CAPITOLO 58

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- ASHER -

Sulla soglia compare Alice. Mi so gela il sangue, stringo i pugni e Serro la mascella: quanto è bella.

Alza il viso e i nostri sguardi si incontrano. I suoi occhi marroni diventano lucidi e lascia cadere la borsa a terra. Devo andarmene prima di fare cazzate, mi avvicino a lei e molto lentamente, con il palmo della mano, le asciugo la lacrima che ha rigato il suo viso candido.

Non si sposta, non si muove di un millimetro, come se non facesse caso a me.

La guardo un'ultima volta prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Percorro tutto il corridoio ripensando al suo sguardo disperato. Scendo le scalette e mi avvicino la macchina. Apro lo sportello.

- che cazzo sto facendo? - lo richiuso sbattendolo e mi avvio velocemente per ritornare nell'appartamento. Busso alla porta.

- ALICE -

apro la porta e alzo lo sguardo. Sento il mio cuore palpitare dopo tanto tempo, gli occhi bruciare, la gola secca e la vista appannata. Mitremano le gambe e con un tonfo lascio cadere la borsa a terra.

Quegli occhi ghiaccio mi scrutano mentre Emily porta le mani sul ventre e Abby si copre la bocca.

Asher si avvicina a me. Ha la barba che lo rende ancora più attraente. I lineamenti del suo viso non sono cambiatia sono più marcati.

Mi sfiora la guancia e in quell'istante mi sento viva. I brividi mi percorrono tutta la schiena. Riduco le labbra in una linea sottile,mi sorpassa chiudendosi la porta alle spalle. Mi accascio a terra e urlo talmente forte che mi fa male la gola, Abby si avvicina e mi scuote per le spalle. Emily si precipita subito vicino a noi - Alice riprenditi!- mi dicono ma non possono capire.

È tornato. Asher è qui. Il mio angelo,la mia salvezza è qui.

All' improvviso corro a vomitare anche l'anima, chiudo la porta a chiave e mi accascio sul pavimento continuando a piangere e a tremare quando qualcuno bussa alla porta principale e sento di nuovo la sua voce profonda.

È più roca di prima e ha un leggero accento irlandese, mi tappo le orecchie, non posso sentirlo mi fa troppo male. Abby spiega nel panico la situazione mentre sento Emily singhiozzare.

-Alice,cazzo, apri la porta o la sfondo.- urla Asher ma non mi muovo. - Ti do tre secondi - mi avvisa - 1....2....3!- con una spallata la poeta si spalanca, mi alzo di scatto cercando di nascondermi dentro la cabina della doccia, ma lui mi raggiunge e inizio a gridare. - Vattene! Vattene! Non mi toccare! Vattene! -

Mi prende per le braccia, mi sbatte alle piastrelle fredde del muro e come per calmarmi apre l'acqua che inizia a scorrere sui nostri corpi. Inizio a dimenarmi.

- Alice guardami e smettila di fare così- sussurra sul mio viso mentre una gocciolina d'acqua gli ricade sul naso mentre mi passa il pollice sulla guancia. Mi massaggia l'interno del polzo come una volta e a quel contatto la mia spina dorsale vibra, l'angoscia diventa la protagonista e scivolo con la schiena lungo la parete fino a toccare terra.

Lui si piega sulle ginocchia e fa sfiorare i nostri nasi, le sue labbra sono a fior fiore con le mie screpolate come al solito.

Ora mi rendo conto di quanto mi sia mancato sul serio.

- Asher perché ? Perché mi hai fatto questo? Non ti voglio qui! Mi hai solo distrutta! - strillo nel silenzio.

Mi bacia la fronte e con lo sguardo vuoto se ne va lasciandoli rannicchiata in un angolo con l'acqua ancora aperta.

Dopo quella che sembra un eternità, esco e mi asciugò mettendo il pigiama e mi stendo vicino alle mie amiche

- ASHER -
Mistendo sul letto con uno squarcio sul petto. Come ho potuto anche solo pensare che mi avrebbe perdonato?

Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei , è stato così per un anno e mezzo e non succederà mai più, farò di tutto per riconquistarla.

***

" Alice ride per quello che ho appena detto. Non ricordavo che la sua risata fosse così contagiosa. Scoppio a ridere anche io.

Le cingo la vita con le mani e l'attiro a me. - sei la cosa più bella che mi sia mai capitata - le sussurro all'orecchio.

Scoppia a piangere dal nulla. Inizia ad urlarmi in faccia dicendomi che non sono nessuno, devo andarmene dalla sua vita.

Mi strilla che non sono mai stato importa te per lei e non lo sarò mai.

Perché fa cosi? Cosa ho fatto?

Sentiamo improvvisamente dei colpi, dei rumori assordanti e poi ci ritroviamo in mezzo ad una guerra. I miei compagni urlano qualcosa

Ma non riesco a sentirli, sono troppo lontani e sento solo le grida di Alice. Mi giro, non è in piedi, è sdraiata a terra dolorante e ha smesso di gridare. Le hanno sparato sul petto.

Mi accasciò vicino a lei. Sento i battiti sempre più deboli. La stringo a me. La pioggia comincia a battere sulle nostre teste e si mischia alle mie lacrime.

Cerco di fare qualcosa, va non riesco a fare niente perche io sono niente.

Le prendo una mano, è gelida. Le labbra sono bianche come il resto della pelle.

- Alice, guardami! Parlami. Non mi lasciare! - cerco di dire. La sua mano non stringe più la mia. Una luce abbaiante mi acceca e mi ritrovo accanto a mio padre.

È immobile, bloccato nel sedile. Mi guarda sorridendo mentre il salngue gli cola sulla fronte.

- Ti voglio bene figlio mio, non arrenderti mai! - "

Mi sveglio di soprassalto, nel panico. È stato uno degli incubi peggiori della mia vita.

Mi tremano le mani.

Mi vesto frettolosamente ed esco dal mio appartamento. Per strada è tutto buio. Ci sono solo io e l'eco delle mie paranoie.

Salgo in macchina e parto verso casa di mia madre.

Quando arrivo l'abbraccio forte anche se siamo nel bel mezzo della notte. Dopo tanto tempo entro nel vecchio studio di mio padre dove teneva il suo adorato pianoforte a coda.

Lentamente passo le dita sui tasti impolverati e mi siedo sullo sgabello.

Non suono ormai da quando è morto. Ricordo che mi ha insegnato, era la sua passione.

Quando stavo con Alice ho trovato gli spartiti della sua canzone preferita ma non ho mai provato a suonarla. Ma mi ricordo tutte le note.

Inizio a suonare facendomi travolgere dalla melodia.

Le dita scorrono sui tasti velocemente e mi immergo completamente nella canzone. È una sensazione bellissima.

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Cosa ne pensate? Vi apsettavate questa reazione da parte di Alice?

Non vi aspettavate mica che sarebbe corsa tra le sue braccia?

Fateci sapere!

Un bacio dalle vostre scrittrici

Nothing more💞

L'amore in 365 fogli di carta  (COMPLETA)Where stories live. Discover now