Capitolo XXI

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«Dobbiamo parlare.» Quando arrivo a scuola, la mattina dopo, Olivia mi prende per un braccio appena esco dalla macchina.

Kyle ci guarda interrogativo, ma non dice niente. Non che abbia detto qualcosa da quando sono entrata in macchina.

«Di cosa?» Cerco di ignorare il suo tono nervoso mentre ci avviamo a passo svelto verso i bagni.
Ho la vaga sensazione che nascerà una litigata, a partire dal fatto che mi sta stritolando il braccio peggio di un pitone.

Credo che se un serpente la vedesse sarebbe fiero di lei, sul serio.

«Mi fai male.» Le dico dopo qualche secondo, mentre lei ignora la mia domanda.

«Bene, puntavo a quello.» Olivia apre la porta e mi spinge leggermente in avanti, per intimarmi di entrare.
Rimango sbigottita dalla sua risposta e dai suoi modi.

«Ma che ti prende?» Incrocio le braccia al petto e mi appoggio al lavandino, guardandola male.
Okay che è la mia migliore amica, ma perché mi sta trattando in questo modo?

Olivia si abbassa leggermente per vedere se c'è qualcuno nei bagni, ma sembrano tutti vuoti.
Riporta lo sguardo verso di me. «Sei una stronza.»

Sussulto alle sue parole. Come può dire con così facilità a me, che sono la sua migliore amica, che sono una stronza?

«Scusa, cosa?» Strabuzzo gli occhi, stringendo di più le braccia.

Olivia sbuffa, ma nel suo sguardo leggo che è ferita, anche se non so perché. «Sei andata a casa di Sebastian. Cosa c'è, vuoi sia Kyle sia Tian? Per questo non sei d'accordo di me che ci provo con loro, uhm?»

Sbatto un paio di volte le palpebre per capire se ci fa o se ci è.
Come può pensare che sono andata a casa di Sebastian?
«Senti, Liv, non so di che cosa tu stia parlando. Sebastian mi ha dato un passaggio a fino casa mia perché Kyle non poteva e glielo ha chiesto. Mi dispiace se hai frainteso ma-»

«Io non ho frainteso.» Olivia mi interrompe bruscamente, avvicinandosi. «Vuoi solo le loro attenzioni, sei invidiosa che io mi trovo un ragazzo mentre tu ancora non riesci a superare la rottura con il tuo?»

«Non metterlo in mezzo.» Ringhio, trattenendomi dallo spingerla all'indietro per farla stare zitta. Sa esattamente dove colpire per ferirmi.

Olivia fa un sorriso soddisfatto. «Proprio come immaginavo. Lo ami ancora.»

«Non sto cercando le loro attenzioni, non le voglio. Non voglio neanche conoscerli o passarci tempo insieme. E questo non ti dà il diritto di chiamarmi stronza.» Cambio argomento, perché quello della mia storia finita è tabù. Non voglio parlarne, non voglio far fiorire i ricordi e la malinconia.

È da un anno che riesco a non pensarci.

«Ma è vero.» Liv fa una finta faccia innocente. «Sei sul serio una stronza. Dici che non ti piace Kyle, che lo odi, ma parli sempre di lui. E adesso che io ci voglio provare con Tian tu non mi vuoi aiutare. Che razza di amica sei?»

«Tu lo vuoi solo usare!» Mi metto a gridare, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

«Voglio quei due ragazzi e tu non ti metterai in mezzo, Morgan!» Mi punta un dito contro, urlando a sua volta.

Ho la voglia irrefrenabile di piangere e urlare contro. Perché non capisce?

Olivia mi lancia un'occhiata di fuoco prima di girare con i suoi tacchi a spillo e uscire dalla porta.

Io resto interdetta ancora per qualche minuto. Scuoto la testa per scacciare le sue parole, che si ripetono nella testa.

Alla fine, cosciente del fatto che non riuscirò mai a seguire le lezioni con il caos che ho in testa, gironzolo per la scuola nelle successive ore.

Mi fermo davanti ad una porta socchiusa, quando sento delle voci familiari ed il mio nome.
So che è sbagliato origliare, ma stanno parlando di me, quindi perché ignorare le voci ed andare via?

«Charlotte sta affrontando un periodo di merda.» Sta dicendo Kyle, riesco a sentire la preoccupazione nella sua voce, e nella frase di dopo c'è solo irritazione. «E Morgan... Morgan in questo momento è solo una grande spina nel fianco.»

Rimango sbigottita dalla cattiveria che alleggia nella sua voce. Cosa pensa, che a me questa situazione faccia piacere?
La mia migliore amica per colpa sua mi odia, i miei genitori mi hanno levato sia la macchina sia il cellulare e sono diventata lo zimbello di Internet.

«Mi dispiace per Charlie.» La persona con cui sta parlando Kyle è Sebastian. «E per Morgan... beh, non è sempre stato così?»

Aspetto impaziente la risposta di Mr. Arroganza, mentre il cuore batte velocemente nella cassa toracica: ho una paura matta di essere beccata.

«È sempre stata insopportabile.» Qualche secondo di silenzio. «Ma con tutta questa situazione di Charlotte so che presto inizierà a fare domande, anche magari davanti ad i miei genitori e rovinerà tutto, Tian.»

«Che gran casino.» Sebastian sospira e mi chiedo se Charlotte sia il motivo per cui Kyle ieri non mi ha dato un passaggio a casa.
Nessuno dei due parla, ma è proprio il migliore amico di Mr. Arroganza a spezzare il silenzio, quando io me ne stavo per andare.

Mi attacco nuovamente al muro. «E se la fai innamorare di te?»

«Chi, Morgan?» Kyle ridacchia. «Sei impazzito o cosa?»

«Non sono impazzito, Kyle.» Mi immagino Tian alzare gli occhi al cielo. «Ma pensaci: la distrarrai da quello che fai, le dici due cazzate e lei si fiderà di te. Non farà più da spina nel fianco e tu intanto ti puoi divertire un po', se capisci cosa intendo.»

Rimango letteralmente con la bocca aperta. Come possono due ragazzi decidere chi far innamorare di loro? È una delle cose più cattive che abbia mai sentito al mondo.

«Morgan non si innamora così facilmente.» Kyle prende parola e per due secondi penso che abbia un po' di sale in zucca. «Ma sí, si può fare. Entro la fine dell'anno Charlotte starà bene e Morgan non sarà più un problema.» Mi rimangio tutto. Sale in zucca un corno.

Mentre mi allontano da quella porta -che reputo maledetta da questo momento in poi-, sorrido fra me e me. Kyle si è dimenticato che, come lui può impegnarsi per farmi innamorare di lui, io posso impegnarmi per farlo innamorare di me.

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

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