebbe dovuto approfittarne per rincasare, prima che scoppiasse il temporale vero e proprio, ma quel giorno non erano solo i pensieri sulla Setta a tenerlo lontano dal casale. Vedere Agata e Tseren insieme era una tortura. Nascondere gli scatti di gelosia, così atipici per lui, era diventato sempre più difficile. Nel corso dei giorni precedenti aveva covato la convinzione che l'ultimo spiraglio per convincere Agata a scegliere lui si stava chiudendo. Doveva provarci un'ultima volta. No, doveva provarci almeno una volta. Doveva provare a convincerla che Tseren si sarebbe rivelato l'errore più grosso della sua vita.

Sospirando, Harris calciò frustrato un sasso azzurrino; continuò a colpirlo sovrappensiero finché non fu raggiunto da due voci allegre. Nel momento stesso in cui le riconobbe, indietreggiò per allontanarsi, ma i suoi passi non sfuggirono all'udito fine del Drago.

Tseren era in piedi accanto a una vite più matura delle altre, e teneva un grappolo violaceo sospeso sulla testa di Agata, nel tentativo giocoso di impedirle di raggiungere i grappoli.

La ragazza, in punta di piedi e con un braccio teso, tentava di agguantare il frutto, mentre con l'altro braccio circondava con naturalezza la vita di lui.

Il capo dei dissidenti sentì il cuore pulsare di rabbia. Incapace di trattenere uno sguardo disgustato, si passò subito una mano sul volto, come a volere sistemare una maschera che per un attimo era scivolata.

«Agata, ho bisogno di parlarti» proferì infine con tono lugubre. «Da solo, se Tseren ovviamente ti dà il permesso» aggiunse con una punta di acidità mal celata.

«Agata non ha bisogno del mio permesso. Può fare quello che vuole» intervenne il Drago, fulminando l'altro ragazzo con un bagliore improvviso delle schegge ambrate nelle iridi.Con un sospiro impacciato, Agata strinse la mano di Tseren. Aveva promesso a Harris una risposta, e l'amico meritava un rifiuto che fosse il più possibile diretto e definitivo.

Per anni era stata convinta che Harris la conoscesse abbastanza bene da sapere che nessuno avrebbe potuto prendere il posto di Tseren. Non avrebbe mai voluto ferire una delle persone che l'aveva aiutata a rimanere in piedi nel momento di maggior sconforto, la persona che più chiunque altro l'aveva aiutata a salvare l'amore della sua vita. Eppure, da quando si erano ricongiunti nelle Paludi, non vedeva altro che sofferenza nello sguardo solitamente saldo e buono di Harris, e sapeva di essere responsabile del suo umore nero, soprattutto negli ultimi giorni.

«Tanto origlierai comunque, non è così?» sbottò il ponentino. Considerava snervante il ritrovato controllo di sé che aveva il Drago. Tseren si era forse sentito minacciato dalla sintonia che vedeva tra lui e Agata, ma non era mai stato intimidito, non aveva mai perso il sangue freddo. Ora, però, era talmente rassicurato delle attenzioni della ragazza nei suoi confronti, che aveva un'espressione perennemente tronfia quando si ritrovavano faccia a faccia.

Harris lo reputava un atteggiamento infantile, eppure negli ultimi giorni si era comportato allo stesso modo. Non riusciva neanche a trattenere le frecciatine, quando l'intensità del loro rapporto si faceva troppo palese.

«Sinceramente non capisco perché tu abbia bisogno di rimarcare ogni volta questa questione. Sì. Ascolterò qualsiasi conversazione Agata avrà mai con te finché sarai in vita. Perché non posso farne a meno, così come ora non posso fare a meno di sentire i discorsi dei ragazzi nel casale. E perché non posso rischiare di non sapere cosa stia facendo la mia Ascendente in qualsiasi istante». Tseren aveva alzato leggermente la voce e Agata se ne stupì. Raramente il ragazzo perdeva le staffe, faceva del suo meglio per non dare a Harris quella soddisfazione. Nel vedere l'oro brillare nei suoi occhi, Agata si ricordò del dolore che fino a poco tempo prima provava di fronte a quel cambiamento delle iridi, e provò un moto di irritazione nei confronti dell'amico che lo aveva provocato.

«E in ogni caso oggi è il primo giorno di Luna nuova, Harris. Non posso allontanarmi troppo da Tseren» precisò l'Ascendente. «Ci vediamo tra pochissimo» aggiunse rivolta al Drago. Appoggiandogli le mani sul busto, lo baciò fugacemente sulle labbra; poi, senza aggiungere altro, fece cenno a Harris di seguirla tra le viti.

***NOTA***

Con vergognoso ritardo, eccoci tornati nei vigneti di Levante. Sto già sistemando il prossimo capitolo, perché mi sento in colpa per avervi fatto aspettare tanto.

Che dite, quante possibilità ci sono che Harris convinca Agata a lasciare Tseren? Mmm...

Oggi sembra proprio che qui sia iniziata l'estate e io mi sento piena di energie, quindi spero di riuscire ad aggiornare anche GADI!

A presto,
Elaine

PS Ah! Volevo chiedervi aiuto! Mi si appiccicano di nuovo le frasi quando incollo da Word (o Scrivener) a Wattpad. Prima copiavo il testo in Google Translate per cambiare la formattazione e poi in Wattpad e funzionava. Ora neanche così riesco a risolvere il problema e sono davvero esasperata. Qualcuno sa come fare? thx

Il primo degli Alicanti [completata]Where stories live. Discover now