Capitolo LX

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Verso l'una di notte inizia a presentarsi la stanchezza. Alla fine io e Kyle abbiamo ballato per ben un'ora e poi Luis ci ha presentato la sua nuova fiamma: un messicano di ventidue anni -io credevo fosse più piccolo, ed ero così sorpresa che mi ha anche mostrato la carta d'identità- che resterà qui per altri tre giorni.

Nate invece non l'abbiamo più visto e, sinceramente, non voglio sapere cosa sta facendo. Lo vedo dopo un po' circondato di ragazze su un divanetto, mentre sorseggia un cocktail. Alzo gli occhi al cielo.

«Va tutto bene?» Luis sposta un attimo gli occhi dal messicano, che si chiama Andrea. Da brava sorella minore quale sono lo approvo, perché è proprio un ragazzo carino e gentile.

Annuisco. «Credo che andrò a dormire, sono stanca.»

Luis dice che va bene e mi dà un bacio sulla fronte. Poi saluto Nate con gesto della mano e lui, da lontano, alza il cocktail a mo' di saluto. So che quella di Luis era solo una scusa per venire qui: ha la faccia di chi é in paradiso.

«Ti accompagno.» Anderson mette una mano dietro la mia schiena, toccandomi per sbaglio la scollatura posteriore. Le sue dita sono fredde a contatto con la mia pelle. «È pieno di ubriachi, qui.»

Mentre prima potevo ribattere, perché non ce ne erano tanti, adesso invece sì. Molti sono brilli: non si capisce quando parlano, sbandano mentre camminano e urlano frasi incomprensibili.

«Va bene.» Mi sento più sicura ad andarmene con Kyle, perché ho sul serio paura quando ci sono così tanti ubriachi intorno. Saluto di nuovo Luis con un abbraccio e Andrea con un sorriso, poi ce ne andiamo sul serio.

Faccio un cenno con la testa in direzione del bagnino, con cui alla fine sono riuscita a scambiare due parole, con ovviamente la supervisione di Anderson. Era lì, a braccia incrociate dietro di me e sembrava una guardia del corpo.

Mentre ci addentriamo verso le camere, restiamo in rigoroso silenzio e sorrido perché si sentono solo i grilli e la musica della festa.

«Grazie.» Mi schiarisco la voce. «Per esserti assicurato che stessi bene. Sia alla festa che ora.»

Kyle fa un cenno del capo, poi si mette le mani in tasca e continua a camminare in rigoroso silenzio. Non capisco mai cosa pensa, nè cosa penso io di lui. Mi farà diventare matta, perché mi fa cambiare idea su di lui ogni singolo momento.

Se prima penso che sia uno stronzo, in realtà lo penso la maggior parte del tempo, poi fa qualcosa di dolce. Come adesso, che si sta assicurando che arrivi in camera sana e salva. Magari è ancora quel suo stupido piano per farmi innamorare di lui. O magari no, e questo mi lascia confusa e felice al tempo stesso.

Dio, lo vorrei ammazzare, così tutto sarebbe molto più semplice.

Sento che parte Perfectly wrong di Shawn Mendes alla festa in lontananza e mi viene da sorridere, perché quando Kyle ha quasi investito Ade in radio c'era questa canzone.

Mr. Arroganza decide di spezzare il nostro silenzio proprio sulle note di questa canzone, quando siamo praticamente arrivati in camera.

«Hai mai...» Kyle si ferma un attimo. «Hai mai la voglia di fare una pazzia?»

Guardo Kyle inarcando un sopracciglio. Non mi ha mai chiesto una cosa del genere.
«Dipende.» Accenno un sorriso. «Che pazzia vuoi fare?»

«Voglio baciarti.»

Due parole per farmi bloccare sul posto.
Anche io vorrei baciarlo, il pensiero oramai mi tormenta da un po', nonostante lo odi con tutta me stessa, ma Kyle sta fingendo per quella stupida conversazione che ha avuto con Sebastian.
E, teoricamente, anche io all'inizio ho finto.

Sforzo una risata. «No, non vuoi sul serio.»

Kyle aggrotta la fronte e mi guarda come per dire: «e tu che ne sai?», così sospiro e confesso. «Un mese fa, circa, ho per sbaglio sentito tu e Sebastian parlare. Gli hai detto che sono una spina nel fianco e lui ha detto di farti innamorare di me. Hai detto che lo avresti fatto. Non vuoi baciarmi sul serio. Tu vuoi Charlotte.»

Resta qualche secondo in silenzio, facendomi capire che ho ragione. Io sarò per sempre la sua nemica, non potrò mai essere qualcosa di più. Non che io voglia, sia chiaro. C'è una grande differenza da volerlo baciare un paio di volte a voler essere la sua ragazza.

Mr. Arroganza sorride e, senza dire niente, mi prende la mano. Io lo lascio fare, perché sono curiosa di vedere cosa si inventerà. Porta la mano fin sopra il suo petto, all'altezza del cuore.
«Non so se senti, ma batte davvero davvero veloce ogni volta che penso di baciarti. Ho detto di sì a Sebastian, Morgan, ma non sto fingendo. Nulla di quello che ho detto o fatto era finzione.»

«Quindi credi sia una spina del fianco?» Riesco a dire con un filo di voce. Sento il suo cuore e batte veloce, quasi quanto il mio che sento nelle orecchie.

«Sì.» Sento una fitta al petto. «Ma sei la spina nel fianco più bella che abbia mai avuto.»

E prima che possa dire altro, unisce le nostre labbra in un bacio.
Kyle lascia la mia mano e mi prende il viso con le mani, mentre io affondo una mano nei suoi capelli ed una l'appoggio sul suo fianco.

Non riesco a pensare a niente. Non penso a Omar, a Charlotte, a Olivia. Penso solo a Kyle e a quanto lo odio. Alla sua faccia da schiaffi e al fatto che mi piace il nostro provocarci continuamente.

Le sue labbra sono soffici e calde, mi chiedo perché non l'ho mai baciato prima. E mi chiedo se lui stia pensando alle mie stesse cose. Se stia desiderando di non lasciarmi più andare.

Quando ci stacchiamo per mancanza di fiato, lui sorride e appoggia la fronte sulla mia per qualche secondo.
«Buonanotte, Ms. Ironia.»

Poi si allontana e, anche se so che non mi può sentire, dico a bassa voce: «'Notte, Mr. Arroganza.»

E anche se so che domani farà lo stronzo, anche se so che domani ci feriremo, faremo finta di niente, non riesco a trattenere un sorriso da ebete.

Angolo autrice

Dopo sessanta capitoli finalmente vi ho dato un bacio tra Morgan e Kyle. Non ammazzatemi. 😂
Grazie come al solito per i voti e i commenti, vi voglio tanto bene ❤️

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now