CAPITOLO 46

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- ALICE -

Mi sveglio di soprassalto per un forte tonfo. Credo sia qualche porta che si è chiusa. Faccio scivolare la mano dall'altra parte del letto, ma Asher non c'è. Sarà andato a correre. Di solito è così.

Scendo tranquillamente in cucina riempendomi un bicchiere di spremuta d'arancia poi salgo di nuovo.

Oggi voglio festeggiare con Asher, sola io e lui. Magari cucinerò io qualcosa prima che rientri, o magari andremo in un ristorante. Vado a vestirmi prima che torni e mi trovi ancora in queste condizioni.

Entro in camera e prima di richiudermi la porta alle spalle noto un foglio bianco ripiegato sul comodino. Mentre sorseggio la mia amatissima spremuta leggo il foglio dove sopra è riportato il mio nome

" Amore Mio,

Perdonami se ti scrivo su questo foglio squallido. Ma non sono riuscito a parlarti di tutto ciò, proprio non ce l'ho fatta. Ogni volta che stavo per dirtelo mi regalavi un sorriso o un bacio mozzafiato e no, non potevo distruggere la tua bellissima risata.

Probabilmente quando leggerai questo foglietto, io sarò già in aereo, o magari già partito, verso l'Irlanda.

Si amore mio, ho deciso di intraprendere il sogno di mio padre. Ho fatto una cazzata, lo so, e me ne sono accorto solo oggi quando mi hai detto che ero la causa di ogni tuo sorriso. Mi sono sentito così male, forse più di te in questo momento.

Non so per quanto rimarrò li, so solo che ti amo e che proprio per questo nostro amore devi perdonarmi. Ti amo vita mia, dico sul serio.

Me ne sono andato da quella confraternita lasciando morire la mia anima poco a poco.

Il mio cuore, che grazie a te ho scoperto di avere, sta smettendo di battere man mano che scrivo questa fottuta lettera.

Non piangere, Alice, non lo fare. Forse non ci rivedremo più, ma niente è certo. Solo una cosa lo è:

il mio amore per te.

Ti Amo, e ti amerò sempre.

- Non più tuo,Asher - "

Il mio cuore non batte più. Lo sento, sento che sta per morire insieme a me.

Non sento più neanche le mani. Il bicchiere mi scivola e si frantuma a terra provocando un rumore assordante. Le gambe tremano.

Mi inginocchio davanti alla mia aranciata, davanti a quel maledetto pezzo di carta. Non riesco a piangere, sono come paralizzata. Le mani nei capelli, le labbra secche gli occhi pieni di lacrime, il cuore in mille pezzi. Comincio a urlare e dare pugni ai frantumi del bicchiere in vetri tagliandomi.

Sento che il mondo mi è completamente crollato sulle spalle.

Mi alzo con la poca forza che è rimasta nelle mie esili gambe e corro in bagno, mi spoglio velocemente ed entro sotto la doccia. Strofino le mi braccia cosi forte, che credo mi si stia staccando la pelle, ma non smetto. Strofino ancora più forte come per cancellare per sempre il suo tocco, le sue mani, il suo calore, il suo profumo, i suoi sorrisi, i suoi occhi magnifici, il suo sguardo geloso, le sue parolaccie, i suoi baci, il suo viso, il suo corpo sul mio. Ma è impossibile. Urlo per il dolore che sento alle mani e al petto mette l'acqua si mischia al sangue.

Resto seduta sul pavimento, sotto il getto dell'acqua per non so quanto tempo , fissando il vuoto.

Esco senza preoccuparmi di asciugarmi con un accappatoio, Infilo velocemente l'intimo e una tuta presa non so dove.

Non riesco più a camminare. Il cuore è morto, come il mio corpo. Io sono morta come lo è lui per me.

Mi aggrappo al corrimano delle scale, vedo offuscato e la testa gira. Mi lascio trasportare dal silenzio che mi circonda e dal buio che comincio a vedere. Vorrei non essere mai esistita. Vorrei che lui non fosse mai esistito per me, vorrei fosse solo frutto della mia ampia immaginazione. Invece no. È tutto vero.

***

- Alice, reagisci per favore! - sento gridare mio fratello. Qualcuno mi scuote e cerco di riaprire gli occhi. - oh mio dio stai bene! - urla Abby. Non parlo. Mi lascio cullare dalle braccia di mio fratello che mi tiene la testa. Chiudo di nuovo gli occhi, stavo così bene prima, senza alcun pensiero

- Non chiudere gli occhi Ally! Ti prego guardami - dice mio fratello. Li riapro contro voglia.

- come mai sei svenuta, cosa ti è successo? - dice Abby bagnandomi la fronte con un panno umido.

apro bocca ma la richiuso subito. Non ho voglia di ricordare. Si guardano negli occhi, preoccupati. - siamo venuti qui e eri svenuta sulle scale, forse è solo un calo di zuccheri, come la scorsa volta. Ti abbiamo portata in camera, ma ti vediamo sconvolta. - cerca di dire la mia amica.

Mi guardo in torno, in cerca della mia rovina, della benzina che ha dato fuoco alla mia anima.

Indico il foglio di carta ancora per terra, nascosto tra il comodino e la porta. Cameron si sposta lasciandomi la nuca e va a raccoglierlo. Lo apre e comincia a leggere. Riga dopo riga, mentre i suoi occhi diventavano sempre più lucidi, forse per il dolore, forse per la rabbia, Abby lo affianca e in silenzio e dopo minuti interminabili si siedono accanto a me.

- Figlio di puttana ! - urla mio fratello . Quasi mi spunta un sorriso, non per lui ma per me, per quanto sono patetica.

- se nè andato senza avvisare, cazzo! Lasciando la sua fottuta vita. Il suo amore, sua sorella! Come la prenderà anche lei? - dice portandosi le mani sugli occhi. Piange? Mi metto a sedere e senza fiatare gli levo le mani dal viso e alzo il mento con un dito. Si, ha gli occhi rossi.

Poi guardo Abby, che poverina, non riesce a dire neanche una parola.

Ma a me non interessa. Mi stendo di nuovo posizionando la testa sulle gambe di mio fratello. Mi rannicchio, con le ginocchia sotto il mento e le braccia intorno ad esse. Ho freddo e tanto, tanto sonno nonostante sia tarda mattina.

Adesso voglio solo una cosa: morire.

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Il capitolo più brutto di tutta la storia è concluso, ragazzi.

Ci abbiamo messo tanto per scriverlo, soprattutto emotivamente.

Lo dedichiamo a @_felicity_for_now_ che poverina sperava che questo capitolo non arrivasse mai. Ci dispiace ma è così... ❤

Speriamo vi sia piaciuto e se è così oltre a mettere tante ⭐ lasciate un commento 💬

Detto questo

Nothing more💞

L'amore in 365 fogli di carta  (COMPLETA)Where stories live. Discover now