Capitolo LIV

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Mentre saliamo in aereo riesco a non pensare più a Omar. Io, alla fine, ho la coscienza pulita e so di non aver fatto nulla di sbagliato. Quello che è nel torto è lui e sinceramente non lo voglio un ragazzo del genere.

A ora di pranzo mangiamo tutti al sushi e poi ci imbarchiamo. Sarei anche felice, se solo non mi fosse capitato un troglodita come vicino di viaggio.

Mia madre ha avuto la brillante idea di comprare i posti abbinati a due, dato che siamo otto. Mia madre seduta vicino a Catherine, mio padre vicino a Micheal e i due gemelli vicini. E indovinate io?

Non sono seduta vicino uno sconosciuto, dove ho tutto il tempo del volo per conoscerlo e innamorarmene, come in quei film d'amore. No, io sono seduta vicino all'essere più odioso della terra, anche chiamato Kyle Anderson.

Mi allungo per mettere a posto la valigia e guardo con un sopracciglio inarcato Mr. Arroganza. «Alzati, il posto vicino al finestrino è mio.»

Kyle caccia dalla tasca della felpa un foglio stropicciato, che solo quando apre riconosco come il biglietto di volo. «C'è scritto Kyle Anderson, posto 24A. Morgan, il posto è mio.»

«Voglio il finestrino.» Dietro di me alcune persone borbottano, perché sto bloccando la fila, ma non me ne frega niente.

«Vorrei.» Prende dallo zaino le sue cuffie e ne infila una. «Voglio non si dice.»

«Beh, non si può dire lo stesso della mia voglia di prenderti a calci.» Mi sforzo di fare un sorriso finto e avanzo di un passo, in modo da far passare le persone dietro di me. Nell'aereo si inalzano dei sospiri di sollievo. «Dato che lo dico liberamente.»

Kyle non dice nient'altro, si infila anche l'altro auricolare e mi ignora completamente. Faccio un respiro profondo, ispirando l'aria.

L'unica cosa che chiedo è il finestrino, per guardare fuori durante il volo. Conosco come viaggia Kyle e so che o dormirà o giocherà con il cellulare. Ispiro di nuovo. Tentare non nuoce, no?

«Senti, Anderson.» Gli prendo un auricolare e glielo levo, guadagnandomi un'occhiataccia dal signorino. «Ti chiedo solo questo posto, poi giuro che per il resto del viaggio non ti disturberò.» Come se il resto del tempo ti cercassi io, ma vabbè.

«Guadagnatelo.» Fa un sorriso finto anche lui, identico al mio di attimi fa, e l'occhiolino.

La mia faccia deve essere schifata, perché il bambino che ho davanti -che avrà massimo tre anni- mi guarda spaventato. O mi sto trasformando in Hulk o sono proprio schifata.

Mi guardo intorno, cercando qualcosa con cui poterlo spostare. Alla fine decido di fare alla vecchia maniera. Lo prendo per le spalle e cerco di trascinarlo di un posto. Kyle, preso alla sprovvista, lascia un po' di spazio tra lui ed il finestrino in cui io mi infilo.

«Ma che-» I gemelli davanti a noi si girano, forse perché ho urtato con la schiena contro il loro sedile. Li ignoro e spingo un altro po' Anderson, ma lui mi prende per la vita e cerca di sollevarmi.

Mi aggrappo al bracciolo vicino al finestrino e caccio un urlo, al che mezzo aereo si gira verso di noi. Kyle rimane immobile quando un'hostess si avvicina, non si preoccupa neanche di spostare le mani e sembra che mi stia quasi abbracciando.

«Scusate ragazzi, c'è qualche problema?» L'hostess guarda prima me, poi Kyle, con un sorriso cortese finto. Ma dillo che ti sto sul cazzo, che tanto la cosa è reciproca cara.

«Sta cercando di prendermi il posto.» Mr. Arroganza fa cenno con la testa nella mia direzione e poi passa all'hostess il suo biglietto.

Faccio una risata nervosa. «Ci conosciamo, mi aveva promesso il posto.»

Kyle si gira verso di me. Dalla faccia già so che sta per fare qualcosa contro di me. «Scusa, come hai detto che ti chiami?»

Nate e Luis, che stanno assistendo a tutta la scena, scoppiano a ridere mentre l'hostess mi chiede cortesemente di tornare al mio posto.

Sbuffo e mi metto al posto senza finestrino, con un broncio. Anderson batte il cinque ai gemelli e finché il capitano non avvisa la partenza parlano tra loro.

Incrocio le braccia al petto e fisso davanti a me. Pensavo che, almeno per oggi, sarebbe stato un po' meno stronzo con me. Infondo mi ha vista piangere e mi ha anche consolato per mezz'ora. Mi ha abbracciato e stretta a sé, e adesso si comporta come se succedesse sempre.

Beh, è la prima volta che lo abbraccio, se si escludono le volte in cui sono salita in moto con lui.

«Che film ti vedrai, Morgan?» Luis mi guarda dalla fessura che si crea tra i sediolini. Il viaggio è così lungo che ci sono gli schermi per vedere dei film.

Guardo mio fratello con un sorriso sarcastico. «Non lo so, probabilmente qualcosa che mi dà consigli su come uccidere certe persone.»

L'aereo intanto prende il volo, ci stacchiamo da terra e nel mio stomaco si crea una voragine di vuoto. Però è piacevole. Vorrei solo guardare dal finestrino, ma non posso. E Mr. Arroganza, malgrado non l'abbia mai fatto, sta guardando solo per farmi dispetto.

«Noi ci vedremo Star Wars. Un capolavoro che non passa mai di moda.» A Nathan si illuminano gli occhi. Lui e Luis sono due fan sfegatati di queste cose, quasi come Leonard e Sheldon di Big Bang Theory.

Alzo gli occhi al cielo, ma sorrido. «Beh, buona visione allora. A dopo.»

I miei fratelli si isolano e, dopo avermi salutata, iniziano a vedere il primo film della saga.

Io chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi, malgrado il rumore del motore dell'aereo è forte e dà fastidio. Ma a quanto pare il motore non è la principale causa per il quale non riesco a trovare pace.

«Kyle, ma che fai?» Domando, quando appoggia la testa sulla mia spalla, chiudendo gli occhi.

«Solo per qualche ora, poi tornerò ad odiarti.» Biascica vicino al mio orecchio. I suoi capelli mi fanno il solletico al collo, per questo sorrido.

Si sì sorridi per questo... non ci credi neanche tu. Mormora la coscienza.

«Perché, adesso non mi odi?» Gli sfilo un auricolare e me lo metto all'orecchio sinistro, dove lui non è appoggiato.
Parte will we talk? di Sam Fender.

Lo scorgo sorridere. «Non esattamente.»

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now