Capitolo XXXV

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Quando arrivo a scuola trovo il mio gruppo di amici già riunito. Omar e Jasper sono seduti su un muretto, fumando una sigaretta ed il resto dei miei amici è intorno a loro.

Parcheggio la macchina e scendo, felice di non aver fatto nessun incidente. Fortunatamente stamattina hanno pulito le strade e non dovrebbe nevicare per due giorni. Il che significa che posso tornare a casa tranquillamente.

«Ciao a tutti.» Raggiungo Olivia e gli altri, che appena mi vedono mi abbracciano. Il mio cuore perde un battito quando Omar mi dà un bacio sulla guancia.

«Dopo devo parlarti.» Sussurra vicino il mio orecchio ed io annuisco, sorridendo.

«Bella felpa.» Cambia argomento Bianca, facendo cenno alla felpa che mi ha prestato Kyle. «È di uno dei gemelli?»

Merda. Non voglio che si facciano strane idee, così dico di sì. «È di Luis.»

Tanto Kyle non la mette quasi mai, per questo me l'ha data. Spero.

Mentre entriamo tutti a scuola vedo la scena più orribilmente al mondo: Kyle e Charlotte che si baciano appassionatamente. Mi trattengo da fare una foto e mandarla a Catherine.

«Vado a salutare Tian.» Olivia fa un sorriso a trentadue denti. «Morgan, vieni anche tu? Sebastian mi ha detto che state diventando amici.»

Sento lo sguardo di Omar su di me. Dio, aiutami tu.
«Ah, ehm... sì, arrivo.» Mi giro verso di miei migliori amici e sforzo un sorriso. «Ci vediamo a lezione.»

So che Omar mi doveva parlare, ma può farlo anche dopo, no? È maleducazione vedere una persona e non andarla a salutare.

«Tian!» Liv gli va incontro e lo abbraccia in modo amorevole. Sono felice per lei, perché Sebastian, levando la chiacchierata che ho origliato, sembra un bravo ragazzo.

«Ciao.» Lo saluto anche io, stando dietro di qualche passo rispetto ad Olivia. Kyle e Charlotte sono a qualche metro da noi e stanno continuando a baciarsi.

Non smettono, così li ignoro. Tian poi accompagna me e Olivia in classe. Ci saluta con la promessa di venire al nostro tavolo a mensa.

Spero che questo non comporti che anche Kyle, o Charlotte, vengano al nostro tavolo. Non credo che lo reggerei.

Omar si siede dietro di me al corso di chimica, mentre Savannah vicino a me. Almeno ho il mio bel gruppo di amici.

L'ora di chimica passa più in fretta del previsto: è una delle mie materie preferite e la studio molto volentieri. In più oggi era dedicata solo a svolgere gli esercizi, per cui il professore non ha né spiegato né interrogato.

«Volevi parlarmi?» Domando ad Omar appena la campanella suona. Devo andare agli armadietti e, quando glielo dico, si offre di accompagnarmi.

«Ti parlerò mentre andiamo lì.» Dice con un sorriso che mi fa sciogliere.

Da quando è tornato non siamo stati molto insieme, probabilmente perché tra l'inizio della scuola ed il suo trasferimento non abbiamo proprio avuto tempo.

«Dimmi, allora.» La butto sul ridere. «Mi stai facendo venire l'ansia.»

Omar ridacchia, prendendomi la mano. Rimango sorpresa, ma è una sensazione piacevole. Così sorrido e ricambio la stretta.

«Volevo parlarti del perché sono qui. E anche chiederti una cosa.» So cosa mi vorrà chiedere, probabilmente. Lo conosco abbastanza da sapere cosa frulla nella sua bellissima testa.

«Ti ascolto.» Lo incito, appoggiandomi con le spalle al mio armadietto.

«Mia nonna sta molto male e siamo tornati qui urgentemente. È stato tutto improvviso, per questo non sono riuscito ad avvisarti. Poi ho visto che eri impegnata e magari sei andata avanti, o sei cambiata per cui-»

«Sono sempre la stessa.» Lo interrompo, facendo spallucce. «Sono sempre la ragazza sarcastica che ha una cotta per te da sei anni.»

Omar sorride e, prima che possa dire qualcosa, si sporge per darmi un bacio sulle labbra. È breve, ma basta che le labbra si tocchino per farmi sentire le farfalle allo stomaco.

Quando si stacca, non trattengo un sorriso. Omar domanda quello che voleva chiedermi. «E se le chiedessi di uscire... venerdì sera, la ragazza sarcastica di cui sono follemente innamorato direbbe di sì ad una cena con me?»

«Sì.» Sussurro ad un palmo dalle sue labbra.
Ho voglia di baciarlo ancora, ma la campanella suona e lui deve andare, dato che ha lezione dall'altro lato della scuola.

Mi abbraccia e mi dà un bacio sulla guancia, poi scompare tra la moltitudine di gente che si avvia nelle aule.

Io prendo un attimo i libri poi mi avvio al corso di letteratura inglese.
Durante il mio cammino, però, ho un incontro poco piacevole con Charlotte Garcia.

«Hey Morgan.» Mi regala un sorriso finto, a cui io rispondo con una brutta occhiataccia.

Charlotte smette di far finta che le piaccio e fa un sorriso odioso, maligno e cattivo. «So che quella è la felpa di Kyle.»

«Non so di che cosa tu stia parlando.» Faccio per andarmene, ma lei mi prende per un braccio.

«Sai, me la ricordo bene. L'abbiamo usata una volta in spiaggia stile telo. Strano che te l'ha prestata... dopo tutto quello che è successo sopra di essa.» Dal tono che usa so che non sta scherzando.

Ed il mio primo pensiero è: che schifo. Il secondo è: lo ammazzo seriamente. Ed il terzo, che oltre ad essere un pensiero è anche un'affermazione per Charlotte è: «vaffanculo».

Vado nella mia classe e dò i miei libri ad Olivia, poi esco e vado in corridoio, sfilandomi subito la felpa. Mi pare che Kyle adesso avesse filosofia.

Mi avvio a passo spedito verso l'aula. Quando entro tutti mi guardano straniti, perché non è il mio corso e non vengo mai qui per evitare certi soggetti, tipo Kyle.

Per fortuna il professore non è ancora arrivato e Kyle non mi ha ancora visto. È girato a parlare con Sebastian e altre persone che conosco di vista, ma di cui non mi ricordo il nome.

Lancio occhiate di fuoco a Mr. Arroganza, che si gira non appena vede che tutti i suoi amici stanno fissando un punto dietro di lui, ovvero me.

Apre la bocca per parlare, ma io gli butto con poca delicatezza la felpa sul banco.

«Maiale!» Grido, attirando l'attenzione di tutti quanti.

Giro i tacchi e me ne esco, scontrandomi anche con il professore, che mi guarda allibito.
Non gli chiedo neanche scusa e scappo nel bagno, troppo nervosa per seguire la lezione.

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now