Capitolo XIX

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Evito tutti per le ore successive e alla paura pranzo non vado in mensa. Non ho voglia di vedere nessuno.

La rabbia che provavo per Mr. Arroganza, però, si è dissolta e al suo posto ha lasciato spazio al dolore. Perché spingersi fino a questo punto?
Perché non limitarsi agli insulti, come al solito?

«I tuoi fratelli volevano parlarti.» Kyle mi trova seduta in mezzo ad un corridoio isolato, quando alla fine della pausa mancano solo dieci minuti. «Puoi usare il mio cellulare.»

Mi porge il suo telefono, ma io scuoto subito la testa e guardo da un'altra parte.
«Grazie, ma userò quello di mia madre più tardi.»

«Che c'è, hai paura che anche il mio cellulare ha il morbo dello stronzo?» Kyle arricchita le labbra in una smorfia che, mi rendo conto solo dopo, serve per mascherare un sorriso.

«Non ne ho paura.» Ribatto, chiudendo gli occhi e stringendo le gambe al petto. «Ne sono fermamente convinta.»

Non ho idea del perché è improvvisamente carino e gentile con me, e non lo voglio neanche sapere. Forse è questa la sua vendetta: farmi impazzire, facendomi scervellare sul suo comportamento bipolare.

Ma una cosa a mia favore c'è: io sono molto più bipolare di lui. Diciamo che, se tutti i ragazzi bipolari delle storie di Wattpad mi sfidassero, vincerei in ambito di bipolarismo.

La risata di Kyle riecheggia in tutto il corridoio e poi scivola lentamente a terra, di fianco a me.

Corrugo la fronte, perché non è un comportamento da Mr. Arroganza. Lui mi avrebbe presa in giro, esattamente come ha fatto ieri sera.

«Che fai?» Gli chiedo dopo qualche secondo. Questo Kyle gentile mi spaventa e non poco.

«Mi siedo.» Scrolla le spalle e poi caccia dalla tasca della felpa il cellulare. «E ti terrò il cellulare mentre chiami i gemelli, così non prenderai il morbo dello stronzo, anche se già ce l'hai.»

Fa uno dei soliti sorrisi da schiaffi all'ultima parte, ed io mi sto trattenendo sul serio per non colpirlo su quella guancia.
Ce l'ho così vicina... basta che allungo la mano e... boom! La mia impronta gli resterà per un bel po'.

Ma poi mi rendo conto che mi farà vedere Nate e Luis, così mi stringo le braccia al petto per non commettere gesti avventati. Non dico gesto stupido perché se lo meriterebbe, ma non é questo il momento.

«Molto divertente.» Alzo gli occhi al cielo. «Sarò anche stronza, ma non sono arrogante.»

Non vedo l'espressione di Kyle, perché continuo a guardare di fronte a me. So solo che dopo qualche secondo sento il telefono squillare, segno che sta chiamando qualcuno.

Solo quando sento le voci mi rendo conto che ha chiamato sul serio i miei fratelli.

«Prego, Ms. Ironia.» Non rispondo al commento di Kyle, ma mi concentro sullo schermo del suo cellulare, che raffigura i miei adorati fratelli seduti uno sul letto ed uno a terra.

«Ragazzi!» Mi stampo sulla faccia un sorriso a trentadue denti e mi rendo conto che non parlare con loro per quasi una settimana è stato orrendo.

«Morgan!» Luis sorride in mia direzione, mentre Nate fa vagare lo sguardo da me a Kyle almeno cinque volte.

«Siete seduti vicini e.... e non vi siete ancora uccisi a vicenda?» Parla infine, aggiungendo una piccola risata alla fine.

Io lancio un'occhiata a Mr. Arroganza e mi stampo in faccia un sorriso presuntuoso. «Tanto io lo uccido per prima.»

«Ragazza-farina.» Tossisce Kyle, guadagnandosi una gomitata nelle costole da parte mia.

«Anderson.» L'ammutolisce Nathan, mentre Luis prende in mano il discorso.
«Abbiamo visto il video, sorellina! Non fanno che parlarne qui al college. Se verrai anche tu qui avrai sicuramente una certa popolarità.»

Mi giro a guardare furiosa Mr. Arroganza, senza rispondere a mio fratello. Kyle in risposta fa spallucce e poi si mettono tutti e tre a parlare dell'ultima partita di football di Anderson.

Io ascolto in silenzio, osservando i miei fratelli ridere e scherzare con un proprio amico.
Con me si comportano in modo diverso, perché sono la loro piccola sorellina, ed è bello conoscere un altro loro lato.

Quando sono a casa parlano con Kyle, ma il più delle volte evitano che io e lui finiamo a rissa.
Eppure so che sono tanto amici, tutti e tre, nonostante me.

Ma i miei fratelli quando si tratta di Mr. Arroganza e le nostre litigate danno sempre ragione a me e difendono sempre me. È uno dei motivi principali per cui li amo.

A metà chiamata mi sciolgo e scherziamo tutti e quattro, anche io e Kyle. Non era mai successo prima d'ora.

Kyle li informa che mi ha portato sulla moto, ed io racconto come è stato bello sentire il vento nei capelli e la sensazione di andare così veloce.
Luis e Nate ci raccontano dell'incidente che è successo ieri nella sezione di informatica. A quanto pare sono stati hackerati tutti i computer e la dirigente ha dato letteralmente di matto.

Rido così forte che mi vengono le lacrime agli occhi e Kyle, quando mi sto per affogare con la mia stessa saliva, mi dà alcuni colpetti sulla schiena.

«Perché l'hai fatto?» Domando, quando la videochiamata è terminata.
È stato un gesto così carino che mi viene quasi da ringraziarlo e non lo dico solo perché ha evitato che mi strozzassi.

«Non lo so.» Sospira, sembra combattuto. «Mi piace quando ti arrabbi, quando dai di matto e mi rispondi sempre ironica. Ma odio quando tu soffri e sei triste, anche se non so il motivo.»

Senza aggiungere altro, si alza e se ne va via, lasciandomi ancora seduta in mezzo al corridoio, interdetta.

Chi è questo Kyle Anderson e cosa ne ha fatto di Mr. Arroganza? E perché mi piace quasi questo lato di lui?
Quasi.

Lui é Kyle Anderson. Non posso permettermi di pensare che sia stato simpatico.
Eppure lo è stato.

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

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