Capitolo LXV

25.7K 1K 213
                                    

Quello stesso pomeriggio, ci vediamo tutti noi ragazzi all'ingresso del resort, perché Andrea sta partendo.

In questi giorni lui e Luis non hanno fatto altro che stare insieme e credo che mio fratello si sia preso una bella cotta per lui.

«È stato bello conoscerti, Andrea.» Gli dico, prima di abbracciarlo e dargli due baci formali sulle guance.

Lui ricambia e mi fa un sincero sorriso. «È stato bello anche per me, Morgan. Spero di vederti presto.»

Gli rispondo che lo spero anche io e lo spero sul serio: Luis sembra davvero felice con lui. Poi mi faccio indietro e Andrea saluta Kyle e Nathan. Quando ha finito con loro, li prendo per le braccia e li conduco lontano, per lasciare ad Andrea e Luis un po' di privacy.

«Che sorella con i fiocchi.» Borbotta Mr. Arroganza, al che gli dò un piccolo schiaffo sulla nuca per farlo smettere di prendermi in giro.

«Finiscila.»

«Tu come stai, Morgan?» Nate mi circonda le spalle con un braccio ed io lo guardo confuso. Mio fratello, allora, si decide a spiegarsi. «Sai per quel ragazzo... Jason, mi pare. Quando parte da qui?»

Kyle si sforza di trattenere una risata, mentre io gli lancio un'occhiataccia. È il ragazzo di cui si è inventato l'esistenza per non farmi flirtare con il bagnino, quando eravamo in barca.

«Non esiste, Nate.» Decido di confessare, con un sorriso. Kyle improvvisamente smette di ridere e mi fissa in silenzio.

«Non esiste? Perché hai mentito?» Nathan non si riferisce a me, bensì guarda Kyle, che è colui che ha inventato la sua esistenza. Chissà, magari c'è sul serio qualcuno che si chiama Jason Smith qui, ma oramai non posso più tirarmi indietro.

O meglio, Kyle non può. «Non mi piaceva quel tizio che ci provava con tua sorella. E poi Morgan è appena uscita da una relazione, non ne vuole un'altra. Ma è troppo buona per dirlo, così l'ho aiutata.»

Gli lancio un'occhiata. «Teoricamente la mia relazione è finita un'anno fa, Anderson.»

Mentre lo dico, mi giro leggermente e faccio in tempo a vedere Luis che va da solo, e con sguardo triste, verso la spiaggia.

Mi si stringe il cuore a vederlo così, per questo mi allontano da Nate e Kyle chiedendo di lasciarci un po' soli. Devo capire se le mie sensazioni sono giuste.

Io, Nate e Kyle stavamo andando verso le camere, che sono verso destra, mentre Luis sta andando a sinistra. Quindi devo farmi un pezzo di strada indietro, che ho fatto qualche minuto fa, prima di raggiungerlo.

E quando lo faccio, lui è già seduto sulla sabbia, con le gambe strette al petto. Mi dispiace così tanto vederlo così. Infondo Andrea è il primo ragazzo con cui ci ha provato.

«Hey.» Gli dico, sedendomi di fianco a lui. Luis si gira a guardarmi, poi riporta lo sguardo davanti a sé.

«Hey, Malefica.»

«Non essere triste, sono sicura che mamma e papà ci permetteranno di andare in Messico. Magari già alle vacanze di Natale.» Cerco di rassicurarlo, perché mi si stringe il cuore a vederlo così.

In questi giorni Luis era una persona completamente nuova: rideva, scherzava, abbracciava chiunque. Ha persino presentato Andrea ai nostri genitori, che lo hanno trovato simpaticissimo.

«Non credo di volerci andare, Morgan. È per questo che sto così.» Sospira, con voce tremolante. Non ho idea di come deve sentirsi in questo momento, tra la tristezza e la confusione, ma so che deve essere brutto.

Mi ricorda quando mi sono lasciata con Omar. Io stavo molto peggio, perché avevo perso il mio migliore amico ed il mio ragazzo, mentre Luis conosce Andrea da quattro giorni. Però ci ha parlato tantissimo e tra il dolore e la confusione deve sentirsi come se avesse perso una parte di sé. O almeno, credo. «Perché?»

Era questo il mio dubbio: che a lui piace, ma che non lo vuole più vedere. «Mi sento in colpa, perché è un ragazzo d'oro e sarebbe perfetto se vivesse in Canada, o anche in posti lontani ma più vicini rispetto al Messico, tipo New York. Ma io ho bisogno di esperienze, adesso più che mai, e non posso aspettare di vedere qualcuno raramente, che se va tutto bene vedo due volte all'anno.»

Luis porta una mano tra i capelli. «Mentre invece lui vuole rivedermi e in un certo senso lo voglio anche io. È un bellissimo ragazzo, e mi piace anche caratterialmente. Ma... ma non posso adesso. Non è corretto nei miei e sopratutto nei suoi confronti.»

Non so cosa rispondere, così mentre cerco le parole gli prendo la mano e gliela stringo. «In questi giorni ti ho visto felice, Luis, ma è anche vero che devi fare ciò che ti senti. Se pensi che devi fare delle esperienze reali, falle. Sono sicura che Andrea capirà e poi, magari, tra qualche anno vi incontrerete di nuovo.»

«Già, hai ragione Morgan.» Oltre che ricambiare la stretta alla mia mano, si siede a gambe incrociate e mi stringe a sé. Appoggio la testa sul suo petto mentre lo sento sussurrare grazie sui miei capelli.

«Non dirlo neanche, Luis. Io ci sarò sempre per te, così come tu ci sei per me.» Mormoro sulla sua maglietta.

Mio fratello continua ad accarezzarmi i capelli e a stringermi a sè per alcuni minuti. Poi sospira e si allontana leggermente. «Dobbiamo parlare un attimo, sorellina.»

Lo guardo preoccupata. Abbiamo parlato di Andrea, delle sue preoccupazioni, e qualche giorno fa abbiamo parlato della mia situazione con Omar, il quale credo di non amare più.

Solo il tempo, però, potrà confermarlo.
«Dimmi.»

Luis si mette a gambe incrociate di fronte a me, in modo da guardarci bene negli occhi, e di non stare spalla a spalla.
Mi metto a gambe incrociate anche io e aspetto. «Malefica, per quanto tu dirai di no, so che sta succedendo e cambiando qualcosa con Kyle. Ce ne siamo accorti tutti, oramai.»

Apro la bocca per ribattere, ma Luis fa prima di me. «Con Omar hai sofferto tanto, soprattutto in queste ultime settimane, ma so che con Kyle è diverso. Con lui, qualunque cosa succederà, soffrirai. Non ho idea del perché, ma è sempre stato così.»

In un certo senso è vero, ma non capisco dove voglia andare a parare. Lo lascio continuare. «E so anche che ritornerete sempre l'uno dall'altra, l'avete sempre fatto. Ma quando soffrirai, ed io sarò al college, voglio che tu ti ricorda di questo momento e di quanto tu sia stupenda, dentro e fuori. Sei Morgan Julia Hill e nessuno merita il tuo dolore.»

Non so esprimere a parole la riconoscenza che sto provando in questo momento e neanche il bene che gli voglio, così lo abbraccio e aspiro a fondo il suo profumo, così simile al mio. «Ti voglio così tanto bene, Lu.»

«Ti voglio bene anche io, Morgan. E ti prego di ritornare a essere te. So che è un brutto periodo e so che ne uscirai più forte di prima. Combatti, Malefica, non arrenderti mai.»

«Mai.» Ripeto, stringendomi più a lui.

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now