Capitolo LXII

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Il bagnino si presenta di nuovo, per i miei genitori, e questa volta non mi dimentico il suo nome. Thomas. Un nome facile e anche carino.

Siamo su una barca diretti a fare snorkeling in questo momento. Sorrido come una scema, perché dalle foto che ci hanno fatto vedere sembra bellissimo.

Kyle finalmente leva il telefono, ma solo perché non prende e i gemelli bisticciano scherzando tra di loro.

«Siamo quasi arrivati.» Thomas sorride, in particolare verso la mia direzione. Prima di salire mi sono accidentalmente assicurata che capisse che sono single. È stato abbastanza facile: ho chiedo davanti a lui come stesse la ragazza di Kyle. Quest'ultimo voleva ammazzarmi.

«Hey, Ms. Ironia.» Sussulto quando Mr. Arroganza si siede vicino a me. L'ultima volta che mi ha chiamato così... avevamo appena smesso di baciarci. Dio, dovrei smetterla di pensare a quel bacio.

«Che vuoi?» Chiedo un po' troppo brusca. Ma no, che dico? Non si è mai troppo bruschi con Anderson. In più Thomas non mi sta più guardando e non posso chiedergli un aiuto.

«Niente, mia cara Morgan.» Sorride e mi circonda le spalle con un braccio. Oddio. Deve allontanarsi. Questo ha il morbo dello stronzo.

«Sai, mio caro Kyle, ti ho dedicato una poesia. Scritta da me con tanto tanto amore.» Alzo gli occhi al cielo. Lui ridacchia.

«Recitamela pure, Hill.»

Mi giro a guardarlo. I nasi quasi si sfiorano, però mi concentro sui suoi occhi per non far ritornare la voglia in me di baciarlo. Davanti a tutti, tra l'altro.
Mi schiarisco la voce. «Le rose sono rosse. Le viole sono blu. Vattene a fanculo che non ti sopporto più.»

Kyle scoppia a ridere e anche a me scappa un sorriso, che viene sostituito da un'espressione confusa quando noto che tutti mi fissano. Poi realizzo.

Thomas ha spento il motore e tutti hanno sentito la mia "poesia". Mia madre sta per perdere la mascella, per quanto è spalancata.

«Uhm...» Nate interrompe il silenzio. «Hai sul serio detto mio caro Kyle

«L'ha appena mandato a quel paese e tu pensi a questo?» Luis si porta una mano tra i capelli. «Fratello, la sensazione che ieri si sarebbero messi insieme era completamente sbagliata.»

Mi va di verso la saliva e inizio a tossire a gran voce. Mi porto una mano sul petto per cercare di non morire, mentre Kyle mi lascia un paio di pacche sulla schiena.

Quando mi sono calmata, Catherine guarda i gemelli. «Che significa che avevate la sensazione che si mettessero insieme?»

Nate scrolla le spalle. «Sono stati tutta la sera appiccicati. Hanno ballato insieme. Luis era convinto che si sarebbero giurati amore eterno.»

Kyle si gira verso di me con in volto un'espressione divertita. Io. Lo. Strozzo. «Capito, Morgan? Siamo shippabili.»

«Ma ammazzati.» Alzo gli occhi al cielo e questa volta non sono io ad affogarmi con la saliva, ma mia madre. Quando si riprende mi lancia un'occhiataccia che intimorirebbe anche Hulk.

«Morgan Julia Hill-» Sta per partire, finché Thomas grazie a Dio non la interrompe. «Siete un vero spasso. Sopratutto tu, Morgan.»

«È anche fidanzata.» Sento la presa di Kyle farsi più forte e mi giro verso di lui con un sopracciglio inarcato. Ma che si fuma la mattina?

«Ah.» Thomas mi lancia un'occhiata, o almeno così mi sembra. Io sono troppo occupata a fulminare con lo sguardo Mr. Arroganza.

«Fidanzata?» A parlare è mio padre. «Credevo che le cose con Omar fossero finite male.»

«Infatti.» Kyle sostiene il mio sguardo e risponde, come se avesse voce in capitolo. «Ieri si è baciata con un certo Jason Smith. È stato amore a prima vista.»

Qualcuno ha un martello da sbattergli in testa?
«Spero che uno squalo ti mangi.» Gli bisbiglio.

«Spero che tu anneghi.» Sussurra, senza farsi sentire dagli altri, di rimando.

«Era alla festa? Come l'hai conosciuto, Malefica?» Nate si sporge un po' verso di noi, essendo interessato a questo Jason. I gemelli, ogni volta che mi piace un ragazzo o mi fidanzo, fanno sempre un interrogatorio.

«Ehm...» Distolgo gli occhi da Kyle e li punto sulla mia famiglia, in modo che non strozzi a mani nude Anderson. «Mentre stavo ritornando in camera. Lui era appena arrivato, ci siamo messi a parlare e... e una cosa tira l'altra.» Sopratutto la morte di Kyle. Quello lo tiro sicuro.

«Non è un po' troppo presto? Voglio dire, vi conoscete da una sera.» Catherine aggrotta la fronte, ma ha un sorriso dolce e comprensivo stampato in volto.

«È quello che ho detto anche io.» Kyle improvvisa un sorriso e scuote leggermente la testa, come per fare più enfasi al discorso.

Gli pesto il piede senza farmi vedere dagli altri e lui geme di dolore. Nascondo con la mano un sorriso di vittoria.

«Bene.» Thomas prende una sacca da dove caccia maschere e pinne. «Questo è uno dei punti più belli per fare snorkeling. Io personalmente lo adoro.»

Passa ad ognuno quello che ci serve e ci spiega di non allontanarci mai troppo da dove è lui.
Kyle finalmente leva il braccio dalle mie spalle, così io ne approfitto per sorridere a Thomas. «Hey... io ho tanta paura degli squali e delle meduse. Posso restarti vicino?»

Ricambia il sorriso. Qualcosa mi dice che non ha creduto alla balla di Kyle. «Ma certo, Morgan.»

Kyle si gira a guardarlo. Poi fissa me mentre mi spoglio e resto in costume. Inarco un sopracciglio nella sua direzione e lui distoglie lo sguardo.

Ma che diavolo ha da fissare? Non può fare lo stronzo per diciotto anni, poi sparare qualcosa di dolce, baciarmi, fare lo stronzo di nuovo e aspettarsi che non mi vendichi.

Thomas mi sfiora il fianco con la mano. «Io sto scendendo, per motivi di sicurezza devo essere il primo. Tu scendi quando vuoi, ti aspetto vicino la scaletta.»

«Grazie, sei sul serio gentilissimo.» Gli dico, facendo un sorriso a trentadue denti.

Mentre lui si cala dalla scaletta, e poi i gemelli lo seguono, ho la fantastica idea di provocare un po' Kyle.

«Hey, Anderson.» Si sta levando la maglietta e ignoro i suoi addominali scolpiti. Mannaggia a lui e al suo vizio di fare tanto sport.

Ma stai zitta e guarda, che lui prima ti ha fatto la radiografia. Rifatti gli occhi, donna! Urla il mio subconscio, che sta per avere una crisi ormonale.

Mr. Arroganza si gira verso di me. «Sì?»

Non riesco a trattenere un sorriso. Fa male la vendetta, eh? «Tieniti stretti gli amici ed i nemici.»

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia strappato qualche risata (soprattutto la poesia di Morgan, che devo dire è un tocco di classe). Buona settimana a tutti miei amati lettori 💕

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