CAPITOLO 25

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- ASHER -
Esco dall'acqua anche io e mi avvicino cautamente ad Alice. Sta tremando di freddo sebbene abbia alcune coperte sulle gambe, un telo sulle spalle e sia vicino al fuoco. -Forse non è stata una buona idea fare il bagno, se ti ammali dopo è colpa mia- mi gratto il capo imbarazzato mentre pronuncio queste parole. Mi sembro più suo padre che il suo ragazzo. Ridacchia e mi sorride per poi ribattere - ti vuoi lamentare tutta la notte oppure muovi le chiappe e mi vieni a scaldare un po'??!- so che non c'è malizia nella sua frase ma nel modo in cui la intendo io si. Appena la guardo maliziosamente per ciò che ha appena detto ,arrossisce un po'.

Non farlo Asher,non correre troppo.

La mia ragione se ne sta andando a gambe levate mentre il mio istinto si sta impossessando sempre di più del mio corpo e in pochi secondi mi ritrovo ad avvicinarmi sempre di più a Alice. Mi butto sulla sabbia con le ginocchia e percorro tutta la gamba di Alice partendo dalla caviglia fino alla coscia.

La guardo negli occhi e deglutisce, mi lecco le labbra e attacco le sue. Da un bacio casto diventa subito un po' più passionale e mi trascina giù per il collo fino a farmi sdraiare sopra di lei. Per non pesarle troppo mi tengo sui gomiti e quando morde delicatamente il mio labbro inferiore mugolo. Ammetto che ho baciato tante di quelle ragazze che non ricordo nemmeno il numero ma con lei è tutto diverso. Mi sento un ragazzino alle prime armi.

Molti potrebbero dire che non ha un corpo perfetto ma non è assolutamente vero, è così bella in tutto e per tutto, con quelle sottili linee bianche sulle gambe, con quei fianchi morbidi, per non parlare delle sue curve prosperose. Non voglio che mi fermi ma mentre le tolgo le coperte e i teli dal corpo ho il cuore in gola. -Asher- dice con voce rotta -Ho paura-.

L'abbraccio forte e le sussurro -Non voglio farti del male Ally,non te lo farò mai, lasciati andare soltanto un po'-. La bacio piano piano e lei posiziona le mani tra i miei capelli. Quando sciolgo il bacio e metto le mani sull'orlo della maglia chiedo con gli occhi il permesso e lei annuisce vigorosamente.

Inizio una tortura lenta, voglio sentire ogni centimetro della sua pelle. Le lascio baci umidi prima sulle labbra poi sulla mascella,sul collo,sulla clavicola, tra i due seni e sotto di essi mente con le mani sposto la coppa del reggiseno. La sento fremere e inarcare la schiena.

-Se vuoi mi fermo....- dico con voce poco convinta ma non voglio che pensi chi mi approfitto di lei. -no ti prego Ash,non ti fermare- sussurra ad occhi chiusi. Seguo tutta la pancia e bacio l'orlo delle mutandine mentre con le mani le palpo il seno sodo. Si muove frettolosamente e toglie quel maledetto reggiseno. Grazie a Dio. Lascio un piccolo succhiotto nell'interno delle cosce e poi ci posso sopra il lieve bacio.

Gliene ho già fatti altri sul seno, è il momento di finirla sono troppo eccitato e sento che anche lei non resisterà a lungo. Le bacio la sua parte più intima anche se c'è il tessuto che mi divide dalla sua pelle riesco a sentire quanto sia impaziente. Risalgo vicino al suo orecchio e sussurro - basta così per sta sera- mi sorride e apre gli occhi.

Sembrava una dea sotto il mio effetto,appena si ricompone indossa un maglione bianco e si sdraia accanto a me dopo che mi sono vestito anche io. -È tutto okay?- domando dopo un po' di silenzio. Anche se è tra le mie braccia e non le vedo il volto capisco che c'è qualcosa che non va. Si volta verso di me. -Io non lo so, è stato così bello e .... e... e io credo di amarti davvero- singhiozza. Le sorrido imbarazzato e la stringo a me. Non le rispondo. Sento le lacrime sulla mia maglia così le bacio i capelli e la stringo ancora di più verso il mio petto.  Io so di amarla ma è così difficile dirlo, soprattutto dopo che è morto mio padre, vorrei gridarlo a squarciagola ma le parole non riescono ad uscire e sto un male cane.

Improvvisamente la prendo in braccio come una piccola creatura indifesa e cammino sulla spiaggia verso una fila di rocce. Sento le sue dita gelide sul mio collo e io bacio il suo. La faccio scendere e dopo averle asciugato le lacrime le poso le mani sulle guance. La bacio sulle labbra cercando di farle capire con questo gesto che anche io la amo. Intreccio le nostre mani e cerco di far finta che non sia successo nulla.

Parliamo tutta la notte fino all'alba, di qualsiasi cosa ci passi per la testa, di tutto, di niente e per tutto il tempo avevamo le mani intrecciate. Ogni tanto quando ne sento  il bisogno la bacio e quando lei sente il bisogno  bacia me. Prima di andare a dormire incido  le nostre iniziali su un tronco di un albero. Lei non è quella di prima ma certo di farla sorridere e ridere il più possibile.

È straziante amare qualcuno così tanto ma non essere in grado di trovare le parole giuste o il coraggio di dirglielo.

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E bene si...... Ahhh

Ormai nessuno li ferma!

...o quasi....

Nothing more💕

L'amore in 365 fogli di carta  (COMPLETA)Where stories live. Discover now