Capitolo XVII

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È una delle serate peggiori della mia vita. E non lo dico, come faccio di solito, solo perché è domenica. Ma è proprio così questa volta.

Olivia, stranamente, parla tutto il tempo con Sebastian, flirtano con lui in modo disumano di fianco a me.

Kyle, dopo avermi insultato per più di mezz'ora, ha preso in mano il telefono e non ha staccato lo sguardo dallo schermo per neanche un secondo.

Io invece ascolto le conversazioni degli adulti, che sembrano più noiose del solito. O forse sono sempre così, ma io non le ascolto mai e quindi non lo so.

Pagherei oro, in questo momento, per avere Luis e Nate qui con me. Loro mi avrebbero sicuramente sollevato il morale e mi avrebbero detto qualche battuta, la quale mi avrebbe causato la perdita di un polmone.

Ma purtroppo i miei fratelli non ci sono e di certo non posso contattarli. In poche parole sono completamente fottuta.

«Morgan, mi accompagni al bagno?» Olivia, dopo aver riso per una battuta di Sebastian decisamente poco divertente, mi guarda sorridendo e facendo segno con la testa verso il bagno al piano di sopra.
Se vi state chiedendo perché sa che è al piano di sopra, vi rispondo subito: è già andata al bagno tre volte, per controllare il trucco.

Ma fino ad adesso non mi ha mai chiesto di andare con lei. Evidentemente, ragiono, ha qualcosa da dirmi, quindi annuisco e mi alzo con lei.

Restiamo in silenzio per tutto il tragitto fino al bagno e, una volta chiuse dentro, Olivia si gira verso di me con un mega sorriso alle labbra.

Quello sguardo mi spaventa ogni volta di più, così chiedo: «Che c'è?» e cerco di non far tremare la voce.

«Tian è fantastico. Cioè l'hai visto?» Olivia si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sorridendo sempre di più. «Altro che Mr. Arroganza, Morgan, lui è cento volte migliore.»

La guardo confusa. Come può passarle una cotta e venirle per un altro ragazzo in meno di due ore? «Mi stai dicendo che non ti piace più Kyle e che ti piace Sebastian?»

Arriccia le labbra, poi sospira e inclina leggermente la testa di lato. «La cotta per Kyle non mi è passata, ma sto iniziando ad interessarmi anche a Tian. Ho due cotte, più o meno.»

«Più o meno?» Ripeto, sbattendo le palpebre un paio di volte.

«Okay okay.» Liv alza le mani esasperata. «Forse un po' meno che più, ma il punto è che Sebastian sembra interessato a me. Lo userò per arrivare a Kyle.»

«Lo userai?» Non posso credere alle mie orecchie. Poi dicono ai ragazzi che se ne fregano dei sentimenti delle ragazze. Chiudo per qualche secondo gli occhi e, quando li riapro, trovo un'Olivia che mi guarda confusa. «Hai idea di quanto sia terribile quello che hai detto?»

«Lo so.» Sospira e per qualche secondo penso che sia una vera stronza, ma poi scaccio il pensiero. É la mia migliore amica, infondo. «Ma che altro devo fare? Voglio Kyle e questa sembra l'opzione migliore.»

Usare una persona per arrivare ad un'altra... al solo pensiero mi sale la nausea ed ho il desiderio ardente di concludere la conversazione.
«Senti, Liv, fa' quello che ti senti, ma per favore non coinvolgermi. Non voglio più sapere dei tuoi piani dove vuoi ferire i sentimenti degli altri per arrivare ad Anderson.»

Non lo sto facendo per Sebastian, anche perché ci ho parlato due volte e di lui non potrebbe fregarmene di meno, lo avrei fatto per tutti. Tian è un umano ed i suoi sentimenti non devono essere usati per arrivare al suo migliore amico. È disgustoso e disumano il solo pensiero.

«Morgan...» Olivia sbuffa e sta per dire altro, quando la interrompo con un'alzata di mano.

«Sul serio Liv. Fa' quello che vuoi, ma non dirmelo.» Sospiro, poi faccio segno con il capo verso la porta. «Il tuo trucco è apposto, adesso andiamo giù.»

Lei annuisce e ritorniamo a tavola come siamo salite, ovvero nel silenzio più rigoroso.
Ma, mentre prima era un silenzio calcolato, questo è opprimente.

Anche se ho detto ad Olivia di non coinvolgermi più in questa storia, ci sono già fin dentro il collo: io so quello che farà a Sebastian, e se da una parte dovrei stare zitta perché sono la migliore amica di Liv, come essere umano dovrei avvisare il migliore amico di Mr. Arroganza.

Prendo un pezzo di polpettone, preparato interamente da Catherine, mentre decido che la soluzione migliore da prendere sia aspettare.
Per il piano di Liv ci vorrà un po', ed io avrò un po' di tempo per decidere.

Anche se, al solo pensiero di tradire la fiducia della mia migliore amica mi sale un magone alla gola difficile da ingoiare.

I miei pensieri vengono interrotti dalla suoneria di un telefono, che scopro dopo qualche secondo appartenere a Kyle Mr. Arroganza Anderson.

Senza curarsi di tutti gli sguardi addosso, si alza e risponde, guadagnandosi un'occhiataccia dai suoi genitori.

«È Charlotte.» Bisbiglia Sebastian, guardando me e poi Olivia. «Le cose si stanno facendo serie tra loro due.»

Ad Olivia si spegne il sorriso, ma quando le pesto il piede e faccio segno verso Tian si stampa di nuovo sul volto un'espressione felice.

Sebastian non si accorge di nulla e continua a parlare indisturbato con la mia migliore amica.
Se è vero che è interessato ad Olivia, mi sento male per lui.

Da quel che ho sentito è un tipo socievole con tutti, ma sembra prestare molta attenzione a Liv. Ad esempio, con me stasera, ha spicciato giusto tre parole.
Eppure dentro di me mi chiedo cosa veda un Kyle, perché sembra simpatico.

Come fa ad essere amico di Mr. Arroganza?

Mi riprendo quando penso che è stato lui a girare il video, mentre la farina mi cadeva addosso, con Kyle vicino che mi salutava.
Capisco perfettamente perché sono amici: tra stronzi si riconoscono.

Adesso non provo più pietà, solo rabbia e voglia di vendicarmi per quello che sto passando.
Se Olivia vuole spezzargli il cuore, bene venga.

Ad interrompere i miei orrendi pensieri, è proprio Mr. Arroganza che si avvicina e chiede le chiavi della macchina a Micheal.

«Perché?» Suo padre lo guarda con la fronte corrugata. «Stiamo ancora tutti cenando, Kyle.»

«É un'emergenza.» Sposta il peso da un piede all'altro, con una voce sempre più preoccupata. «Per favore, papà.»

Il signor Anderson annuisce e gli indica le chiavi, posate poco lontano da noi, e Kyle si precipita fuori casa senza dire nient'altro.

Charlotte deve essere proprio nei casini se Kyle corre così da lei. O forse l'emergenza è solo una finzione.

Conoscendo Mr. Arroganza è possibilissimo.

Restiamo tutti in silenzio dopo che Kyle se ne va, finché non prende parola Sebastian. «Sai, Olivia, cosa cambierei di te?»

«Cosa?» Chiede la mia migliore amica preoccupata, intanto i genitori iniziano a parlare di nuovo.

«Il cognome.» Tian le fa un'occhiolino, a cui Olivia arrossisce.

Io quasi mi affogo con il cibo che ho in bocca per le risate. Ma che battuta squallida e vecchia è, per rimorchiare?

Involontariamente porto lo sguardo sulla sedia vuota di Kyle e, con mia grande sorpresa, mi accorgo che la sua assenza mi turba più di quanto dovrebbe.

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

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