Adesso è adesso

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Un signore alto e grosso sta piantonando la porta della dependance e fa entrare Betta. Sarà il famoso Ruslan?

Quando ci spingiamo dentro, veniamo assaliti dal buio e dall'aria umida e calda dell'enorme piscina. E' illuminata di viola, ci sono luci UV e musica bassa.

«Allora! Fortunelli! Il premio è una serata disco-fluo qui in piscina! Musica, body painting e servizio bar a gogò. Potete fare il bagno, preferibilmente senza vestiti. Nella zona bar vi daranno gli asciugamani. E per favore, niente sesso in acqua, chiaro? E occhio ai cellulari se buttate qualcuno dentro! A bordo piscina, solo piedi nudi! Buon divertimento!»

La musica parte a palla. Si sentono urla esagerate ed esaltazioni diffuse. Betta mi prende per mano, sfilandomi dall'attenzione di Filippo.

«Apriamo io e te!» mi urla, lanciando via le scarpe in modo scenico e iniziando a ballare scalza. La assecondo. Con l'alcol che mi gira dentro sono particolarmente sciolto in ogni decisione. Rimando Filippo per dopo.

Nel giro di pochi secondi, veniamo raggiunti dall'euforia degli altri e qualcuno si è già buttato in piscina.

La serata premio la vedo piuttosto folle.

Betta si è sciolta i capelli e mi snoda il papillon.

«Hai appena mandato in frantumi mezzora di bestemmie davanti a Youtube!» rido.

Lei mi prende le estremità del fiocco, attirandomi a sé in una danza sensuale, ma il mio sguardo non la invita in quel senso.

«Betta... lo hai capito che sono impegnato, vero?» meglio essere chiari.

Lei ride e si protende verso di me.

«Sì, ma non ho capito con chi.»

La fisso senza rispondere.

«Pensavo fosse il tuo amico in smoking bianco.»

Sono una sfinge.

«Però... boh... » dice, allusiva, facendomi cenno di voltarmi.

Filippo si è messo in camicia, sta in piedi contro la parete per sorreggersi, e mi fissa per fissarmi. Sento i battiti potenti. Non so cosa accadrà, stanotte.

Betta mi fa cenno di aspettare, corre al bar, prende un pennarello fluo arancione da un grosso vaso in plexiglas, infila il tappo in bocca.

«Sta' fermo!»

Si solleva sulle punte e mi disegna qualcosa sullo zigomo.

«Cos'è?»

«Il pensiero che ho di te.»

«Cioè?»

Ride, ma non mi risponde, consegnandomi il pennarello.

«Ora torno dagli ospiti là fuori. Divertitevi!» e mi dà un bacio sulla guancia.

Una ragazza, anche lei scalza, si mette a ballarmi addosso, piuttosto allegra e un po' troppo audace con le mani.

Filippo viene zoppicando verso di noi.

«Ti cercano al bar!» le dice, facendola allontanare e poi, pur limitato nei movimenti, inizia a ballare vicino a me. Si china sul mio orecchio, è più o meno inespressivo e ha l'animo un po' alcolico, ma pensavo peggio.

«Almeno qui non ti fai le canne» mi dice.

Stavolta mi allungo io su di lui, e cerco di essere cauto con l'ottimismo.

«Non stavo fumando. E lo sai.»

«Sì, ho visto pure quello.»

Si riferisce a Edo che baciava la ragazza, mentre mi guardava?

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