Capitolo LXI

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«Morgan.» Qualcuno mi scuote la spalla. Mi rifiuto di aprire gli occhi, probabilmente sono le sei del mattino.

«Morgan.» Ripete la voce, facendomi grugnire qualcosa. «È mezzogiorno, mamma e papà hanno detto di svegliarti.»

Riconosco la voce di Nathan. «Morgan, dai.»

Apro di poco gli occhi, la luce di acceca. Siamo sicuri che sia mezzogiorno? Perché io mi sento come se fossero le sei del mattino.
«Voglio dormire, Nate.»

«Lo farai in spiaggia, Malefica.» A parlare, adesso, é Luis. «Anche perché tra venti minuti devo vedermi con Andrea.»

Richiudo gli occhi. Ieri mi sono addormentata veramente tardi, intorno le tre del mattino. Non riuscivo a smettere di pensare al bacio con Kyle. E anche ora, se ci penso, mi viene da sorridere.

«Lasciatemi morire qui.» Borbotto, portandomi un cuscino sopra la faccia. Voglio morire di imbarazzo. Se Kyle pensa che non bacio bene? E sopratutto, che cavolo me ne frega a me se pensa che bacio bene o male?

«Oh no. Non iniziare.» Nate mi prende per la vita e mi carica sulle sue spalle, a mo' di sacco di patate.

«Ma che diavolo-» Osservo la schiena di mio fratello, mentre apre la porta del bagno e mi deposita sopra il gabinetto.

«Lavati. Vestiti. Vai a fare colazione.» Sta per uscire, poi ci ripensa e si gira sorridendo. «Ah, quasi dimenticavo. Buongiorno Malefica. Dormito bene?»

Alzo gli occhi al cielo. «Vai a quel paese.» Nate ride e poi chiude la porta.

Con la lentezza di un bradipo, perché sono ancora mezza addormentata, prendo lo spazzolino e mi lavo i denti, poi la faccia. Mi rendo conto solo dopo che grazie a Nate ho dimenticato i vestiti fuori.

«Sei un idiota, come pensi che mi preparo se-» Apro la porta come una furia, aspettandomi di trovare i gemelli. Ma loro non ci sono. In compenso, però... «Kyle, cosa ci fai qui?»

Fa un sorriso sarcastico. È steso a pancia all'aria sul letto matrimoniale, che sarebbe quello dei gemelli. «Chi è l'idiota?»

Resto un attimo stordita. Si sta comportando come se non fosse successo niente. Ma infondo cosa mi sono aspettata? Occhiatine fugaci, lui che mi sorride, mi ribacia? Sono tutte cazzate.

Io e Kyle ci odiamo. Ieri è successo solo perché sono triste.

«Nate.» Rispondo dopo un po' di esitazione. «Non hai risposto alla mia domanda.»

Kyle prende il cellulare e lo appoggia all'orecchio. «Ti dispiace? Devo chiamare Charlotte.»

Lo fisso con un sopracciglio inarcato, poi scuoto la testa per smettere e vado vicino l'armadio, per prendere i vestiti che mi servono. Intanto, senza farlo apposta, sento la conversazione che Kyle ha con Charlotte. «Hey, Charlie. ...Si, sto bene. Tu?... Mi manchi anche tu... Si sì, non è tanto male... No, tranquilla. Non c'è bisogno che la uccidi... Sei andata da Ade stamattina?... Grazie, sei sul serio fantastica.»

Alla fine smetto di ascoltare. Ho la sensazione che lo stia facendo apposta, come se stesse sottolineando il fatto che quel bacio non significa niente. Pff, come se per me significasse qualcosa. Mr. Arroganza può anche venire schiacciato da un treno. Non verserei neanche una lacrima.

Chiudo con troppa enfasi l'armadio e quando mi giro vedo che Kyle si è alzato. Adesso è seduto sul bordo del letto e mentre parla con Charlotte mi guarda sorridendo. Sì, lo sta facendo decisamente apposta.

Alzo gli occhi al cielo e mi avvio al bagno. Ma non prima di aver sorriso maleficamente e urlato -in modo che anche Charlotte, o Charlie, mi senta-: «Kyle, mon amour vieni a mangiare, che la colazione che ti ho preparato si fa fredda!»

Anderson spalanca gli occhi e io corro in bagno. Per sicurezza mi chiudo anche a chiave, nonostante sappia che potrebbe benissimo anche sfondarla se volesse.

Mentre mi preparo lo sento parlare a telefono un altro po', dopo il silenzio più totale. A quanto pare ha chiuso la telefonata.

Mi metto dei pantaloncini e una maglietta da mare, sotto ho il costume. Apro la porta con le mani che tremano. Anderson mi farà fuori.

Ha avuto tutto il tempo del mondo per andare fuori e prendere una pistola o qualcos'altro per uccidermi. Magari mi avvelena il pranzo. Sì, farà questo. Non mangerò per giorni a questo punto.

In punta di piedi esco dal bagno e trovo la camera vuota. Caccio un sospiro di sollievo.

«Spaventata, Morgan?» La voce dietro di me mi fa urlare. Mi giro con gli occhi spalancati verso Mr. Arroganza, che si sta trattenendo dal ridere.

«Sei coglione?» Chiedo ironica, portandomi una mano sul petto. Mi sta per venire in infarto. Che poi, da quando è così bello scusate?

«No, sono Kyle. Piacere di conoscerti.»
Per un paio di secondi chiudo gli occhi, sperando che non abbia detto sul serio quello che ho sentito. Lo spero anche per lui perché, una battuta del genere, fa venire voglia di chiudere gli occhi e non riaprili più.

«Non l'hai detto sul serio.» Provo a dire, nella speranza che mi dica "io non ho detto niente".
Invece si mette a ridere e esce dalla stanza, urlandomi poi di sbrigarmi perché tra poco avremo un'escursione.

Ma sì, grazie di dirmelo con anticipo. Alzo gli occhi al cielo ignorando la morsa che ho al petto e prendo le chiavi della stanza. Poi chiudo e raggiungo gli altri in spiaggia.

Inutile dire che Kyle sta parlando di nuovo a telefono e dal sorriso deduco sia Charlotte, Nate sta di nuovo con quel gruppo di ragazze e Luis con Andrea. L'unica cosa che mi rimane è avvicinarmi agli adulti.

Mi siedo vicino a mio padre e appoggio la testa sulla sua spalla. «Tutto bene, tesoro?»

Faccio segno di sì con la testa. «Tra quanto inizia l'escursione?»

Micheal guarda il suo orologio da polso. «Tra circa un quarto d'ora. Da quel che ho capito il bagnino fa questa escursione, quindi sta cercando un attimo il sostituto.»

Sorrido. Ha detto bagnino? Guardo in direzione di Kyle. Piccolo ed ingenuo Kyle.

Come ho detto, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Ed il piatto sta per arrivare gelido.

~Angolo autrice~
Vi prego di non ammazzarmi, ma Kyle è Kyle. E Morgan sta preparando una vendetta con i fiocchi, che meriterebbe quasi un premio. 😂
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e grazie per i voti e i commenti ❤️

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now