Capitolo VII

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Olivia è sempre più nervosa e, quando scendiamo in salotto per aiutare mia madre ad apparecchiare, rischia di far cadere i bicchieri due volte.

Mia madre ad un certo punto capisce che c'è qualcosa che non va in lei, così le spiego il vero motivo per cui Liv è qui.
Non per essere di conforto alla sua migliore amica, ma per farsi piacere da Mr. Arroganza, anche se con i miei lo chiamo semplicemente Kyle. Se sapessero che lo chiamo in questo modo mi sgozzerebbero.

Qualcuno suona al campanello e Liv, di fianco a me, sussulta.
«Andate voi, ragazze?» Mio padre mi sorride, dato che ha ascoltato tutta la conversazione.

Nella tasca mi arriva un messaggio e so che è di Luis: ogni domenica sera, quando non c'è, mi manda un messaggio di incoraggiamento, come se stessi andando in guerra.
E mentre vado ad aprire la porta mi sento proprio così.

Olivia mi stringe forte il braccio mentre apro la porta.
In pochi secondi ci ritroviamo la famiglia Anderson davanti.

Kyle è dietro i suoi genitori e ha il cellulare in mano. Appena, però, si rende conto che ho aperto la porta io, lo leva di mezzo.

I genitori di Mr. Arroganza mi abbracciano e si presentano ad Olivia, che è rossa come un peperone.

Kyle fa un cenno con la testa ad entrambe ed entra, come se fosse casa sua.

«Kyle.» Sua madre lo guarda inorridita. «Non ti presenti ad Olivia?»

«La conosco.» Mr. Arroganza guarda per un paio di secondi la mia migliore amica e poi riporta lo sguardo su sua madre. «Andiamo nella stessa scuola.»

«Tu mi conosci?» Olivia si punta il dito contro il proprio petto.

Kyle la guarda tra il divertito ed il basito ed io so che questa cena non porterà a nulla di buono. «Siamo in alcune classi in comune e sei amica di Hill. So chi sei.»

I suoi genitori intanto raggiungono i miei in cucina e rimaniamo solo noi tre, all'ingresso, come dei deficienti.

«Ed a proposito di Hill.» Mr. Arroganza fa scivolare lo sguardo su di me, mentre Olivia è con la bocca aperta, incapace di parlare. «Quando avevi intenzione di dirmi di Hilary e Jeremy?»

«Hilary e Jeremy?» Olivia si gira a guardarmi, oramai sembra essersi ripresa. «Non stavamo insieme?»

«Non più.» Rispondo alla mia migliore amica, senza levare gli occhi da quelli di Kyle. È come un animale selvatico: devi mantenere lo sguardo per sfidarlo, altrimenti sei un debole, un codardo. Ed io, rispetto a Kyle, non sono una codarda. «E non avevo intenzione di dirtelo, in verità. Ah, giusto. Infatti non l'ho fatto.»

«Molto divertente.» Kyle apre la bocca per aggiungere altro, ma mia madre ci chiama a tavola e così siamo costretti a fare dei sorrisi finti e sederci a tavola.

Olivia si siede di fianco a Kyle, io di fronte ad Olivia, mia madre e mio padre dal loro lato ed i signori Anderson dal mio.

«Allora Kyle.» Mio padre sorseggia un po' di vino e poi guarda Mr. Arroganza. «L'altra volta non ti abbiamo chiesto come è andata quest'estate.»

«Oh, a meraviglia.» Fa un sorriso cortese. È incredibile come riesca a farsi amare da tutti gli adulti e da tutte le altre persone che non siano me. È talmente irritante che stringo con forza il tavolo, finché le nocche non mi diventano bianche. «L'Ohio è un bellissimo posto e ci siamo divertiti.»

«Chi eravate?» Mia madre sta distribuendo il pollo, eppure non tiene la bocca chiusa.
Adesso Mr. Arroganza si sentirà il re della serata e si gonfierà ancora di più di arroganza.

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now