Capitolo bonus (Kyle's pov)

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Questo capitolo è il corrispondente del capitolo 51 della storia, ovvero la festa di Halloween, solo dal punto di vista di Kyle. Buona lettura ❤️

Kyle's pov

Se Morgan Julia Hill fosse una ragazza normale le avrei chiesto da un pezzo di venire a questa festa con me. Se lei non fosse la mia nemica, la ragazza con cui sono cresciuto.

«Quell'idiota non l'ha portata al ballo.» Sbotto vicino a Tian, prendendo un bicchiere e versandomi dentro quella che credo sia vodka. Non ne ho idea e, al momento, non mi interessa neanche. Lei sta giocando a beer pong con suo fratello, ormai ho perso il conto di quanti bicchieri ha preso. Vorrei andare lì ed urlarle di sfogare la sua rabbia in un altro modo, preferirei persino che insultasse me, ma non che mandasse a benedire il suo intestino. «Come si fa ad essere così stronzi?»

Il mio migliore amico ridacchia vicino a me. «Lo pensi davvero o il motivo per cui sei arrabbiato è che non l'hai saputo in tempo e che quindi al ballo non l'hai portata tu?» Intuisce, levandomi il bicchiere da mano. «Ne bastano due, di ubriachi.» Fa cenno verso Morgan e Luis, che si stanno battendo il cinque per aver centrato un bicchiere.

«Forse è meglio così.» Alzo gli occhi al cielo, decidendo di prendere una Coca-Cola. Se fosse lucida Morgan mi avrebbe riso in faccia. «Mi avrebbe detto di no e sicuramente avrei fatto la figura del ridicolo.»

Tian inarca un sopracciglio, ma non dice più niente. Che altro potrebbe dire se non che ho ragione? Sappiamo entrambi com'è lei, ha più orgoglio che sangue. Un corpo esile mi abbraccia da dietro e sorrido non appena la riconosco. «Ti stai divertendo?» Chiedo a Charlie, che annuisce contro la mia schiena. Non dovevamo neanche venire insieme a questo ballo -il fatto che abbiamo due costumi diversi e non abbinati ne è la prova-, ma quell'idiota di suo padre le ha iniziato ad urlare contro e quando l'ho chiamata per sapere come stava la sua voce tremava così tanto che stare il pomeriggio con lei mi è sembrato il minimo.

«Da domani mi avrai dimenticato.» Mi prende in giro, mettendosi di fronte a me in modo da guardarci. «Sarei dall'altra parte del mondo a divertiti e ad abbronzarti, mentre noi comuni mortali saremo qui a soffrire.» È più bella del solito, stasera, ed è strano perché è una ragazza attraente anche senza trucco o vestiti che le mettano in risalto le forme.

Alzo gli occhi al cielo, porgendole un bicchiere d'acqua. Non beve mai alcol, non perché non le piace, ma semplicemente perché le persone ubriache diventano spesso violente e la violenza le ricorda quel mostro di suo padre. «Non dire cavolate. Ti chiamerò tutti i giorni, tu mandami qualche foto di Ade, ogni tanto.»

Ho detto ai miei genitori che avrei lasciato a Sebastian le chiavi di casa e che sarebbe andato lui a prendersi cura del mio gatto, una volta al giorno per un paio d'ore. Ma la verità è che di Tian non mi fido su queste cose: non sa neanche cucinarsi un piatto di pasta da solo o nutrire il suo pesce rosso, figuriamoci badare ad un gatto per una settimana e qualche giorno. «Certo, giusto per mostrarti che vostro figlio è vivo.» Fa un sorriso malizioso, facendo segno con la testa verso Morgan.

La guardo male e Charlotte ride, dandomi un colpetto sul braccio. «Leva il broncio, domani si parte! Voglio anche io le foto dei posti dove vai.»

Sono terrorizzato di lasciarla qui da sola. Certo, c'è Tian e so che anche lui prende la questione "padre di Charlie" in modo delicato tanto quanto me, però ho l'ansia lo stesso. «Chiamami se succede qualcosa. Qualsiasi cosa. Potrei prendere il primo volo disponibile per Ottawa e-»

Vengo interrotto dalla sua mano, che mette davanti la mia bocca. «Piantala, per l'amor di Dio. Non muoio, non preoccuparti di questo.» La guardo negli occhi per un po', giusto per assicurarmi che mi chiamerà sul serio. Quando mi rendo conto che lo farà, annuisco e faccio un passo all'indietro per guardare Morgan. Ma lei non c'è e Luis sta parlando con Nathan, che sembra infastidito. Probabilmente il gemello ubriaco ha fatto scappare la sua nuova conquista per la serata. «Vado a ballare, ci vediamo dopo.» Charlie mi lascia un pugno scherzoso sul braccio, poi si allontana e alza le braccia in aria non appena vede delle sue amiche.

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now