CAPITOLO 59

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- ALICE -
È passata una settimana da quando Asher è tornato. La mente è in subbuio e mi sento malissimo. Perché è qui?

Ha deciso di tornare dopo così tanto tempo... Perché?

Quando l'ho visto il il mio cuore ha ripreso a battere come un tempo. Le mani mi tremavano e non riuscivo a parlare. Ero pietrificata dal suo sguardo che tanto mi era mancato.

Oggi Emily e Jhon hanno detto di volerci vedere al parco davanti al dormitorio per dirci una cosa molto importante. Ed eccoci qui.

Sento Ethan avvolgermi in un abbraccio e quando alzo lo sguardo vedo Asher venire verso di noi. La sua presenza mi causa un forte dolore al petto.

- Eccomi scusate il ritardo- dice con il fiatone. - non importa - risponde sorridente la sorella.

- allora, volevo dirvi, intanto, che Cameron e Abby non sono venuti perché come sapete sono andati dai genitori di lei questo weekend, ma già li abbiamo avvisati di tutto ciò. - spiega Emily.

- andando al sodo.... - dice lasciando in sospeso la frase.

- Asher sarai un ottimo zio - conclude.

Quando sente nominare il suo nome alza il capo e li guarda. Siamo tutti in silenzio, nessuno ha ancora capito cosa intendono.

- Oddio... Sei incinta!- esclamo andando verso di loro. Annuisce con il capo e si tocca la pancia ancora piatta. Vado ad abbracciarla e lo stesso fa mio cugino.

Non me l'aspettavo. Ecco perché da qualche giorno era molto debole. Aspetta un bambino!

Asher si avvicina e l'abbraccia - non avrò niente a che fare con questo marmocchio, intesi? - lei sorride - non ne sarei sicuro...- gli fa l'occhiolino.

Poi va di fronte a Jhonatan che lo guarda in cagnesco. Il silenzio cala, nessuno apre bocca. Si scambiano occhiate di fuoco ma Asher ha la coda tra le gambe e abbassa il capo.

Mio fratello sarà arrabbiatissimo quando torna. Ancora non l'ha visto di persona ma ho davvero paura di cosa potrebbe fargli.

***

Abbiamo passato un pomeriggio intero qui al parco, parlando del più e del meno, ormai è tardi, a Emily fanno male le bambe ed è meglio se si riposa, quindi abbiamo deciso di tornare.

Prima di entrare in macchina frigo nella mia borsa in cerca del telefono. Una figura alta mi si piazza davanti e sobbalzo per lo spavento.

- scusa - sussurra la voce di Asher che entra nella testa senza più uscire. Scuoto il capo - come stai? - balbetta grattandosi la testa. - male - rispondo secca guardando i bambini che si divertono sullo scivolo alle sue spalle.

Mi giro per andarmene ma mi prende per il polso facendomi girare.

A quel toco sento le farfalle nello stomaco e mi stacco dalla sua presa con uno strattone. - non mi toccare - sussurro con le lacrime che minacciano di uscire.

- Alice non voglio farti del male. Non lo farei mai- dice prendendomi una mano - Non mi devi toccare! -

Urlo a squarcia gola mentre le lacrime si fanno spazio tra il mio viso - non toccarmi mai più! - ribadiscono puntandogli un dito contro come una pazza. Ethan viene in mio soccorso piazzandosi davanti a me. Mi nascondo dietro di lui.

Allaccio le braccia alla sua vita e appoggio la fronte sulla sua schiena.
- Asher giusto? È meglio se adesso te ne vai- lo avverte.

- tu chi cazzo sei? Non dirmi cosa devo fare - sbraita arrabbiato
- io sono Ethan Green primo, e secondo guarda come l'hai ridotta, te lo ripeto: è meglio che vai via.- mi indica con il capo.

Mi affaccio e la sua faccia è scioccata, forse non si aspettava fosse mio cugino.

Gira i tacchi e dopo avermi dato un'occhiata veloce se ne va verso la sua Audi.

Ethan ai gira e mi prende il viso tra le mani.  - non piangere. Devi essere forte. Se avevi deciso di voltare pagina fallo. Fallo e basta. Segui il tuo cuore e fa la cosa che ritieni più opportuna - mi sorride.

Entriamo in macchina e senza una parola mi riporta al dormitorio.

- ASHER-
sono le 6 del mattino e per tutta la notte non ho chiuso occhio.

Quel ragazzo era suo cugino. Quello che tutta l'estate l'ha passata insieme ad Alice. Forse è proprio lui il ragazzo che è uscito con lei Giovedì sera.

Mi alzo e in 15 minuti sono già in macchina verso il college.

Conoscendo le ragazze saranno uscite essendo Sabato. Sono davanti alla porta del loro appartamento e origlio per sentire se sono all'interno.

Dopo vari tentativi riesco ad aprire la porta e sgattaiolo all'interno chiudendomela alle spalle. Comincio a frugare tra la sua roba fin quando non apro l'armadio.

L'orsacchiotto enorme è riposto in una busta. E accanto c'è uno scatolone. Quando lo apro trovo le maglie che non mi sono portato via. E in fondo un altra scatolina. All'interno c'è il libro che ho letto un po di tempo fa. Avevo sottolineato delle frasi ma ero arrivato solo a metà.

È stata lei a finirlo aggiungendo qualche petalo di fiore.

L'album, l'album che era nell'ultimo cassetto nella mia stanza alla confraternita. L'ha trovato.

Il vestito che le ho regalato, la maglia con i bottoni che adoravo. È tutto qui dentro.

Ha riposto tutte le nostre cose qui dentro, si stava dimenticando di me?

Era riuscita ad andare avanti? Mentre io pensavo a lei ogni giorno.

Dio solo sa cosa farò per averla di nuovo al mio fianco.

Per assaporare quelle labbra cosi morbide. Per accarezzare ogni centimetro di pelle e renderla mia dopo così tanto tempo.

La amo troppo per dirle addio una seconda volta.

A malin cuore esco e mi avvio per il corridoio verso la mia auto.

Qualcuno mi strattona da dietro prendendosi per un braccio e mi fa girare violentemente.

- perché cazzo sei tornato? - dopo tanto tempo la voce del mio amico mi fa tremare.

- Jhon.. - cerco di calmarlo - Jhon una sega! Porca puttana!- grida bruciandomi gli occhi con lo sguardo.

- senti... - comincio a dire - non ho voglia di ascoltare il tuo discorsetto da "pentito" - imita le virgolette in aria

- Asher le uniche cose che devo dirti sono queste: non far soffrire più ne Emily ne Alice. Non provare ad andartene di nuovo perché se proverai a tornare sono cazzi tuoi e come ultima cosa... - lascia la frase in sospeso mentre io mi torturo le mani.

- ti perdono solo perché Emily è incinta, tu sarai l'unico zio della creatura.

Asher, guardami negli occhi. Non fare più cazzate, porca troia! - urla a squarcia gola nel silenzio di tutto il dormitorio.

Mi copro gli occhi con le mani
- Jhon sono fottutamente disperato- ammetto senza guardarlo negli occhi.

Mi abbraccia e mi da un piccolo schiaffo sulla guancia - ho una maledetta voglia di darti un cazzotto...- dice

- ne merito mille.... - rispondo sospirando. - invece di piangerti alle spalle sii produttivo, cazzo. Aspetto il giorno che verrai da me e mi dirai

" Mi ha perdonato, Alice mi ama ancora "- dice con un sorriso rassicurante.

Annuisco con la testa e l ovedo mentre si allontana verso la sua moto

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Ragazzi, Alice è proprio sconvolta.

EMILY È INCINTA!? ma l'immaginate una pazza come lei con una creaturina tra le mani? Povero figlio😂😂

Spero vi sia piaciuto il capitolo!

Un enorme bacio dalle vostre scrittrici😘

Nothing more💞

L'amore in 365 fogli di carta  (COMPLETA)Where stories live. Discover now