Capitolo XLI

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Quando Catherine e Micheal mi trovano a casa loro hanno delle facce sorprese. Micheal chiama mio padre, chiedendo se mi è successo qualcosa, e Catherine misura la febbre sia a me sia a Kyle.

Forse per loro trovarci insieme sul divano, mentre mangiamo popcorn dalla stessa ciotola e condividiamo una coperta, è leggermente traumatizzante, considerando che non è mai successo prima d'ora da quando ne ho memoria.

«Mamma, te lo giuro stiamo bene.» Sbuffa Kyle, prendendo un'altra manciata di popcorn. Catherine sta insistendo sul darci un antibiotico.

«Stavate sorridendo e parlando, senza ucciderci, Kyle. Cosa dovrei pensare?» Io e Anderson ci lanciamo un'occhiata.

«Credo che siamo solo stanchi di litigare.» Intervengo. A quel punto Catherine sbianca.

«Micheal! Morgan deve andare subito all'ospedale! Subito!» Grida, dato che suo marito è al piano di sopra.

Kyle scoppia a ridere e Ade, seduto e addormentato su di lui, si sveglia e miagola.

Mr. Arroganza mi circonda le spalle con un braccio e mi lascia un bacio sulla guancia, lasciandomi sorpresa. A Catherine stanno per cadere gli occhi. «Vedi, mamma? Nessuno dei due sta litigando e non abbiamo la febbre. Stiamo bene.»

«State... state insieme?» Balbetta lei, appoggiandosi una mano sul petto. Il ruolo della melodrammatica le si è addice molto bene.

«Adesso non esageriamo.» Alzo gli occhi al cielo, facendo sorridere Kyle, che mi tiene ancora stretta a sé. «Ci sopportiamo per questi ultimi mesi.»

Poi ci sarà il college e addio Mr. Arroganza.

Ade si alza da Kyle e si mette in mezzo tra me e lui, stiracchiandosi. Allungo una mano per accarezzarlo e sorrido.

Catherine scuote la testa, poi borbotta che ha bisogno di un bicchiere d'acqua. Kyle la guarda allontanarsi, poi si gira verso di me. «Credi che domani anche i tuoi faranno così?»

Faccio spallucce. «Non credo. Anche perché se mi ridai un bacio sulla guancia senza la mia autorizzazione ti dò un calcio dove non batte il sole.»

Kyle scoppia a ridere di nuovo, gli dò un colpetto con il gomito per farlo smettere, altrimenti sveglierà Ade.

Mr. Arroganza, allora, avvicina le labbra al mio orecchio. «E se ti bacio sulle labbra che fai, mia cara Morgan?»

Bella domanda. Che faccio se mi bacia?
Quel lato è mio.
Sono tuo.

Chiudo gli occhi. «Sei fidanzato con Charlotte, Kyle. E io sono... qualcosa con Omar.»

Quando riapro gli occhi Kyle è ritornato al suo posto e ha anche levato il braccio dalle mie spalle. Mi giro a guardarlo, trovandolo già intendo a fissare me.

«Non è una giustificazione valida, Julia. Vuoi baciarmi, sì o no?»

Diretto il ragazzo, penso trattenendo un sorriso.

Mi ritorna in mente la chiacchierata che ha avuto con Tian. E mi chiedo se io posso controllare se innamorarmi o meno di lui. Non lo so e sinceramente non voglio rischiare.

«Anderson, oggi abbiamo stipulato una specie di pace. Non mi sembra il caso.» Mi porto le ginocchia al petto.

Kyle non risponde. Lo sento sospirare e rimette il film che stavamo vedendo, che abbiamo interrotto perché i suoi erano entrati in casa.

Ma non voglio che questa cosa rimanga sospesa tra di noi. Così prendo il telecomando e stoppo nuovamente il film. «Noi siamo nemici, Kyle. Mi spieghi perché vorresti baciarmi?» Non che io non lo voglia.

«Io...» Resta un paio di secondi in silenzio. «Non lo so, okay? Voglio farlo e basta.»

Mi porto una mano tra i capelli, alzandomi. «Forse è meglio se vada, Mr. Arroganza.»

«No.» Si alza anche lui, svegliando definitivamente Ade, che si alza e va via dal salotto. «Non te ne vai finché tu non mi spieghi perché facciamo un passo avanti e mille indietro.»

«Io non ho fatto un bel niente!» Gli urlo contro. «Sei tu che hai rovinato tutto, dicendo che vuoi baciarmi!»

Lui fa un passo in avanti e mi tappa la bocca con la mano. «Non farti sentire dai miei, Hill.»

Faccio un passo indietro e lo guardo male. «Oh sì, infondo hai una reputazione da mantenere. Non puoi dire che vuoi baciarmi, giusto?»

«Non è questo.» Serra la mascella e vedo quasi il fumo uscirgli dal naso e dalle orecchie.

«Micheal!» Si sente Catherine al piano di sopra. «Stanno litigando di nuovo!»

Kyle alza gli occhi al cielo ed io sbuffo. Quanto siamo durati, due ore? Per noi è tanto, ma dentro di me sono delusa. Pensavo che sul serio saremmo riusciti ad essere amici.

«Senti.» Anderson fa un passo avanti. «Mi dispiace, okay? Pensavo di dover essere onesto con te e ti ho detto che volevo baciarti. Anche in questo momento vorrei farlo ma-»

«Sei fidanzato.» Arretro di nuovo di un passo. «Per quanto io odi Charlotte non puoi farle questo. Sopratutto non ora. Ed io amo Omar, non rovinarmi la vita più di quanto tu già faccia.»

«Ami Omar?» Trattiene una risata. «E dimmi, il tuo amato sa che sei qui? Sa che l'altro giorno ci siamo quasi baciati?»

«E Charlotte sa che io e te ci siamo quasi baciati? Per questo ha detto quelle bugie?» Faccio un altro passo indietro. Non voglio rischiare di mandare in fumo il mio cervello, solo perché Mr. Arroganza è bello.

«No, non lo sa.» Scrolla le spalle. «E poi io e lei non stiamo esattamente insieme.»

Inclino leggermente la testa. «Non andrai con lei al ballo di Halloween?»

«Sí. Ma non c'entra niente.» Di nuovo quel sorrisetto sarcastico. «E tu andrai con Sullivan?»

«Già.» Sorrido, solo per farlo incavolare.

Lui mi guarda negli occhi. «Splendido.»

«Magnifico.» Ribatto, incrociando le braccia al petto.

«Eccellente.» Nel suo tono di voce c'è tutto tranne che felicità. È arrogante e ironico, furibondo quasi.

Alzo gli occhi al cielo, avviandomi verso la porta. «Ci vediamo, Mr. Arroganza.»

Lui mi segue, anche se a debita distanza. Quando abbasso il pomello della porta, lui si passa una mano tra i capelli e ci vuole tutto il mio autocontrollo per non fissarlo.

Sono già fuori casa quando lo sento rispondermi, tutta il divertimento spazzato via e anche l'ironia. «Ci vediamo domani, mia cara Morgan.»

Se vi è piaciuto il capitolo vi chiedo gentilmente di lasciare una 🌟, mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti per aver letto/ votato/ commentato questa storia, vi amo tanto ❤️

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