Capitolo XX

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«Hey Morgan.» Sebastian picchietta con le dita sulla mia spalla all'uscita di scuola, quando mi sto incamminando verso l'uscita.

«Ciao.» Lo saluto, a disagio, non sapendo che fare. Non lo conosco così bene da intrattenere una conversazione.

Tian accenna un sorriso e poi fa un cenno verso un'auto. Ci metto qualche secondo a capire che è la sua.
«Ti dò io un passaggio a casa, Kyle non può accompagnarti oggi.»

Non dovrei essere sorpresa, il gesto carino di oggi non significava proprio niente.
Prima, in corridoio, sapevo che sarebbe tornato quello di prima, ma una parte di me sperava di no.
È la stessa parte a cui sono piaciuti i minuti passati in videochiamata con i miei fratelli, seduti a terra spalla contro spalla.

Al solo pensiero del fatto che spero succeda di nuovo rabbrividisco e elenco mentalmente tutte le volte che mi ha fatto star male per far ritornare un po' di sale nella mia zucca. Kyle è un cretino. Uno stronzo e come tale deve rimanere.

La mia testa non può trovarlo carino nei modi, nè bello esteticamente.

«Non ti preoccupare, posso chiedere un passaggio anche a Savannah o Jasper.» Riporto i piedi per terra e rispondo a Sebastian, che mi guarda accennando un sorriso.

Si nota da chilometri di distanza che è imbarazzato e non sa cosa fare, esattamente come me.

Perché quell'idiota di Kyle gli ha detto di darmi un passaggio? Non mi bastava Mr. Arroganza, adesso devo passare del tempo anche con il suo migliore amico?

Olivia darà di matto quando glielo racconterò, ne sono sicura.

«Preferisco che tu venga con me.» Guardo confusa Tian, così lui continua. «Kyle ha giá scritto a tua madre che ti dò io un passaggio, adesso sei una mia responsabilità.»

Mi irrigidisco e cerco di non guardare troppo male Sebastian.
«Una tua responsabilità? Tu e Kyle, e mia madre, tra parentesi, dovete smetterla di parlarmi come se avessi tre anni. Per l'amore del cielo, sono maggiorenne.»

Probabilmente si aspettava una mia simile reazione, perché continua a guardarmi impassibile.
«Senti Morgan, Kyle ha detto così e faremo così. So che mi odi per il fatto del video e perché sono il migliore amico di Mr. Arroganza, ma-»

«Come sai che chiamo Anderson così?» Lo interrompo, inarcando un sopracciglio.

«Sono il suo migliore amico.» Mi risponde con il mio stesso tono. «Credi che non mi dica tutto?»

Fino a dieci secondi fa pensavo che non parlasse di me, ma è evidente che mi sbagliavo.
Infondo, come io parlo di lui, perché lui non può parlare di me?

Non rispondo e faccio spallucce, guardando da un'altra parte.
Mi sta salendo il nervosismo. Sebastian ed io abbiamo spicciato giusto due parole, mi immagino già il silenzio imbarazzante in macchina.
E, stasera, quando Tian racconterà tutto a Kyle, si prenderanno gioco di me.

«Va bene.» Cedo poi, quando intravedo Jasper salire in macchina. «Per il passaggio in macchina, intendo.»

Sebastian sorride e fa nuovamente un cenno verso il parcheggio. «Allora andiamo.»

Annuisco e ci incamminiamo verso la sua Toyota nera.
Gli studenti mi fissano tutto il tempo, facendomi dubitare sulla loro vita sociale.
Non hanno da fare nulla oltre che farsi i cavoli miei?

Domani ci sarà un nuovo articolo su di me, ne sono sicura.
Morgan Hill diventa improvvisamente amica di Kyle Anderson e di Sebastian Miller, sarà il titolo.

Dieci minuti dopo sto dando le indicazioni a Sebastian per casa mia.
Guidando mi ricorda molto Kyle. Hanno lo stesso modo rilassato e affascinante di tenere il volante, lo sguardo concentrato ed improvvisamente capisco perché sono ritenuti i ragazzi più belli della mia scuola.

Ma questo non significa che voglio avere a che fare con loro, sia chiaro.

«Olivia...» Tian si schiarisce la voce, ad un certo punto. «Olivia ti ha parlato per caso di me?»

Mi si stringe il cuore pensando a come lei lo stia usando. Miller sembra interessato sul serio.
«Sì.» Le parole mi sfuggono prima che possa pensare a cosa dire. «Parla di te in continuazione.»

«Sul serio?» Sorride, lanciandomi un'occhiata. Poi scuote leggermente la testa sforzando una risata. «Ed io che pensavo di essere un pazzo per avere una cotta per una ragazza con cui non ho mai spicciato parola.»

Cerco di forzare una risata, ma mi si forma un groppo in gola.
Olivia lo ucciderà quando lui si renderà conto che è tutta una finta.

Ringrazio Dio, anche se sono atea, quando arriviamo davanti casa mia.
Non ho mai trovato un viaggio in macchina così stressante.
No okay, quelli di Mr. Arroganza sono molto più stressanti.

«Questa è casa mia.» Gli indico la strada che conduce al garage, l'unico posto dove può entrare una macchina nel vialetto di casa. «Grazie mille del passaggio.»

«Grazie a te per non aver fatto storie.» Tian ride e mentre io apro lo sportello penso che non è poi così male.
Non come Kyle, per lo meno.

«Ciao Sebastian.» Mi affretto ad uscire dal veicolo e, quando sto per aprire la porta, lo sento urlare: «Gli amici mi chiamano Tian!»

Mi giro a guardarlo, confusa, lui fa spallucce e fa retromarcia, fino a scomparire dalla mia vista.

Amici? Siamo amici?
Forse perché pensa che presto lui e Olivia si metteranno insieme. O forse diceva così, per educazione.

Sí, sarà sicuramente per quello.

Prendo le chiavi dalla cartella e le giro nella toppa, fino ad aprire la porta. Sono sorpresa quando mi rendo conto che non era chiusa a chiave e quasi sussulto quando trovo mia madre che cammina per il corridoio a telefono.

Non ci metto a capire molto con chi sta parlando quando la saluta. Era la madre di Kyle.

«Tesoro, hey.» Accenna un sorriso appena i nostri occhi si incontrano. «Come è andata a scuola?»

«Bene.» Non è una bugia: oggi non ho avuto compiti in classe, né interrogazioni ed in più Kyle è stato stranamente gentile. «Cosa voleva Catherine?»

«Ci stiamo organizzando per il viaggio.» Sorride, mentre la mia cartella cade con un tonfo a terra.

Vi prego, ditemi che sto capendo e sentendo male. Ditemelo.

«Viaggio?» Ripeto con voce stridula. Quest'anno è andato benissimo perché non c'era Mr. Arroganza, ma ho come la sensazione che dopo la lotta di cibo non me lo leverò dai piedi per un po'.

«Già.» Mia madre fa un sorrisetto da un orecchio all'altro. «A novembre farai una settimana di assenza a scuola. Andremo con gli Anderson in Malesia, in un villaggio turistico per sette giorni. Sarà bellissimo, tesoro!»

Ditemelo.
«E Luis e Nate?» È l'unica cosa che chiedo, ho bisogno di sapere che verranno anche loro. I miei fratelli mi faranno dimenticare per qualche ora che Kyle non è con noi.

«I gemelli verranno insieme a noi, ovviamente. Partiremo il primo novembre, così voi ragazzi potrete andare alla festa di Halloween. Catherine ha detto che Kyle adora quel genere di feste, non gliela faremo perdere.» Mia madre è sempre più elettrizzata, mentre io ho voglia di sbattere ripetutamente la testa contro un muro.

La Malesia mi intriga molto, e per questo non vedo l'ora di partire, ma non voglio stare una settimana nello stesso villaggio con quel gorilla sotto sviluppato.

Apro la bocca per ribattere che a Kyle piacciono tutte le feste dove si beve, ma a mia madre suona il cellulare e risponde, rivolgendomi un cenno con il capo.

Io sbuffo, lasciando perdere, e rintanandomi in camera mia.
Dio, spero che novembre non arrivi in fretta.

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now