Rallentare il tempo

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«Ieri sera ti sei chiuso in camera, oggi sei sparito. Cosa devo fare per parlarti?» esordisce mia madre, a cena, ma tutto sommato felice perché ha tolto il tutore, finalmente.

«Mi pare che stiamo parlando adesso, no?» sorrido e la metto sul morbido. «E poi parlarmi di cosa?»

«Così... parlare

Sì, certo, come no.

«Ti piace il risotto?» la prende alla larga.

«Insomma. E' colloso.»

«E' sicuramente più buono di come lo faresti tu» stiletta.

E aspetto, perché tanto mi deve chiedere qualcosa, è evidente.

«Ieri, Chiara mi ha detto che Filippo è stato sospeso, lo sapevi?»

Ecco qua.

«L'ho saputo ieri sera.»

Sposto i chicchi di riso da una parta all'altra del piatto. Ho lo stomaco chiuso, adesso.

«Ha preso a pugni un ragazzo» dice.

«Sì, lo so.»

«Mi sembra un comportamento davvero anomalo, per Filippo. Chiara è davvero molto preoccupata.»

Pure io, sì. Ma se gli sto lontano andrà solo meglio.

«Ma per quale motivo si può sapere?»

«Non lo so, no. Non ci parliamo più.»

«Uhm» ovviamente non è convinta. «E' che ultimamente mi sembra ci sia un po' troppa aggressività nell'aria. Tu torni con la faccia distrutta e lui prende a pugni un ragazzo a scuola. Non ti pare?»

«Troppi cambiamenti, suppongo.»

Gli lancio questa frase a mezza bocca perché tanto ho capito qual è l'argomento.

«Filippo, l'ho visto uscire con Valerio, ieri» dice. Sì, Cuore di Panna, c'ero anch'io, ricordi? «Insomma, niente, non mi vuoi parlare» conclude. In effetti, no, non ne voglio parlare. «Eppure, lo vedo che non stai bene.»

Sospiro, perché non mi va di vederla così preoccupata.

«Ti sarai fatta un'idea. Tu dilla, vediamo se è corretta.»

«Ma perché tutto questo ermetismo? Dimmi direttamente tu le cose che vuoi dirmi.»

«Io non voglio dirti niente» sono sincero.

Ma stavolta lei non molla. E' chiara e decisa come solo lei sa fare.

«Ok, parlo io, allora» dice. «Io la vedo così: tu e Filippo vi siete lasciati per via di Alex. Ho visto Filippo abbastanza sconvolto. Poi, però - se non ho interpretato male i discorsi di Chiara - Filippo frequenta Valerio. E quindi le carte mi si sono un po' confuse.»

Sono ancora scioccato dalla prima frase.

«Non ci siamo lasciati. Mica stavamo insieme. Abbiamo solo litigato, da amici. E sì sto con Alex.» Ripenso alla sua faccia fragile, mentre si tirava addosso le coperte e mi agito un po'. «E per quanto riguarda Valerio, credo che Filippo lo frequentasse già, in qualche modo.»

«Ah, ecco, ecco, questo non lo avevamo capito, pensavamo che voi...»

«Avevamopensavamochi?»

«Io e Chiara. Ci siamo sbagliate, ok. Filippo, a differenza tua, non parla per niente. Non è facile per noi cercare di capirvi, cosa credi.»

Ah, perché pensi che per noi invece capirci sia facile?

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