Capitolo XXIX

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Le lezioni passano in fretta e mi ritrovo Omar solo nel corso di storia e di matematica.

Quando arriva l'ora della mensa ricaccio un sorriso di sollievo e Savannah, che cammina di fianco a me in corridoio, ridacchia.

«Che c'è di così tanto divertente?» Le chiedo, mandandole un'occhiata incuriosita. Jasper e gli altri ci hanno occupato il tavolo, quindi siamo solo noi due adesso.

«Niente, solo che sembri la protagonista di una storia drammatica dove non te ne va mai più una giusta.» Mi dà una piccola gomitata nel fianco. «Sullivan ti scombussola così tanto?»

«A quanto pare.» Mormoro, girandomi indietro per vedere che nessuno stia sentendo la nostra conversazione. Alcune persone ancora mi guardano per il video.

Lei sorride ed entriamo in mensa. I miei occhi adocchiano Olivia, seduta al tavolo con Kyle, e poi Omar, seduto al tavolo con... con i miei amici.

Mi si stampa un sorriso ebete in faccia, che pensa Mr. Arroganza a far togliere. «Hey Hill, come ci si sente ad essere la persona più umiliata della scuola?»

La mia faccia diventa paonazza e, se prima solo alcune persone mi guardavano, adesso ho gli occhi di tutti addosso. Kyle ed i suoi amici ridono, Sebastian compreso. Olivia invece, prende la sua roba e se ne va.

Io abbasso la testa e dico a Savannah che vado un attimo in bagno.
In realtà voglio seguire Olivia e parlarle, e so che se lo dico alla mia migliore amica vorrà venire anche lei.

Sav cerca di afferrarmi per un braccio, ma io sono più veloce ed esco sbattendo la porta della mensa. Io e la delicatezza, a quanto pare, non andiamo molto d'accordo.

«Liv!» La chiamo e quando si gira noto che sta piangendo. La raggiungo in un attimo, dato che si ferma, e nonostante sia ferita e arrabbiata con lei l'abbraccio, perché so che è quello di cui ha bisogno.

«Hey... cos'è successo?» Provo a chiedere, lei inizia a singhiozzare sulla mia spalla.

«Sono un disastro, M.» Si separa dall'abbraccio e si asciuga le guance, che sono umide e nere per il mascara sbavato.

«No che non lo sei.» Alcune persone escono dalla mensa ridacchiando ed io le guardo male, finché non smettono. Poi mi rigiro verso la mia migliore amica. «Perché non andiamo in bagno e mi dici cosa ti è capitato?»

Lei mi fa segno di sì con la testa e grazie a Dio i bagni sono appena si svolta al corridoio. Chiudo la porta a chiave, per sicurezza.
Sono sicura che con la mia fortuna entrerebbe Charlotte e oggi potrei sul serio commettere un omicidio.

«Sta andando tutto malissimo, Morgan.» Liv si appoggia al muro del bagno e chiude gli occhi. Quando parla lo fa con una voce sommessa, triste e nostalgica. Mi si stringe il cuore. «Ho fatto la stronza con te e gli altri e rischio di perdervi. In più i miei stanno divorziando e Sebastian è così carino con me che io-»

Si blocca e inizia a singhiozzare di nuovo. I miei stanno divorziando, non so come si sente, perché i miei sono ancora follemente innamorati l'un dell'altro, fin troppo forse, ma so che deve essere brutto. «Tu cosa?»

Si asciuga nuovamente le lacrime e tira su con il naso. So che non dovrebbe, ma mi fa tenerezza.

«Provo qualcosa per lui, Morgan, e non perché è il migliore amico di Kyle. In questi giorni non ci sto pensando neanche tanto, l'unica cosa che mi consola è Tian. Mr. Arroganza è innamorato di Charlotte, Morgan, tu avevi ragione e sono stata una stronza per averti detto quelle cose.»

Olivia c'è sempre stata, da quando ne ho memoria. C'era quando io e i gemelli andavamo in bici per il quartiere, c'era quando ho dato il primo bacio, ho messo l'apparecchio e l'ho levato. Ne abbiamo passate tantissime e non la perderò solo perché le piace il mio nemico.

«Tranquilla, Liv.» Mi avvicino a lei e la abbraccio, accarezzandole lentamente la schiena. «Non perderai me o i nostri amici per una stupida litigata. Mi dispiace per i tuoi, ma purtroppo non puoi farci nulla e, riguardo a Tian... credo che tu dovresti essere onesta con lui.»

«Ma mi odierà.» Sussurra contro la mia maglietta.

«No, non lo farà. E poi, comunque vada, sai che stai facendo la cosa giusta e che io sarò con te.»

Mi stringe forte. «Ti voglio bene. Grazie.»

«Ti voglio bene anche io.»

Mentre la stringo ho i sensi di colpa, un po' perché non l'ho aiutata in questi giorni, un po' perché stiamo escludendo i nostri amici, cosa che non meritano.
«Che ne dici se domani mattina andiamo io, te e gli altri al Coconut bar?» Domando allora.

Lei annuisce e accenna un sorriso, separandosi dall'abbraccio. «Ho visto Omar prima...» Inizia, con sguardo preoccupato. «Stai bene?»

«Ma certo.» Mi schiarisco la voce. «In realtà l'ho anche incontrato la settimana scorsa.»

«Che cosa?!» Quasi urla e la sua faccia sorpresa mi strappa un sorriso. «Quante cose mi sono persa?»

«Un po'.» Mi passo una mano tra i capelli, mentre mi viene un'idea. «Che ne dici se rimaniamo qui per quest'ora e ti aggiorno su tutto?»

Olivia annuisce, contenta, ed io sospiro di sollievo.
Almeno per sessanta minuti non dovrò preoccuparmi di Kyle che mi prende in giro, di Omar che cerca di parlarmi e delle persone che ridono di me.

Così io e Olivia passiamo la pausa pranzo e la settima ora di scuola chiuse nel bagno, sedute a terra, mentre io le racconto di come io e Kyle abbiamo trovato Ade, Catherine che si rompe il braccio e il mio incontro con Omar.
Non le dico, però, del fatto che ho detto a Kyle di lasciarmi stare, né che mia madre pensa che noi due non ci odiamo tanto.

Non ho idea del perché non lo dico, ma quando penso di farlo le parole non escono, i pensieri sembrano sbagliati. Forse è perché sono cose non importanti.

«Comunque grazie, per il messaggio.» Le dico dopo un po', Liv inarca il sottile sopracciglio. «Mi ha dato in un certo senso il coraggio per venirti a parlare e chiarire.»

«Di che messaggio parli?» Olivia si schiarisce la voce. «Io non ho fatto nulla.»

Aggrotto la fronte e prendo il cellulare, mostrandole il mi manchi mandato da un numero sconosciuto. «Non sei stata tu?»

«Decisamente no.»

E allora chi diavolo è stato? Ho litigato solo con lei e Omar era vicino a me, quindi, se non sono stati loro due, chi è stato?

A chi manco?

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

Mr. ArroganzaWhere stories live. Discover now