CAPITOLO 67

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- ALICE -
È da qualche giorno che Ash insiste e cerca di convincermi ad andare a correre con lui, ma fa troppo caldo, è luglio inoltrato!

- Allora vieni?- domanda con gli occhi dolci. Anche così è strepitoso: con una canotta bianca e dei pantaloni fino al ginocchio grigi e larghi e una fascia blu tra i capelli per tenerli fermi e non farli finire davanti agli occhi.

- mmh... - mi lamento - e va bene! - dico esasperata preparando un cocktail ad un signore

Il turno di lavoro ormai è finito e ritorno a casa insieme ad Asher.

Appena arriviamo corro in camera mi preparo mettendo dei leggins abbastanza stretti, neri, un topo nero con sopra una canottiera larghissima grigia chiara. Faccio una coda alta e scendo di sotto.

- Sono pronta - dico appoggiandomi alla sua schiena - possiamo andare -

Quando si gira spalanca gli occhi fissandomi per un tempo indefinito il mio seno - Asher si reggono da sole, non c'è bisogno che le fossi così intensamente -

Dico mettendo le mani sui fianchi. Scuote il capo e finalmente sposta lo sguardo sui miei occhi. - Grazie - dico arrabbiata.

Sorride facendo spuntare la fossetta al lato della bocca e mi da un leggero bacio sulle labbra.

Saluto Hope dandole un bacio accanto al suo musino e chiuso il cancello.

- Ti sfido!- sbotta. Lo guardo intrigata - chi arriva al palo laggiù- dice indicando un palo vicino alla staccionata - vince - mi fa l'occhiolino come a dire " tanto la vittoria ce l'ho in tasca "

Bene, staremo a vedere. Sorrido malefica - perfetto, preparati a perdere- gli lancio la frecciatina.

Comincia il conto alla rovescia - tre.... Due.... - ma non lo lascio finire che comincio a correre più veloce che mai - così non vale! Torna subito qui!- grida Asher cominciando a correre.

Urlo quando lo vedo al mio fianco e poco dopo mi supera scoppiando a ridere.

Mi butto a terra cominciando a gridare. - ahia che male! La mia caviglia!-

Si ferma di scatto e con faccia preoccupata si avvicina a me.

Si mette in ginocchio davanti a me avvicinandosi pericolosamente. Sulle mie labbra sussurra - so che non ti sei fatta realmente male, piccola- e improvvisamente mi prende a mo di sacco di patate portandoli verso la staccionata.

- Adesso mettimi giù!- urlo dandogli uno schiaffo sul sedere. Mi ascolta e per un'oretta corriamo finché non torniamo a casa - sono stremata, ho bisogno di acqua. Ora!- dico stremata andando verso la cucina.

-ASHER-

Quando scendo è girata di spalle appoggiata sul bancone in marmo della cucina che sorseggia il suo bicchiere d'acqua.

Quei pantaloni le fasciano il culo divinamente e quel top nero lascia intravedere le sue tette che a distanza di due anni sono molto più grandi.

Appoggio una mano sul sedere e scommetto che sta sorridendo. Si gira lentamente e con le mani sui fianchi la faccio sedere sul bancone. - mi ecciti troppo vestita così- dico posizionandosi tra le sue gambe. Allaccia le braccia al collo e ridacchia - sei tutto sudato -

Le slego i capelli facendoli scendere morbidi sulle spalle. Comincio a baciarle la mascella e sento che già le si fa il respiro corto. Levo la canottiera facendola rimanere con il top e succhio il petto poco sopra il rigonfiamento del seno, lasciandole un evidente segno violaceo. Prende tra i denti il mio piercing che ho rimesso e ci gioca con la lingua mentre stringe con le gambe i miei fianchi.

L'amore in 365 fogli di carta  (COMPLETA)Where stories live. Discover now